Samatoki's Lunch

(T/N)'s P.O.V.

Hai guardato l'ora, sospirando all'idea che avresti dovuto passare il pomeriggio con Samatoki... Nulla contro di lui, per carità, ma non avevi tutta questa voglia di vederlo.

"Devi proprio andarci?" Ha chiesto Dice girandosi a guardarti e stropicciandosi un occhio con fare assonnato. Si era appena svegliato e pareva decisamente stanco dato che aveva passato gran parte della notte a giocare al casinò.
"Ormai gli ho detto sì, non mi piace disdire all'ultimo..." Hai risposto in un mormorio tu strisciando ulteriormente più vicino a lui prima di stringergli la mano (aveva mantenuto il vizio di tenerti la mano mentre dormiva).
"Vuoi che venga con te?" Ha domandato lui avvolgendoti il braccio attorno alle spalle e tirandoti verso di sé fino ad abbracciarti.
"Samatoki non ti permetterà mai di restare, probabilmente cercherebbe di ucciderti" hai affermato con un cipiglio, stringendoti al suo corpo e affondando il volto nel suo petto.
"Non mi piace l'idea che tu passi il pomeriggio con quel tipo." Ha confessato il giovane dagli occhi magenta, accarezzandoti i capelli con fare affettuoso.
"Neanche io ho tutta questa voglia... Penso tu abbia notato il fatto che lui voglia farmi sua, usa sempre il solito sguardo e cerca sempre di avere contatti fisici" hai fatto notare, mordendoti il labbro inferiore nervosamente.
"Sì, me ne sono accorto" ha ringhiato sommessamente il ragazzo dai lunghi capelli blu mostrando i denti. "Cerca di tenerlo lontano... Per favore, non sopporto l'idea che cerchi di stare con te" ha praticamente supplicato poi mordicchiandosi l'interno guancia in modo ansioso.
"Sei geloso, Dice?" Hai incalzato tu ridacchiando come il tuo amico si è rigirato di scatto fino a posizionarsi su di te.
"Sì, ammetto di essere geloso." Ha ammesso il giovane dai lunghi capelli blu, stendendosi su di te e guardandoti negli occhi. "Mi dà fastidio che quel bastardo abbia doppi fini con te, non ti merita" ha affemato subito dopo con aria determinata.
"Tranquillo, ho già un'altra persona in mente" hai confessato tu arrossendo e distogliendo lo sguardo. Dovevi dirglielo? No, meglio di no... Non ancora.
"Ah sì?" Ha chiesto il tipo dagli occhi magenta con un'occhiata sospettosa. "Chiunque sia, sono meglio io" ha affermato impettendosi e ghignando divertito. Ma c'era qualcosa di strano in quel sorriso... Pareva forzato e non sincero.
"Non lo metto in dubbio, Dice-kun" hai sorriso tu scuotendo la testa, divertita dal fatto che ha detto quelle parole senza sapere che fosse lui la persona che occupava i tuoi pensieri.
"Perché non ci mettiamo assieme noi? Alla faccia di quegli stronzi che continuano a provarci!" Ha proposto il giovane con gli occhi brillanti di gioia, sembrando decisamente entusiasta della proposta. Aveva anche assunto il suo sorriso a occhi chiusi, facendo saltare un battito al tuo cuore.
"Se avessi la certezza di piacerti, ti direi sicuramente di sì" hai ammesso tu arrossendo violentemente. "Sei buono, sei gentile, sei simpatico, mi sei stato vicino in svariate occasioni, non mi hai abbandonato sapendo del mio passato... So che saresti un grande compagno" hai continuato facendogli illuminare gli occhi per la contentezza.
"YAS!" Ha esclamato lui sorridendo come un bambino il giorno di Natale. "Anche tu lo saresti, per questo sono così geloso" ha confessato il ragazzo dai capelli blu, palesemente sicuro di sè. "In più, odio condividere le tue attenzioni e il tuo affetto" ha aggiunto stendendosi del tutto su di te e poggiando il mento sulla tua clavicola. Pareva sincero, avevo uno sguardo che usava solo quando ammetteva la verità.
"Anche io ti voglio bene, bakayarou" hai risposto con un sorriso facendogli qualche carezza tra i capelli.
"Allora è deciso, tu non andrai al pranzo con lo stronzo. Chiamalo e avvertilo" ha ghignato Dice con il suo adorabile sorriso.
"Dice, sei davvero adorabile" Hai affermato ridendo come lui ha assunto un'espressione confusa.
"E dai, chiamalo!! Ci passi un sacco di tempo assieme, per una volta stai con me!" Si è lamentato il tuo migliore amico con un broncio.
"Dice, è una settimana che mi porti letteralmente ovunque vai, e sono pure convinta che mi porteresti anche al bagno se non fosse stretto" hai risposto con sarcasmo giocoso come lui ha emesso un forte gemito di disappunto.
"Puoi biasimarmi?" Ha chiesto retoricamente il ragazzo corrugando le sopracciglia.
"Deduco di no" hai risposto assumendo un cipiglio, capendo il fatto che lui avesse paura tu potessi provare di nuovo a ucciderti mentre non era presente.
"Sono solo preoccupato, (t/n)... Mi dispiace se sembro appiccicoso o assillante ma ciò che è successo mi ha causato un sacco di ansia e paranoia... Non voglio rischiare di nuovo" ha spiegato lui avvolgendoti le braccia attorno alla vita e affondando la faccia nell'incavo del tuo collo.
"Non posso farti la predica su questo, capisco la situazione... Mi dispiace per averti spaventato in quel modo" ti sei scusata di nuovo avvolgendogli le braccia attorno alle spalle e abbracciandolo. "Apprezzo tu ti preoccupi per me, Dice... Ti voglio seriamente un gran bene" hai mormorato stringendolo forte.
"Mi prometti che mi chiamerai se succedesse qualcosa?" Ha domandato il giovane dai lunghi capelli blu, stringendoti di rimando.
"Parola di lupetto" hai risposto prima che la tua sveglia iniziasse a suonare. "UUUUUUGGGHHHH!! È ora" hai piagnucolato dando una pacca sulla spalla destra di Dice per farlo alzare.
"Non voglioooo" si è lamentato lui come un bambino, stringendo la presa sulla tua vita. "Daisuki, (t/n)-chan, non andare!" Ha supplicato il tuo migliore amico, cercando di addolcirti dicendoti che ti voleva un gran bene.
"Daisuki, Dice-kun, ma devo comunque andare" hai riso tu, divertita dalla scena che stava mettendo su Dice.
"Uffaaa" si è rifiutato lui, continuando a impedirti di alzarti.
"Dice, ti prometto di concederti una serata film oggi. Guarderemo qualunque cosa tu voglia, ma ora devo andare" hai cercato di contrattare come il giovane dai capelli lunghi ha sollevato la testa di lato con fare pensieroso.
"No." Ha negato il ragazzo scuotendo con vigore la testa. "Ci ubriacheremo assieme" ha affermato il tuo amico, ghignando con fare divertito.
"Hai già messo gli occhi sul vino che ho comprato, vero?" Hai domandato con un'occhiata sarcastica, alzando un sopracciglio per dire che lo avevi beccato.
"E voglio ridere con te" ha aggiunto lui alla tua domanda col suo sorriso da bambino chiudendo gli occhi.
"Baaaaaka" hai scosso la testa un attimo prima che il tuo orologio vibrasse, indicando una chiamata... Samatoki.
Dice ha subito risposto al telefono al tuo posto, portandoselo all'orecchio con uno sguardo arrabbiato.
"Stiamo parlando, stai zitto e aspetta." Ha ordinato il tuo migliore amico attaccando e rimettendoti il telefono in tasca.
"Dice, sei incorreggibile" hai scosso la testa prima di guardarlo negli occhi. "Comunque ci sto, accetto la tua proposta" hai annuito come il suo sguardo è passato dall'arrabbiato all'euforico.
"EVVAI!" Ha esclamato lui togliendosi di dosso, un attimo prima che il tuo bracciale vibrasse di nuovo e la tua suoneria riempisse il camper. Hai risposto con timore, aspettandoti un cazziatone.
"Dice, brutto figlio di puttana, lasciala andare e falla venire da me!! È la mia giornata oggi!!" Ha abbaiato con aria furiosa Samatoki dall'altro capo del telefono.
"Samatoki-sama, stai calmo, sono io" hai risposto ridacchiando nervosamente. "Sto arrivando, dammi venti minuti" hai intimato avvolgendo il braccio libero attorno alla vita di Dice in una sorta di abbraccio.
"Oh... Non farmi aspettare troppo, sai che odio le attese" ha affermato l'albino, riguadagnando la sua compostezza.
"Come vuole lei, Samatoki-sama" hai risposto con sarcasmo prima di attaccare... Dio, che nervoso ti dava quando faceva così.
"Tiragli un cazzotto da parte mia, per favore" ha detto con tono piatto il giovane dagli occhi magenta, infastidito dal tono da comandante del tipo dagli occhi rossi.
"Sarà fatto" hai ridacchiato tu scendendo dal letto e stiracchiandoti, sentendo già la mancanza del calore del corpo di Dice. "Non fare cazzate" ti sei raccomandata facendolo impettire.
"Sono responsabile io!!" Ha affermato con tono infantile il ragazzo dai lunghi capelli blu scuro.
"Se hai bisogno, chiamami" hai aggiunto, sorridendogli prima di uscire dalla porta e salutandolo con la mano.
"Mi mancherai" ha piagnucolato lui seguendoti fuori.
"Anche tu mi mancherai, cretino" hai risposto salendo sul dorso di Axel. "Non vedo l'ora arrivi stasera" hai ghignato poi, facendolo sorridere.
"Anche io!" Ha esclamato con gioia Dice alzando il pugno per aria in segno di vittoria. Lo trovavi seriamente adorabile quando faceva così, non potevi far altro che legarti ulteriormente a lui.
"A dopo!" Hai salutato con la mano prima di inviare le coordinate del locale ad Axel e dargli una leggera pacca sulla zona della spalla. "Andiamo, Axel" hai detto a bassa voce con poca convinzione come il grosso lupo ha fatto un balzo in avanti e ha corso velocemente nella direzione della strada.
Già ti pentivi di non aver seguito l'idea di Dice...

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Una volta arrivata, sei scesa dal dorso del tuo fido compagno e ti sei guardata intorno in cerca del tipo dagli occhi rossi... E, ovviamente, non è stato difficile trovarlo dato che non c'erano altri albini nei dintorni.
Hai fatto un forte fischio con le dita, attirando la sua attenzione e quella di altri due passanti nella strada quasi deserta dato che era ora di pranzo. Lo hai visto mormorare qualcosa prima di sollevarsi dal muro (era appoggiato con le spalle alla parete e le gambe incrociate) e venire verso di te a passo veloce.
"Era ora, ragazzina" ti ha salutata il gangsta, guardandoti dall'alto... Ogni volta era imbarazzante starci vicino da in piedi, era decisamente troppo alto.
"Antipatico" hai ribattuto tu con un'occhiataccia.
"Dai, andiamo. Fortuna che ho prenotato per le dodici, altri cinque minuti e avrebbero annullato la prenotazione" ha affermato l'albino, prendendoti per mano con una gentilezza che non gli si addiceva e tirandoti dentro... Perché ti aveva presa per mano? Era più probabile e da lui che ti prendesse per il braccio e ti trascinasse dentro... Non capivi il perché di tale gentilezza di punto in bianco.

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Una volta dentro, il signore che vi ha accompagnati al tavolo si è dimostrato molto nervoso in presenza di Samatoki. Era teso, aveva le mani che quasi tremavano e aveva uno sguardo estremamente ansioso, hai facilmente dedotto che Samatoki incuteva il proprio timore in città. Beh, dopotutto era comunque uno yakuza rinomato nelle varie strade di Yokohama.

"Speriamo che possiate essere soddisfatti del nostro servizio" si è inchinato il tipo prima di lasciarvi i menù ed allontanarsi abbastanza velocemente... Poverino, pareva terrorizzato. Se questo era quello che doveva accadere in compagnia di Samatoki, allora era una motivazione in più per rimanere solo conoscenti.
"Un tantino tesi qui dentro" ha commentato con un lampo di divertimento negli occhi il ragazzo dagli occhi rossi.
"La cosa ti diverte?" Hai ribattuto tagliente tu, facendolo ridacchiare.
"Sono colui che si occupa di questa città, è giusto sia così" ha risposto il tipo con un ghignetto stampato sulle labbra. "E comunque sono un signore gentile dopotutto, non ho mai seriamente ucciso nessuno" ha alzato le spalle poi rilassandosi sulla sedia con la sua solita sicurezza in sé stesso... Odioso.
"Sei un vile bugiardo, Samatoki" hai affermato tu facendolo accigliare. "Sappiamo entrambi che hai quasi ammazzato Jiro e Saburo Yamada, e anche che tu abbia ucciso persone in passato." Hai rinfacciato, squadrandolo da capo a piedi. Ha subito incrociato le gambe sotto il tavolo, segno che si sentiva sotto esame, e ha assunto per un attimo un'espressione infastidita.
"A volte devi ucciderne uno per salvarne mille" ha alzato le spalle cercando di restare calmo nonostante, dal tono, si sentisse benissimo che si stesse innervosendo... Già, l'odio tra lui e Ichiro è sempre stato palpabile.
"Non faresti lo stesso ragionamento se ci fosse stata tua sorella al loro posto." Hai ribattuto tu distogliendo lo sguardo dal fastidio. "Sei solo stato egoista. Quella volta non fu quello il tuo pensiero, semplicemente non ti fregava nulla di due poveri ragazzini... Due fratelli del tuo compagno, di un tuo amico. Sei sempre stato mosso dall'egoismo; non fare il santo con me, Samatoki. Non attacca" hai affermato riportando lo sguardo su di lui.
"E quindi? Dovrei scusarmi o cosa? Perché se è quello che vuoi è meglio se cambiamo argomento." Ha emesso in una sorta di ringhio lo yakuza, tipico tono che usava per riportare all'obbedienza i suoi subordinati. "Non ho intenzione di scusarmi." Ha detto poi con sicurezza stringendo la mano sul bordo del tavolo per trattenere la rabbia. Era seriamente come un cane che mostrava i denti a qualsiasi cosa... Ti metteva quasi tristezza quel suo non sentirsi mai così a suo agio da essere tranquillo in una conversazione. Aveva sempre la sua immagine da mantenere e non retrocedeva nemmeno in presenza di amici.
"Dovresti smetterla di riversare le tue sofferenze sugli altri, Samatoki" hai cambiato argomento tu, impietosita dal suo essere così sulla difensiva per qualcosa di simile.
"Haaa?" Ha fatto il ragazzo dai capelli bianchi, riportando lo sguardo su di te e inclinando la testa di lato.
"So del tuo passato... Mi dispiace tu abbia sofferto così tanto, capisco tu non voglia mostrarti debole e anche che fai ciò che fai per tua sorella... Ma non è giusto riversare la tua rabbia repressa sugli altri, Mister Hardcore" hai delucidato facendogli distogliere nuovamente lo sguardo.
"Possiamo cambiare argomento?" Ha chiesto il giovane albino, chinando il capo affinché i capelli gli coprissero il volto.
"Come desideri" hai alzato le spalle, notando la mano che reggeva l'angolo del tavolo tremare. "Samatoki? Respira" lo hai invitato, notando che stesse trattenendo il respiro dalla rabbia, o dall'inadeguatezza, difficile dirlo con precisione.
Il tipo ha preso un profondo respiro prima di rialzare lo sguardo su di te, i suoi occhi che bruciavano. Un attimo dopo si è indicato per poi scuotere la mano in aria davanti a sè e indicarti... Ti aveva detto "ho bisogno di te" nel linguaggio dei segni. Eri sorpresa, palesemente aveva memorizzato quei pochi segni che gli hai insegnato qualche tempo prima. Hai risposto con "cosa?" agitando leggermente le mani davanti a te coi palmi verso l'altro come Samatoki ha sospirato e ha distolto lo sguardo per un attimo prima di fare altri gesti. Ha chiuso il pugno e ha alzato il dito mignolo per primo, poi ha rivolto entrambi i palmi davanti a sé e li ha tirati indietro verso di sé e infine ha avvicinato le dita di entrambe le mani tra loro... "Voglio di più". Hai socchiuso un occhio, spostando lo sguardo attorno a te. Alcuni camerieri vi stavano guardando con confusione, palesemente confusi da tutti quei gesti. Beh, non si studiava il linguaggio dei segni, si imparava solo se necessario e spesso bisognava studiarlo per i fatti propri.
"Ne parliamo dopo" hai affermato, cercando di cambiare argomento. Non eri sicura di ciò che intendesse ma non eri nemmeno sicura di volerlo sapere.
"Hai" ha annuito il ragazzo dai capelli bianchi con aria leggermente delusa prima di indicare i menù. "Meglio ordinare da mangiare, stiamo occupando inutilmente un tavolo" ha cercato di scherzare il giovane dagli occhi rossi.
"Penso di andare sul semplice sushi e ramen" hai alzato le spalle squadrando qualche foto dal menù. Non volevi piatti elaborati e, oltretutto, non volevi fargli spendere una fortuna. Cioè, sì, insomma, non che per lui fosse un problema (e nemmeno per te dati tutti i soldi che avevi da parte) però non era il caso.
"Sushi? Puoi prendere qualcosa di carne. Qui è fatta bene" ha avvisato il giovane dai medi capelli bianchi sollevando gli occhi su di te.
"No, grazie" hai negato tu, non avevi grande voglia di carne.
"E sia, allora prenderò del sushi anche io" ha affermato lui dando una rapida occhiata alla sezione sushi. "Sai già cosa prendere?" Ha domandato l'albino con un sorrisetto gentile.
"Salmone. Una porzione di nigiri da quattro, una di sashimi da tre e una di hosomaki sempre da quattro. Vuoi dividere?" Hai chiesto, valutando l'idea di provare a essere gentile nonostante Samatoki fosse proprio una delle persone che ti metteva più ansia in assoluto.
"Ti piacciono tonno e branzino?" Ha domandato il ragazzo dalla pelle bianca inclinando la testa di lato, probabilmente valutando la tua offerta. Non lo facevi tipo da tonno e branzino, era abbastanza sorprendente ciò.
"Il branzino sì, il tonno più o meno" hai risposto strappandogli un ghigno compiaciuto. Che aveva da ghignare?
"E va bene, allora divideremo" ha annuito il tipo dagli ardenti occhi rossi, girandosi con sguardo serio e freddo verso un giovane cameriere vestito di nero, il quale ha avuto un visibile tremolio e ha rivolto uno sguardo insicuro a un altro alla sua destra prima di venire da voi... Ti dispiaceva per lui, sicuramente avrà pensato qualcosa tipo «perché devo servirlo io?!».
"Volete ordinare?" Ha domandato il ragazzo con sguardo insicuro e la voce tremante.
"Sì. Due piatti di ramen per entrambi; poi per me una porzione da quattro di nigiri di branzino, una da sei di sashimi di branzino, una da tre di sashimi tonno e una da sei di uramaki di tonno" ha ordinato il tipo dai capelli bianchi con tono freddo e distaccato. Nemmeno un per favore o un grazie, non si smuoveva nemmeno per dare un briciolino di buona impressione.
"O-ok... P-per lei signora?" Ha chiesto il giovane vestito di nero esprimendo grande ansia a causa della sua postura rigida e del suo sguardo nervoso. Aveva anche le mani che tremavano ed era pallido in volto, tutti segni che Samatoki non lo mettesse affatto a suo agio.
"Io vorrei una porzione da sei di hosomaki di salmone, una da quattro di nigiri di salmone e una da sei di sashimi, sempre salmone, grazie" hai risposto con un leggero sorriso, il quale ha fatto leggermente arrossire il cameriere.
"Da bere?" Ha domandato il tipo che vi serviva. I suoi occhi marrone scuro parevano meno tesi quando ti guardava.
"Acqua naturale per me, grazie" hai risposto, ignorando l'occhiataccia di Samatoki.
"Birra. Una grande di Hitachino White Nest Ale" ha detto con gelo l'albino fulminando il cameriere.
"S-sì, signore" ha annuito il tipo segnando il tutto prima di spostare lo sguardo tra voi due con aria confusa, in attesa di qualcosa.
"Beh?! Ancora qui?" Ha abbaiato con cattiveria Samatoki, indicandogli che doveva andarsene.
"Sumimasen!" Ha esclamato spaventato il tipo inchinandosi, praticamente fuggendo via perché spaventato dal tono aggressivo del ragazzo dagli occhi rossi.
"Samatoki!!" Lo hai ripreso con un sibilo, dispiaciuta per il cameriere che stava solo facendo il suo lavoro.
"Cosa?" Ha fatto l'innocente lui come tu ti sei alzata e hai raggiunto il giovane vestito di nero sotto lo sguardo furioso di Samatoki. "Sumimasen?" Hai richiamato la sua attenzione come il poveretto si è inchinato scusandosi un paio di volte. "No, scusi, non serve" hai agitato la mano in segno di pace. "Voglio scusarmi con lei per il pessimo tono e carattere di quel tipo... Mi dispiace che l'abbia trattata in quel modo, purtroppo è intrattabile di natura e spesso tende a essere così con gli altri" ti sei scusata con aria colpevole sotto lo sguardo confuso e mortificato del poveretto. "Ha manie di comando e odia chi non sottostà a ciò che vuole... Le chiedo umilmente scusa" hai affermato con un inchino di scuse durato qualche secondo.
"Non-... Non serviva scusarsi, signorina... Purtroppo non è il primo a comportarsi così, dovrei farci l'abitudine" ha ammesso con un cipiglio il ragazzo passandosi una mano sull'occhio sinistro. "Lavoro qui da poco quindi non sono ancora abituato ai clienti aggressivi... Dovrei scusarmi io per averla portata a disturbarsi" ha spiegato poi abbassando lo sguardo. I suoi medi capelli marroni gli sono ricaduti davanti al volto con quel gesto. "In ogni caso, la ringrazio. È stata probabilmente l'unica a scusarsi con me" ha sorriso debolmente poi, facendo sparire il cipiglio che infestava il suo volto.
"Si figuri, sono la prima a odiare quel tipo di comportamento" hai sorriso porgendogli la mano, lui l'ha guardata un attimo prima di stringerla. "Non badi alle parole della gente che si comporta come Samatoki, non vale la pena rovinarsi la giornata" hai intimato con un altro sorriso sincero.
"Arigatou gozaimasu" ha risposto il giovane, palesemente di buon umore grazie alle tue parole. "Lei non smetta di essere così... È raro trovare persone così gentili al giorno d'oggi" ha affermato poi, facendoti intuire che un atto di gentilezza poteva seriamente fare la differenza nella giornata di una persona.
"Prenda questi, è per il disturbo di quell'antipatico" hai offerto prendendo tremila yen dal portafoglio e allungandoglieli.
"Non deve, si figuri" ha negato il ragazzo arrossendo a tale gesto.
"Li prenda, non si preoccupi" hai invitato prendendogli la mano e mettendogli le tre banconote in mano. "Una sorta di mancia" hai sorriso facendo un passo indietro sotto lo sguardo felice del cameriere.
"Lei è molto gentile... La ringrazio davvero" si è inchinato profondamente il cameriere dagli occhi marroni per ringraziarti. Sapevi, però, che avesse accettato solo per la presenza di Samatoki dato che, in Giappone, nessuno accetta la mancia.
"Si figuri" hai annuito prima di girarti a guardare al tuo tavolo... Samatoki pareva seriamente infastidito, aveva uno sguardo bruciante che quasi ti intimoriva.
"È meglio che vada... So chi è quel tipo e non vorrei mi facesse perdere il posto a causa di qualche gelosia" ha mormorato il poveretto rabbrividendo. "Penso abbia seriamente messo gli occhi su di lei... Spero almeno la tratti bene" ha detto con preoccupazione il giovane dai medi capelli scuri.
"Strano ma vero, con me tende a essere più tranquillo" hai ammesso scuotendo la testa. "È un tipo un po' antipatico" hai riso poi facendo sorridere il cameriere.
"Ok, signorina, mi fido" ha annuito il ragazzo, probabilmente più grande di te di un paio di anni ora che lo guardavi bene.
"Ci vediamo dopo, ancora perdono" hai invitato prima di scusarti con un altro inchino.
"Arigatou gozaimasu" ha risposto il ragazzo dai capelli scuri inchinandosi a sua volta.
Hai sorriso e sei tornata al tavolo, sotto lo sguardo bruciante e infastidito di Samatoki.
"Hai finito di fare la carina con il cameriere?" Ha incalzato l'albino alzando un sopracciglio bianco.
"Ho solo cercato di essere gentile, al contrario tuo" hai ribattuto sedendoti e poggiando la mano destra sul tavolo. "Dovresti essere più gentile con la gente che lavora in questi posti, cercano solo di fare il loro lavoro" hai intimato, dispiaciuta per la sua aggressività nei confronti di quel povero cameriere.
"Tch." Ha sbuffato Samatoki con aria infastidita.
"Antipatico." Hai commentato in italiano tirando fuori il telefono.
"Eh no, ragazzina." Ha ringhiato il ragazzo dai capelli bianchi togliendoti il telefono dalle mani. "Niente telefono durante le uscite con me." Ha affermato con tono solenne mettendosi il tuo telefono in tasca.
"Ridammelo." Hai ordinato porgendo la mano... E lui ti ha solo afferrato la mano nella sua e l'ha stretta. "Samatoki!!" Hai abbaiato a bassa voce, arrossendo e facendo per tirare via la mano come i suoi pronti riflessi te l'hanno stretta per evitare tale gesto.
"Mi piace quando chiami il mio nome, ragazzina~" ha miagolato il giovane dagli occhi rossi con un sorrisetto compiaciuto.
"Cretino" hai ribattuto girandoti verso i camerieri... E, grazie al cielo, stava arrivando il ramen. "Che la divina provvidenza sia lodata" hai commentato sottovoce dato che l'antipatico è stato costretto a lasciarti la mano.
"Buon appetito, signori" ha offerto il nuovo cameriere con un sorriso forzato, tradito dal nervosismo mostrato dai suoi occhi marrone misto a verde.
"Grazie" hai risposto con un sorriso, sia di felicità data la puntualità che per educazione.
Ovviamente Samatoki non si è minimamente scomposto, ti ha solo fulminata con lo sguardo e ha guardato storto il tipo che vi stava servendo.
"Beh, buon appetito, ragazzina" ha offerto lo stronzo prendendo le bacchette e indicandole verso di te.
"Buon appetito, Samatoki" hai ribattuto con poca convinzione concentrandoti sul cibo e iniziando a mangiare... Dovevi proprio ammetterlo, aveva un sapore divino. Samatoki sapeva sempre dove andare quando si trattava di mangiare bene.
"Perché sei così fredda e distaccata?" Ha domandato l'albino alzando lo sguardo dal piatto e masticando una manciata di spaghetti.
"Non sei molto capace di mettermi a mio agio, Samatoki. Non sei uno che si sforza per queste cose" hai risposto con tono piatto, dicendogli la verità. Non ti metteva affatto a tuo agio, probabilmente era colui che ti metteva più agitazione tra quelli che conoscevi.
"Mettere a proprio agio le persone non è il mio forte, è vero, ma non hai motivo di sentirti in ansia" ha provato a difendersi il gangsta con una leggera punta di disappunto nella voce. "Mi conosci, sai che non ho intenzione di farti del male" ha aggiunto poi guardandoti con occhi pieni di delusione.
"Lo so, non è quello che mi mette a disagio" hai affermato prendendo un respiro profondo e mettendo giù le bacchette.
"E cosa allora?" Ha chiesto il ragazzo dagli occhi rossi con aria confusa.
"Sei tu." Hai risposto facendolo accigliare. "Nel senso... È la tua figura a mettermi in soggezione. Sei così rigido, volto a dimostrare la tua dominanza e superiorità, sei così sicuro di te, hai una tale aggressività che tende a mettermi altamente a disagio... Non so cosa ti aspetti da me, ma dubito di essere capace a starti dietro troppo a lungo" hai delucidato facendolo rimanere in silenzio.
"So anche essere buono e però" ha detto Samatoki con tono ferito, pareva stesse cercando di convincersi più che convincere te.
"È un lato di te che non conosco, Samatoki-sama" hai ribattuto come i suoi occhi mostravano il disagio che la sua postura e il suo volto non mostravano. "Non la conosco così bene, è un lato di te che non mostri quasi mai a nessuno" hai aggiunto sospirando, ammettendo ciò che non gli hai mai seriamente detto. "Rio mi ha detto un paio di volte di alcuni atti di gentilezza da parte tua... Ma non sei un tipo a cui piace mostrarsi in quel modo e non riesco a capire se si tratti di una tua insicurezza o sul se tu voglia solo mantenere la tua immagine forte e dominante" hai continuato sentendo una grande ansia montare dentro di te.
"Posso essere gentile con te" ha ribattuto il tipo dai capelli bianchi, cercando di invogliarti a provare qualcosa con lui. "Posso darti molto anche se non sembra, posso essere un compagno degno di essere definito tale, posso proteggerti" ha elencato lui a bassa voce per farsi sentire solo da te. "Non sono sicuro sul che idea tu abbia di me, ma posso assicurarti che quello che conosci non sono io. Non nella mia interezza" ha aggiunto poi, palesemente cercando di controllare il suo respiro per non farlo agitare.
"Lo so... Ma non riesco a stare dietro al tuo carattere. Sei-... Decisamente troppo per me, non saprei gestirti" hai messo le mani avanti, cercando di evitare che si facesse strane idee. "Tu sei l'opposto di Dice... Dice tende a fregarsene di ciò che gli altri dicono di lui, tende a essere un ragazzo simpatico, dolce e infantile, è... È semplicemente sè stesso. Mi ha messo a mio agio fin dall'inizio, mi ha aiutato tantissimo quando non avevo nemmeno voglia di alzarmi dal letto, mi ha spesso strappato una risata con i suoi stupidi scherzi" hai illustrato sotto lo sguardo infastidito del gangsta. "Mi dà anche serie sfide e divertimento al casinò quando si mette nei pasticci" hai riso poi abbassando lo sguardo e pensando al ragazzo che ti piaceva così tanto. "Tu invece sei uno che se la vuole cavare da solo. Certo, guardi le spalle ai tuoi amici e sei un grande leader, non lo metto in dubbio... Ma sei molto fissato col fatto che la gente debba rispettarti e debba avere paura di te." Hai fatto un paragone sotto il suo sguardo intristito. "Non fraintendermi, sei comunque un amico, ti voglio bene, ma semplicemente sei troppo complicato per me" hai concluso ticchettando il dito indice sul tavolo dal nervosismo.
"Punto primo, non compararmi a quel coglione di un gambler" ha avvisato con aria seriamente infastidita. "Punto secondo, come fai a esserne convinta se non mi dai nemmeno una chance?" Ha domandato concentrandosi di nuovo sul cibo per sembrare naturale.
"Sono qui, no?" Hai ribattuto alzando le spalle e tornando a mangiare. Un'ultima bacchettata e avresti finito il tuo ramen.
"Non intendo quello" ha scosso la testa Samatoki prendendo un lungo sorso dalla sua birra. "Passiamo una serata assieme. Da soli, senza nessuno intorno. Vieni a casa mia stasera, ti farò vedere di cosa sono capace" ha offerto lui dopo battendo le sue lunghe ciglia chiare.
"In primis, ho già impegni; secundis, questo è il problema" hai risposto prendendolo contropiede. "Non riesci a mostrare te stesso in pubblico se non come "Samatoki-sama", non vuoi mostrare gentilezza o dolcezza nemmeno se ciò potesse farmi cambiare idea... Pare darti fastidio l'idea di essere più tranquillo" hai delucidato come il cameriere di prima si è avvicinato e vi ha tolto i piatti vuoti. "Magari ci sono tante donne amanti del segreto che sarebbero attratte da questa tua caratteristica, sicuramente hai tante persone che ti stanno dietro... Ma non faccio parte di questo gruppo." Hai aggiunto con un sorriso apologetico. "Io non voglio nascondermi, Samatoki. Sono stanca di fare tutto al buio, sono stanca di non poter nemmeno provare sentimenti alla luce del giorno... Mi sono nascosta troppo a lungo. Non ho mai provato vero amore fino ad ora, nessuno mi ha mai seriamente voluto bene, ma so che non voglio stare con qualcuno che mi dimostrerebbe gentilezza e amore solo in luoghi privati. Voglio la libertà di tenere quella persona per mano, voglio abbracciarla per strada senza che essi si imbarazzino, voglio-... Voglio qualcuno che non si vergogni di far vedere in giro di stare con me" hai concluso tu passandoti la mano destra tra i capelli per alleviare lo stress. Solo Dice sapeva di queste cose, ammetterle a Samatoki ti faceva sentire alquanto scoperta... Non era una bella sensazione.
"Sarei disposto a tutto ciò se solo tu mi dessi occasione di dimostrarti cosa posso darti" si è difeso l'albino allungando una mano sul tavolo e intrecciando le sue lunghe dita alle tue. "Sono più buono di quanto pensi, (t/n)... Vorrei che tu non vedessi solo quella parte di me" ha espresso poi, sorprendendoti. Era la prima volta che ammetteva un desiderio più intimo ad alta voce. "Per favore, potresti darmi una seria occasione di mostrarti di cosa sono capace?" Ha chiesto stringendoti la mano e facendo toccare i vostri palmi.
"Samatoki... A me già piace qualcuno" hai confessato stringendogli la mano. Non ti sentivi sicura a dirgli una cosa simile, era strano e difficile da dire ad alta voce, ti metteva a disagio, ma non potevi illuderlo... Non era giusto.
"Lo so... E so anche chi è" ha detto il giovane gangsta con una leggera tinta di sofferenza nella voce. "Ma almeno proviamoci... Ti dimostrerò che tipo di persona sono, ti dimostrerò di essere molto di più dello-" si è bloccato a metà frase, probabilmente a causa del fastidio che gli provocavano quelle parole. "Dello stronzo e antipatico tu pensi che io sia." Ha concluso poi stringendoti la mano di rimando. "Tu mi piaci, (t/n). Vorrei seriamente provarci con te, voglio farti mia." Ha espresso a voce più bassa tenendo gli occhi fissi nei tuoi. "Voglio davvero che tu mi dia un'occasione per dimostrarti ciò che sono capace di darti" ha concluso poi con un respiro profondo, un attimo prima che arrivassero i vostri due piatti di sashimi.
"Hai oggi... E sicuramente ci rivedremo al casinò e per qualche lavoretto, non ti taglierò fuori, ma non aspettarti che io ti dia una seria occasione" hai avvisato lasciandogli andare la mano. "Non voglio illuderti, Samatoki. So che non sei una cattiva persona, ho visto come ti comporti con alcuni bambini al parco, so che vorresti qualcosa di più... Ma non è giusto che io ti illuda e dia falsa speranza" hai aggiunto abbassando lo sguardo. "Non meriti di essere illuso in quel modo... So cosa si prova quando la gente ti illude. Ricevi un'occasione, poi un'altra e poi un'altra ancora... Diventa come una droga. Ne vuoi di più, vuoi avere di più di tutto ciò, ma quelle persone te la strappano via dalle mani. Ti negano la possibilità di avere ciò che ti rende felice... È così che mi hanno condotto all'ubbedienza qualche anno fa." Hai descritto con un cipiglio, ripensando con rabbia alla sofferenza che hai provato in quei tempi. "Non voglio farti questo. Non ti renderò felice per poi strapparti tutto, non sono io quella... Nessuno merita una cosa del genere" hai scosso la testa stringendo i pugni, soffocando la voglia di piangere che ti causavano quei dolorosi ricordi.
"Ti voglio bene, ragazzina" ha detto Samatoki facendoti alzare lo sguardo di colpo. "Non deve essere molto, lo so. So bene come ci si sente quando succedono cose simili, mi dispiace ti abbiano ferita fino a questo punto... Sei un'anima troppo gentile per questo mondo" ha sorriso gentilmente lui allungando una mano fino ad asciugarti una lacrima dall'occhio sinistro. "È anche per questo che ho preso una sbandata per te" ha ridacchiato poi scuotendo la testa. "Su, non piangere" ha invitato il ragazzo dai medi capelli bianchi arruffandoti i capelli giocosamente. "Non sei più sola adesso. Hai me, hai quel coglione di Dice, hai quel nano di Ramuda... Hai persino quel figlio di puttana di Ichiro e il doc dalla tua parte. Non sei sola, hai persone che ti vogliono bene" ha elencato infine con la sua solita delicatezza.
"Come sei raffinato, Samatoki" hai commentato giocosamente, facendolo ridere di gusto.
"Dammi metà di quel salmone, forza! Voglio finire di mangiare e portarti in giro" ha ghignato lui prendendo tre fette di branzino e allungando il piatto verso di te come tu hai fatto lo stesso e vi siete scambiati metà dei vostri pesci.

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A fine pranzo, entrambi eravate decisamente più di buon umore e Samatoki ha persino ringraziato e dato quattro mila yen di mancia ai due camerieri che vi hanno servito (tra cui c'era quello che aveva praticamente aggredito a inizio pranzo).

Dopo un giro nelle strade di Yokohama, alla fine ti ha portata nel suo ufficio nel centro della città, seguiti da Axel che vi teneva d'occhio, e vi siete seduti sul divano... Ovviamente lui accanto a te.

"Hai mangiato bene, (t/n)?" Ha chiesto Samatoki avvolgendoti il braccio attorno alle spalle.
"Ci sono tante cose che si possono dire di te, Samatoki-sama" hai ridacchiato facendolo accigliare. "Tranne che tu non sappia dove mangiare bene" hai aggiunto poi facendogli alzare gli occhi al cielo.
"Un uomo deve sapere dove portare fuori una donna~" ha miagolato l'albino alzando l'altra mano per grattarsi dietro il collo, facendo sollevare la camicia e scoprendo la linea V. Hai subito distolto lo sguardo e hai alzato la testa a guardare il soffitto.
"Sei un idiota, Samatoki" hai affermato scuotendo la testa.
"Hey, calma con le parole ora" ha avvisato giocosamente l'albino, tirandoti fino ad appoggiarti al suo petto con uno strattone. "Mi hai chiamato idiota già troppe volte oggi" ha affermato con un'occhiataccia.
"Baaaaaka~" hai ripetuto a mo' di presa in giro, ridendo alla sua espressione infastidita.
"Mi stai sfidando per caso?" Ha domandato alzando un sopracciglio e alzando il mento in superiorità.
"Può darsi~" hai fatto le fusa, sfidandolo davvero. "Non sono una che retrocede, non mi hanno addestrata per arrendermi" hai avvisato incrociando le braccia dietro alla testa come fanno parecchi maschi un po' ovunque.
"Ah, è così?" Ha sussurrato Samatoki un attimo prima di atterrarti con uno scatto sul divano.
"MA CHE-" hai praticamente urlato per la sorpresa, ritrovandoti stesa sotto di lui, il suo volto a pochi centimetri dal tuo.
"Non sfidare uno come me, è una pessima idea" ha mormorato al tuo orecchio immobilizzandoti le braccia sopra la testa.
"Conta fino a tre, Samatoki" hai intimato rimanendo impassibile, cercando di non mostrare il disagio che ti metteva la sua vicinanza.
"Perché?" Ha domandato con confusione, probabilmente annoiato dall'idea che stessi andando fuori dal suo gioco.
"Non fidarti di nessuno. Conta fino a tre" hai ripetuto trattenendo un ghigno. Ti sei ritrovata tante volte in tale situazione con i ragazzi che lavoravano con te tempo addietro, avevi una certa idea.
"Uff" ha sbuffato il ragazzo dagli occhi rossi alzandoli al cielo. "Uno... Due..." Ha iniziato a contare e, un attimo prima che dicesse il tre, hai ribalzato la situazione.
Hai liberato le mani con uno strattone e lo hai fatto ritrovare con le braccia bloccate dietro la schiena e tu col corpo sopra il suo, mentre Samatoki si agitava premuto contro il divano. "HEY!" Ha esclamato girando il volto per guardarti in faccia.
"Ti ho detto di non fidarti di nessuno~" hai rinfacciato facendo pressione per tenergli le braccia bloccate contro la schiena.
"Conta da tre a uno allora, vediamo quanto dura il tuo giochetto" ha sfidato il gangsta rilassando interamente i muscoli del suo corpo.
"Non vuoi fare questo gioco con me, fidati" hai riso guardando il suo occhio rosso scarlatto fissarti con intensità mentre alcuni suoi capelli entravano nella sua visuale.
"Fidati di me" ha risposto rimanendo praticamente alla tua mercé.
"E sia. Tre... Due... Un-" stavi contando allentando leggermente la presa (avevi abbassato la guardia); ma nemmeno il tempo di dire l'uno che ti sei ritrovata nella stessa situazione di prima, questa volta con tutto il suo peso premuto per tenerti ferma, imparando dal suo errore precedente. "Alla faccia del «fidati di me»" hai scherzato con un'occhiataccia facendolo ridere.
"Beh, non ti ho fatto male, no?" Ha chiesto l'albino avvicinando il volto al tuo. "Quindi puoi fidarti di me" ha affermato con sicurezza guardandoti le labbra per un attimo.
"Sei il primo che riesce a liberarsi dalla mia presa, ma è stata colpa mia. Ho abbassato la guardia" hai detto, cercando di non dargliela vinta. Non avresti mai ammesso che era abbastanza bravo da disarmarti, il tuo ego non lo accettava.
"Ah-Ah~" ha scosso la testa lo yakuza con un ghigno divertito. "Sono semplicemente bravo. Sono anni che ho a che fare con queste cose, so come far abbassare la guardia agli avversari e so come liberarmi" si è pavoneggiato il giovane dai capelli bianchi, il cui respiro ha leggermente accelerato e le sue pupille si sono allargate leggermente.
"Non lo ammetterò mai." Hai sbuffato un attimo prima di sentirti le sue morbide labbra premute sulle tue in un tenero bacio. "Nnhhgg... Samatoki-" hai cercato di lamentarti come il ragazzo ti ha preso il labbro inferiore tra i denti e lo ha tirato per un secondo prima di premere nuovamente le labbra sulle tue. "Samatoki, no...!!" Ti sei lamentata cercando di allontanarti e dimenarti senza troppi risultati.
"Ssshh... Sh sh sh... Non combatterlo" ha sussurrato teneramente il gangsta, palesemente godendosi a pieno quel dannato bacio che non volevi.
"Samatoki, basta!!" Hai mezzo esclamato un attimo prima che bussassero alla porta... Grazie al cielo.
"Uff... COSA?!" Ha ringhiato infastidito il tipo dagli occhi rossi levandosi di dosso controvoglia. Pareva seriamente furioso a causa dell'interruzione.
"Samatoki-sama" ha salutato col massimo del rispetto un uomo adulto entrando, già seriamente spaventato dallo sguardo omicida del capo.
"Cosa vuoi?" Ha praticamente ordinato di parlare l'albino, incrociando le braccia con sguardo omicida.
"Ci sono un gruppo di teppisti adulti che stanno infastidendo e derubando dei ragazzini" ha avvisato il tipo ottenendo uno sguardo ancora più furioso da quello che era il suo capo.
"E non potevate intervenire da soli?!" Ha abbaiato con rabbia Samatoki pizzicandosi il setto nasale. "Occupatevene voi. Chiamate Jyuto per farli arrestare" ha dato poi direttive con professionalità.
"Sì, signore" ha annuito l'uomo uscendo dalla stanza.
"Penso di andare via" hai avvisato tu dirigendoti verso la porta un attimo prima di essere fermata.
"No. No... Resta con me" ha chiesto il gangsta prendendoti la mano e tirandoti verso di lui. "Non lasciarmi solo ora" ti ha praticamente supplicato con lo sguardo tenendoti stretta al petto. "Ci siamo appena baciati, non puoi andartene così" ha negato il giovane dai capelli bianchi stringendoti ancora più forte.
"Non era una cosa che volevo o per cui avevi il permesso." Hai affermato tu con acidità.
"Non ho resistito, ragazzina. Semplicemente mi sono sentito attratto e ho deciso di farlo" si è giustificato Samatoki sulla difensiva. "Penso seriamente di amarti, (t/n)... Non tagliarmi fuori così" ha confessato poi sollevandoti il volto per farsi guardare in faccia.
"Non voglio tagliarti fuori... Ma al momento voglio stare lontana da te. Non dovevi baciarmi, ti ho detto chiaramente qualche ora fa che provo sentimenti per qualcun altro." Hai praticamente ringhiato tu, infastidita da tale situazione.
"Volevo solo mostrarti che so essere gentile anche io... Volevo farti sentire un briciolo della mia anima" ha affermato il giovane gangsta con un cipiglio. "Perché sei così ostinata nel considerarmi solo uno stronzo?" Ha sparato facendoti irrigidire. "Non ho mai fatto nulla per ferirti, ho sempre cercato di essere gentile... Perché mi vedi solo per come voglio apparire e non per come sono veramente?" Ti ha domandato corrugando le sopracciglia. "Sono molto più di un arrogante bastardo. Smettila di guardarmi solo in quel modo" si è lamentato lasciandoti andare e indietreggiando.
"Samatoki..." Hai mormorato vedendolo sofferente.
"Perché mi vedi solo in quel modo?" Ti ha chiesto di nuovo mettendosi le mani nei capelli per la frustrazione.
"Mi dispiace... Ci sto provando ad allontanare questo pregiudizio ma quel bacio non semplifica le cose" hai spiegato afferrandogli le mani per non fargli afferrare i capelli. "Dovresti controllare di più i tuoi istinti" hai azzardato ottenendo un'occhiataccia.
"Perché devo trattenermi da una cosa così innocente come un bacio? Un bacio dato a una ragazza che non ha alcun legame amoroso stabile con nessuno e che mi avrebbe reso felice. Perché dovevo trattenermi?!" Ha ringhiato il ragazzo dagli occhi rossi sulla difensiva tremando leggermente dalla rabbia. "Non sei nemmeno fidanzata, era solo un dannato bacio, mi ha reso felice per un attimo, porca puttana!!" Ha abbaiato il ragazzo dagli occhi rossi afferrandoti con forza e baciandoti di nuovo istintivamente. "Ti amo." Ha affermato baciandoti di nuovo. "Ti amo così tanto... Smettila di allontanarmi, potrei darti tantissimo se solo tu me lo permettessi" ha mormorato poi premendo la fronte alla tua e tenendo gli occhi chiusi. "Ti ho messo gli occhi addosso, ti voglio come fidanzata" ha ammesso sottovoce riaprendo lentamente gli occhi. Eri sorpresa, stava esternando ciò che sentiva... Non era da lui.
"Non riesco a starti dietro, Samatoki... Mi dispiace" hai scosso la testa abbassando lo sguardo. "Ti voglio bene ma non in quel modo" hai aggiunto, valutando se abbracciarlo o meno. "Sei una grande persona ma non sei per me... Ma questo non toglie il fatto che io tenga a te" hai ammesso poi avvolgendogli le braccia attorno al petto e dandogli un forte abbraccio.
"Inizio a non capire più se la vita sia ingiusta con tutti o solo con me" ha sussurrato con tristezza il giovane dai capelli bianchi, sentendosi inadeguato a tale situazione.
"La vita è ingiusta sempre e con tutti, hai pienamente ragione su questo" gli hai dato ragione, allontanandoti. "Ma di persone disposte ad amarti ce ne sono tantissime, Samatoki... Non abbatterti per questo" hai intimato facendogli una carezza sulla guancia bianca. "Sei troppo ricco e bello per buttarti giù per una cretina come me" hai scherzato strappandogli una risatina.
"Mi trovi bello?" Ha incalzato l'albino, alzando un sopracciglio sarcasticamente.
"Che tu sia bello è un dato di fatto, Samatoki-sama" hai ribattuto sorridendo. Sembrava decisamente più rilassato grazie a quelle parole.
"Beh" ha fatto lui prendendo un respiro profondo. "Sono sopravvissuto a ferite peggiori" ha alzato le spalle, tornando il vecchio sè. Nonostante fosse palesemente ferito nei sentimenti, si è comunque rimesso la sua armatura da persona forte e aggressiva.
"Dovrei andare, mi aspetta una nottata all'insegna dell'alcool" hai ammesso ridacchiando, ottenendo un'occhiata confusa.
"È stata così terribile questa uscita?" Ha chiesto il gangsta facendoti ridere ulteriormente.
"No, tutto sommato sei stato meglio di quanto pensassi. Semplicemente ho promesso a Dice che avremmo bevuto assieme stasera" hai ammesso grattandoti dietro la testa.
"Qualche volta dovresti venire a bere anche con me. Conosco qualche pub niente male" ha provato a offrire un altro appuntamento Samatoki con un ghigno.
"Magari qualche volta" hai lasciato risposta aperta con un sorriso, senza dire sì o no.
"Vuoi che ti accompagni?" Ha domandato il tipo dagli occhi rossi indicando la porta.
"Ho un lupo meccanico di due metri con un AK-47 nella schiena e dei denti perforanti, sono già al sicuro" hai riso sotto il suo sguardo tranquillo. "Però grazie, lo apprezzo" hai ringraziato poi.
"Kawaii desu ne?" Ha affermato lui con una domanda, facendoti arrossire.
"Non condivido l'opinione ma la rispetto" hai affermato grattandoti la nuca nervosamente. "Grazie, Samatoki" hai ringraziato con un inchino prima di dirigerti alla porta. "Stai attento e non metterti nei casini!" Hai esclamato giocosamente, ottenendo un'occhiataccia.
"Stai attenta tu" ha ribattuto il ragazzo dai capelli bianchi prima di accompagnarti da Axel.

Sei tornata a casa, abbastanza tranquilla nonostante l'azione inaspettata di Samatoki Aohitsugi. L'uscita era andata abbastanza bene... Ma la verità era che non vedevi l'ora di passare la serata col tuo migliore amico.

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OI OI OI!
HEY HEY, POPOLOH!

Finalmente ho aggiornato XD
Scusate se non ho aggiornato per quasi due settimane ma ho sempre rimandato perché non avevo voglia di correggere lol

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Alloooourah!
Oggi mi prendo un momento per parlare di qualcosa che mi sta a cuore, collegandola alla salute mentale e tutto (quindi scusatemi se non parlerò di voi come al solito ^^")

Ciò di cui voglio parlare sono i content creator e il rispetto (cosa fondamentale che va data a chiunque).
Mi è capitato ieri di vedere degli stati instagram di un cosplayer che io adoro da impazzire che ha fatto anche il cosplay di Rio Mason Busujima in passato... Beh, è iniziata che ha fatto il cosplay di un personaggio di AoT, cosplay che io ho commentato e condiviso nelle mie stories (e fin qui, ci siamo).
Il problema di tutto ciò quale è? È che una quindicina buone di persone gli hanno mandato nei dannati DM messaggi non solo offensivi, ma anche minacce di morte e aggressioni varie.
Tralasciando che ci sono rimasto di merda io, soprattutto perché io provo stima per questo ragazzo (cosplayer professionale che ci mette un sacco di tempo a creare non solo i contenuti ma anche parrucche, vestiti, accessori e edit alle foto).. Ma dico io, quanto puoi essere una merda per scrivere a un povero cristo che sta solo cercando di seguire una passione e fare contenuti di qualità per tutti? Ma non si vergognano nemmeno un po'?!
È estremamente irrispettoso e dimostra che vita di merda hanno queste persone dato che si prendono la briga di aprire il profilo della persona e scrivergli offese e minacce gratuite. Davvero, vergognatevi.
NOI (e dico così perché io in primis mi considero un content creator) ci mettiamo un sacco di tempo per portare contenuti di qualità. È stancante, per alcuni è anche un lavoro, ci impegnamo per creare ed editare, per rendere felici VOI (oltre a seguire una nostra dannata passione). Per chi non fa queste cose, non avete idea di quanto stressante e sfiancante sia trovare idee decenti, metterle in pratica, aggiustare, correggere, buttare via idee e rifare tutto da capo... Delle ore che ci mettiamo, dei giorni di lavoro con la consapevolezza che non ci guadagnamo nemmeno soldi (tranne chi ne fa un lavoro, e vanno apprezzati quattro volte tanto).
Quello che voglio dire (e che ho già detto negli stati Instagram e Whatsapp) è... Per favore, se vedete che un content creator (ma anche persone normali) ricevono queste puttanate da persone del cazzo, VI PREGO, mandate loro un messaggio/lasciare un commento di supporto. So che uno può pensare "eh ma lo disturbo" oppure "no, sarei un peso" e tutte queste cose qui... Lo so bene, anche io ero così. Però vi assicuro che gran parte di noi li legge i messaggi, anche se non rispondiamo. A voi richiede solo 2 minuti, niente di che, ma vi assicuro che per noi vale davvero il mondo ricevere questi messaggi o commenti di incoraggiamento riguardo ciò che offriamo. Vale tantissimo, ci aiuta a trovare stima in noi stessi, ci dà la voglia e la forza di continuare con il nostro lavoro e la nostra passione. Voi non avete manco idea di quanto ci aiutino queste cose... Per favore, tenetene conto.

Io ho seguito una marea di content creator fino ad ora, e vi assicuro che alcuni di loro si sono suicidati per le cattiverie ricevute nei messaggi, altri ancora hanno abbandonato la loro passione perché pensavano di non valere abbastanza... Quindi, per favore, vi supplico... Se vedete un artista ricevere quei commenti o che ha difficoltà, capitelo e mandategli un messaggio di supporto. Non importa se è un semplice "adoro il tuo lavoro" o un "mi hai strappato un sorriso, ti ringrazio!", sappiate sempre che può davvero migliorarci la giornata.
Io, per esempio, gli ho scritto a quel ragazzo. Il messaggio è quello nella foto qui sotto, ripreso direttamente dal mio stato Instagram... Mi ha risposto dopo diverse ore (perché, se non sbaglio, vive in Giappone) e mi ha detto che gli ha seriamente migliorato la giornata. Ho scritto anche altro, che non posterò, e praticamente ha ammesso che gli veniva da piangere a leggere commenti così positivi su quello che fa. In breve, si è commosso lui e mi sono commosso pure io 😂
È stato davvero un tesoro, gentile ed educato... Mi ha chiamato per nome, nei commenti su Insta mi ha anche scritto "grazie, amico mio"... Voi non avete idea di quanto bene mi fanno sentire queste cose. Di quanto felice mi renda sapere di aver dato un po' di gioia a qualcuno che seguo e ammiro. È importante per me perché, come dissi altre volte, c'è già troppa negatività su Internet. Mi sono stancato, è orribile, non voglio essere in quel modo... Voglio supportare la gente, voglio aiutare, voglio far stare meglio gli altri. Vi prego, fate un tentativo anche voi. Non richiede tanto tempo e fa seriamente stare bene le persone... È una cosa bellissima, ve lo assicuro ♥️

In più posso assicurare che vedere quei commenti e quei messaggi a quel ragazzo mi ha seriamente fatto stare di merda. Per tutto il pomeriggio di ieri ho avuto lo stomaco chiuso, ero incazzato abbestia e mi veniva da piangere... Non sopporto le offese gratuite, non sopporto chi si comporta in modo così deplorevole. È vergognoso, non va fatto e basta.
Quindi, per favore... Fate un tentativo, può davvero far stare meglio gli altri.


Tanto per spammare pure il suo profilo:
Su Insta si chiama Aokiji.cosplay

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Ok, mi sono sfogato... Mi sento meglio :>

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Allora... Alcuni di voi mi hanno detto che vorrebbero farmi regali ma non possono permettersi di comprarmi qualcosa a causa dei prezzi.
Ho messo Ko-Fi nel mio Linktree in descrizione, così potete fare anche minuscole offerte per supportarmi ^^
Ovviamente non siete obbligati, non chiedo niente, ma se volete... Potete farlo, ecco 💜

Oltre Ko-Fi potete trovare anche i link per i miei profili e le mie Wishlist amazon ⭐

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Darky stacca che è tipo esausto :')
Abbiate una buona giornata/nottata, da Randy è tutto...
JAA NE!!!

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