Capitolo 10

C’era solo un messaggio per quel giorno.

 
20:25  Non sei sceso a prendere il regalo oggi. Sei in debito con me per la seconda volta.
 
 
Chiuse gli occhi, le palpebre che gli facevano ancora male, mentre spegnava il cellulare una volta per tutte.
 
Che diamine voleva dire seconda volta?

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Spazio Autrice:
Aoyama ora ricorda dove ha incontrato per la prima volta quell'uomo misterioso
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Un sorrisetto malizioso si fece strada nella visuale di Aoyama mentre strisciava disperatamente tra le foglie cadute ed il terriccio, alla ricerca di una roccia alla quale aggrapparsi per alzarsi e fuggire il prima possibile.
Erano sotto attacco dalla Lega.
La sua classe stava combattendo senza sosta e lui si era ritrovato nascosto tra i cespugli, come un miserabile, cercando di mimetizzarsi con il bosco notturno.
 
Non si era mai sentito più schifoso di così, le mani che trattenevano le grida nella sua bocca e gli occhi erano lucidi, pieni di una paura folle.
 
Non sei come loro, pensava sconvolto mentre osservava il combattimento in lontananza. Nonostante avesse utilizzato la sua stranezza come diversivo la sensazione di un essere solo uno sporco codardo non lo abbandonò molto presto.
Conficcò le unghie nel terreno mentre sentiva la presenza di qualcuno avvicinarsi verso il suo nascondiglio.
 
Mi ucciderà, pensò lucido nel suo terrore mentre cercava di riprendere fiato.
 
Degli occhi azzurri si fecero strada tra la boscaglia, l’uomo lo osservava dall’alto in silenzio per quella che gli sembrò un’eternità.
 
Aoyama vide la sua vita scorrere lentamente nei suoi occhi, la sua figura patetica che si rifletteva in quelle iridi brillanti.
 
"Dabi!!" una voce urlò in lontananza mentre Aoyama sussultava cercando di allontanarsi sempre di più, l’uomo lo scrutò immediatamente bloccando ogni suo passo con una sola occhiata.
 

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