❧ 𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐬𝐭 𝐎𝐧𝐞
Shinshi era disperato, e da più di mezz'ora girovagava per la struttura con Hibiki e Aoi alle calcagna che lo seguivano ansimanti a causa di tutta la strada percorsa fino a quel momento.
Ciò che faceva soffrire il povero ragazzo era il suo portachiavi con un peluche abbastanza piccolo a forma di coniglio bianco che quella mattina aveva notato essere scomparso.
Subito si era catapultato fuori dal letto in fretta e furia scatenando un coro di lamentele da parte del principe e il ladro che si erano sistemati meglio nei loro letti portandosi il cuscino sopra le orecchie.
La chitarrista si portò una mano davanti alla bocca mentre sbadigliava guardando l'amico esasperata
<Non è che magari ti è caduto ieri sera durante la cena?>
Lui scosse la testa trattenendo le lacrime che minacciavano di uscire
<No, ho già controllato sia in cucina che in sala da pranzo e pure in salotto ma non riesco a trovarlo da nessuna parte>
Aoi si strinse nella sua felpa nera soffiando sulle sue mani per far passare il freddo.
Era veramente presto infatti gli orsi non avevano ancora svegliato nessuno per annunciare la colazione.
Il nevrotico non aveva idea di che ore fossero, ma guardando fuori dalla finestra poteva dire che erano all'incirca delle cinque del mattino e che lui era esausto e anche pochino infastidito dal fatto di essere stato buttato giù dal letto così all'improvviso che aveva persino rischiato l'infarto.
Era arrabbiato soprattutto perché quando lo aveva visto arrivare con quella faccia era stato preso dall'ansia temendo che avesse trovato un cadavere o un qualcosa del genere.
Dopo quasi altre tre ore di ricerca l'animatore 3D sospirò sconfortato massaggiandosi il collo con fare affranto
<Forse sarà meglio riprendere le ricerche un altro giorno>
Hibiki annuì d'accordissimo con lui
<Sì bravo, facciamolo un'altra volta. Io sono esausta quindi mi sa che andrò a dormire prima che quell'orso con manie di protagonismo venga a svegl...>
Purtroppo la ragazza non poté finire la frase perché il MonoBisio spuntato dietro di lei all'improvviso le diede un bello scappellotto in testa guardandola con disappunto mentre scuoteva il capo
<Punto primo: non ho manie di protagonismo.
Punto due: E' ora di fare colazione, quindi sbrigatevi prima che decida di lasciarvi a digiuno per i prossimi giorni>
I tre ragazzi si guardarono un attimo negli occhi prima di annuire e iniziare a correre come forsennati verso la sala da pranzo.
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Emiko e Himitsu in quel momento stavano combattendo una battaglia persa contro il parrucchiere che con in mano pettine e forbici cercava di acconciar loro i capelli nonostante le proteste di questi ultimi.
Fumiaki continuava ad affermare che se gli avessero lasciato fare la permanente alla pantomima e accorciare un po' i capelli facendo anche una bella treccia al segreto entrambi sarebbero stati bellissimi.
Seitaro aveva già avuto la sua parte e ora portava i capelli più corti. In più gli era stata tagliata via la frangetta quindi non sapeva neanche come nascondere il suo visto, ragione per la quale era andato a rifugiarsi dietro alla televisione.
<Giù quelle manacce moccioso, non mi farò la permanente>
<Ma perché? Sono sicuro che saresti bellissima...>
<Intendi dire che adesso non lo sono?>
<No, non int...>
<VIENI QUA PARRUCCHIERE DEL DIAVOLO>
<AIUT->
A fermare quello che sicuramente sarebbe stato il prossimo omicidio fu Natsumi che spuntata magicamente da non si sa bene dove prese Emiko per il braccio trascinandola lontano da Fumiaki che le fece la linguaccia
<Onee-Chan sei cattiva!>
<Io? Sei tu quello che voleva rovinarmi i capelli!>
<Intendi migliorare!>
<Si può sapere che diamine è tutto questo chiasso?>
Haruhiko entrò nella stanza massaggiandosi la nuca con fare dolorante
<Come osano degli ignobili plebei rovinare il sonno del loro sovrano?>
Alle sue spalle Keita lo seguiva fischiettando tranquillo permettendosi anche di spintonare leggermente il principe che in tutta risposta gli scoccò un'occhiataccia che avrebbe fatto tremare da capo a piedi chiunque ma non il ladro che invece la ignorò e proseguì per la sua strada.
Emiko guardò il parrucchiere con aria offesa incrociando le braccia al petto
<E' colpa di Fumiaki, voleva farmi la permanente a tutti i costi. Insomma, ti sembro la tipa che starebbe bene con la permanente? I miei capelli sono bellissimi e nessuno a parte me si può permettere di toccarli o anche solo criticarli senza contare che Himitsu sarebbe migliore per fare pratica visti i suoi capelli lunghissimi...>
<Ma padroncina Emiko...>
<Zitto tu.>
<Insomma, come stavo dicendo prima di essere interrotta, i miei capelli non sono fatti per essere ricci e non ho voglia di perdere tempo con qualcuno che mi ficca le mani nei capelli e poi diciamocelo, un maschio parrucchiere è semplicemente ridicolo>
Prima che però potesse accadere qualcos'altro entrò nella stanza il best trio composto da Hiro, Kyori e Suzuki, del tutto ignari di aver appena interrotto quella che sarebbe potuta essere la terza guerra mondiale.
Suzuki indossava ancora il pigiama e teneva in mano una tazza fumante piena di caffè, cosa che preoccupava non poco sia il biologo marino che l'astronoma che temevano per la loro incolumità.
Hiro si avvicinò allo stuntman
<Suki, non dovresti smetterla col caffè?>
<Nahhh>
<Ma è la terza tazza che bevi, la situazione ti sta sfuggendo di mano...>
<Seriamente? Ancora? SEI UN CATTIVONE INSENSIBILE!>
<Ma...>
<Dai ragazzi non litigate, cerchiamo di mantenere un clima amichevole prima che accada di nuovo qualcosa di spiacevole>
Aoi (la ragazza) apparsa dal nulla insieme al fidanzato sorrise ai due ragazzi guardandoli divertiti mentre Taro li osservava in disparte con le braccia incrociate e gli occhiali leggermente storti con addosso il pigiama, il poverino non era riuscito a dormire causa del continuo russare di Yukako che gli impediva di chiudere occhio.
Suzuki fece la linguaccia al ragazzo di fronte lui prima di tornare a bere il suo caffè mentre Hiro si grattava il capo cercando di capire che avesse detto di male guardando Kyori in cerca di aiuto la quale scosse la testa non si sa se per dire che anche lei non ne sapeva nulla o per mostrare il suo disappunto.
Himitsu intanto si era alzato per a prendere qualcosa da bere anche lui visto che gli era venuta sete fece per andare in cucina venendo travolto e buttato al suolo da Shinshi il quale si scusò in fretta prima di ribaltare il divano sul quale erano sedute la pantomima e la doppiatrice che di punto in bianco si ritrovarono stese al suolo senza aver capito bene come e quando.
<No, non è neanche qui! Proviamo là!>
Prima che qualcuno potesse fermarlo corse verso la pianta che stava vicino al divano e iniziò a togliervi il terriccio nel tentativo di trovare lì il suo portachiavi, il terriccio lanciato purtroppo atterrò dentro la tazza di Suzuki che non si scagliò su di lui solo perché Hiro riuscì a bloccarlo in tempo.
Dietro di lui vi veniva Hibiki che teneva una telecamera in mano, dove l'avesse trovata rimarrà per noi un mistero.
L'unica ad avere il coraggio di parlare fu Kyori che poggiò una mano sulla spalla della chitarrista
<Che cosa... state facendo?>
<Shinshi sta cercando il suo portachiavi, ed io ho approfittato per farne un film: Alla ricerca del portachiavi perduto. Una volta fuori di qui mi farà fare un mucchio di incassi!>
L'astrologa fece per parlare ma poi decise che avrebbe fatto meglio a starsene zitta.
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Visto il suo attuale stato di depressione, Eve era stata convinta da Ubasute a uscire dalla stanza in modo da cambiare aria, ma data la situazione nella quale si trovava in quel momento, la giocatrice di Go avrebbe dato qualsiasi cosa pur di non aver detto nulla alla ragazza ed essere rimasta in stanza con lei.
Dopo essere uscite infatti si erano imbattute nell'astronomo che si stava dirigendo verso la sala da the a passo spedito.
Il ragazzo dai capelli bianchi aveva sorriso e volendo tirare su il morale alla nullità anche lui aveva proposto alle ragazze di accompagnarlo visto che stava andando da Aoi.
Sulle prime si erano dimostrate non molto entusiaste, ma nonostante l'apparenza da uomo freddo e distaccato, il giovane si era dimostrato una persona con la quale era facile interagire, e così le due avevano accettato.
Fu quando però l'astrologo e l'aliena iniziarono a parlare che le cose presero una brutta piega.
Non si sa come infatti la conversazione aveva preso una direzione che molti avrebbero potuto trovare dolce ma che per Ubasute fu piuttosto spiacevole.
Eve invece dava l'impressione di ascoltare un po' sì e un po' con aria leggermente disinteressata nonostante in realtà stesse cercando di ascoltare davvero quello che avevano da dire non perché lo trovasse di vitale importanza, bensì perché ammirava molto i talenti di Aoi e Taro e per questo voleva dimostrarsi gentile nei loro confronti.
I due avevano infatti iniziato a parlare della loro relazione e di come si erano conosciuti, di come si erano ritrovati a partecipare a quel killing game (Taro non si trattenne dal fulminare Aoi con lo sguardo per più di una volta mentre questa fischiettava con aria innocente), di come Aoi non era il vero nome della ragazza e tante altre cose che misero in estremo disagio la ragazza dai capelli rosa e gli occhi viola leggermente coperti dalle lenti degli occhiali.
ll fatto era che a causa di quel discorso le era tornata in mente Tama e quello che le aveva fatto facendo ritornare a galla i sensi di colpa, ma allo stesso tempo non se la sentiva di interromperli e non ne capiva il motivo. Mantenne però lo stesso un'espressione tranquilla annuendo di tanto in tanto per dare l'impressione di stare ascoltando nonostante volesse solamente estraniarsi.
In realtà l'aliena sospettava qualcosa, non tanto perché Ubasute fosse una pessima attrice, bensì perché essendo sempre stata un fan de reality show conosceva la storia della giocatrice di gou.
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Suki poco prima, quando era andato nel salottino del primo piano aveva sentito Kaori e Natsumi parlare del fatto che avevano visto uno skateboard accanto alla sala giochi, ed entrambe si chiedevano come ci fosse finito lì.
Al ragazzo quella parve un' ottima occasione, soprattutto perché c'era una nuova acrobazia che desiderava tanto provare e quello skateboard faceva giusto al caso suo, anche se sicuramente questa volta non avrebbe di certo chiesto aiuto all'astronoma che aveva dimostrato di essere del tutto incapace come aiutante.
Almeno schiantarsi contro la pianta era risultato utile e li aveva aiutati a risolvere il mistero della morte di Haru.
Forse Hiro sarebbe stato molto più disponibile e utile nei suoi confronti.
Prima di andarsene però sentì un pezzo della conversazione che lo destabilizzò completamente.
Infatti quando la ragazza dai capelli rossi aveva chiesto alla doppiatrice se davvero avesse visto uno skateboard vicino alla sala giochi, l'altra le aveva risposto <Certamente, ci metterei la mano sul fuoco>.
Che ragazza cattivona pensò andandosene con aria mogia.
Una volta raggiunto il posto si mise a cercare per trovare quello che gli serviva finché non vide che era dentro alla sala giochi vicino a Pac-Man.
Sorrise felice e andò a prenderlo inciampando però con i cavi dei vari videogiochi collegati alle prese e finendo con la faccia a terra.
Si alzò con fare dolorante sperando che nessuno avesse visto nulla e raccolse lo skateboard notando un portachiavi a terra vicino a dove prima c'era l'oggetto che aveva appena raccolto. Decise però di non prenderlo lasciandolo lì e andarsene a cercare il biologo marino per chiedergli aiuto nella speranza che accettasse.
Una volta arrivato nel salottino dove era sicuro ci fosse il ragazzo dai capelli celesti non dovette neanche perdere tempo a cercarlo visto che il giovane gli stava venendo incontro con aria pensieroso. Notò solo in quel momento quanto marcate fossero le sue occhiaie. Dietro di lui vi stava un ragazzo dai capelli neri e l'aria abbattuta del quale però non si ricordava il nome.
Era Shinsho? Shishi? Shoshi?
Ah no, era Nishishi, sicuro che era quello.
Hiro lo guardò con aria grave
<Suki, non è che per caso hai visto un portachiavi con un piccolo peluche a forma di coniglio? Shinshi lo sta cercando da ore ma non riesce a trovarlo>
Ah ma quindi non era Nishishi?
Ci pensò su cercando di ricordare per poi scuotere la testa
<No mi spiace>
Hiro annuì per poi dirigersi verso il principe per chiedergli notizie. L'altro ovviamente sorse il naso rispondendogli che non andava mica in giro alla ricerca di un portachiavi da plebeo.
Fu allora che a Suki venne un'illuminazione
<Aspetta... non sarà forse quello che ho visto prima in sala giochi?>
Ci rifletté su un attimo prima di scuotere la testa con un sorriso ebete e andarsene urtando leggermente il compositore con la skateboard.
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Hiro guardò dispiaciuto il ragazzo che sedeva al tavolo della cucina con una faccia che rasentava l'infelicità.
Il giovane dai capelli corvini aveva sperato che chiedendo aiuto all'altro avrebbe finalmente ritrovato quel dannato portachiavi che sembrava sparito nel nulla.
Ad interrompere il silenzio che si era creato fu Himitsu che si voltò a guardare l'aliena per chiederle l'ora. A rispondere fu il fidanzato di quest'ultima visto che Aoi non aveva l'orologio
<Sono le diciassette e un quarto>
Il ragazzo dai capelli lilla annuì e sempre in silenzio si alzò uscendo dalla stanza mentre il ladro invece vi entrava
<Come mai queste facce da funerale?>
Non che gli interessasse davvero ma meglio avere una risposta che dover sopportare quell'atmosfera deprimente
A rispondere fu Shinshi
<Non trovo il mio portachiavi a forma di coniglio, ormai l'ho cercato dappertutto. L'ultima volta che l'ho visto era quando sono tornato in sala giochi a prendere la mia felpa>
Fu allora che a Suzuki, che fino a quel momento era rimasto nascosto sotto il tavolo per motivi a noi ancora ignoti, venne la seconda illuminazione della giornata
<Ma io l'ho visto! Era vicino al gioco di Pac-Man in sala giochi!>
Il creatore 3D balzò giù dalla sedia come se lo avesse appena punto qualcosa e si mise a correre verso la sala giochi alla velocità della luce arrivando lì in tempo record.
Purtroppo però lo attendeva una spiacevole sorpresa, infatti una volta arrivato si scordò subito del suo portachiavi e quello che vide fu il cadavere di Seitaro strangolato con i cavi sui quali era prima inciampato lo stuntman.
Shinshi tirò un urlo così potente che sicuramente lo sentirono persino ad Antananarivo.
Corse fuori dalla sala urlando e gesticolando
<UN CADAVERE NELLA SALA GIOCHI! UN CADAVERE NELLA SALA GIOCHI! SEITARO E' MORTO. KAPUTT. C'È IL SUO CORPO PRIVO DI VITA IN QUELLA FOTTUTTISSIMA STANZA!>
Molto probabilmente l'indomani si sarebbe ritrovato senza voce ma non era quello il momento di preoccuparsene.
Corse verso il salone da the dove sapeva vi avrebbe trovato più gente visto che a quell'ora vi stavano sempre tutti per rilassarsi, ma chissà perché quel giorno vi erano dentro solamente i due Aoi, Taro e Natsumi che lo guardarono come fosse un alieno venuto da un altro pianeta.
Dopo aver detto quello che era successo tutti si alzarono mentre venivano raggiunti da Kyori, Yukako, Eve e Hibiki attirati dalle sue urla.
L'aliena si alzò con sguardo serio pronta a dirigersi verso il luogo del delitto e fu allora che avvenne la seconda tragedia della giornata.
Si sentì infatti uno strano cigolio e quando Aoi alzò lo sguardo la prima cosa che vide fu l'enorme lampadario fatto di oro e cristallo dondolare per pochi secondi prima di caderle addosso.
Vide tutta la sua vita passarle davanti e si diede per spacciata prima di sentire qualcuno spingerla a terra scaraventandola lontano da quel punto.
L'ultima cosa che vide prima di svenire per lo shock e il colpo alla testa fu il lampadario che cadeva addosso a Taro schiacciandolo e il sangue di quello che un tempo era stato il suo fidanzato schizzare da tutte le parti sporcandole leggermente il viso.
Kyori se possibile urlò ancora più forte di come aveva fatto Shinshi poco prima portandosi le mani davanti alla bocca, ma prima che potesse dire alcunché venne interrotta da MonoIncontrada che si avvicinava alla scena con uno strano sorrisino in volto
<Ed ecco a voi il secondo cada...>
Ad interromperla fu MonoBisio piegato in due dalle risate che pareva quasi facesse fatica a respirare.
Tutti si voltarono a guardarlo con orrore prima che Yukako prendesse parola
<Cos... cosa ci trovi di divertente orso maledetto! Perché stai ridendo!?>
Visto che MonoBisio al momento non era disponibile a rispondere fu la sua collega
<Ehy moccioso. Perché non guardi l'ora?>
Il giovane fece come richiesto più per istinto che per obbedienza e quando vide l'ora segnata dall'orologio sbiancò di colpo. Erano le diciassette e tre quarti.
MonoBisio gli sorrise guardando complice la collega
<Devo dire che questa volta l'assassino è stato davvero furbo, ha aspettato il momento propizio per commettere gli omicidi lasciandovi solamente un quarto d'ora per investigare... beh... buona fortuna!>
Sono in mega ritardo!
Chiedo umilmente scusa!
Questo capitolo è stato un parto, e non perché non avessi ispirazione, bensì per mancanza di tempo. Spero che però vi sia piaciuto e se ci sono errori o ho sbagliato a descrivere il vostro personaggio ditemelo pure.
Nel caso abbiate qualche teoria ditemi anche quella che potrei inserirla nella storia.
Detto questo vi saluto e scusate ancora per il ritardo QWQ.
Il prossimo aggiornamento è di Despair Time! :D
Alive:
Shinshi
Death:
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