❨ 𝟬𝟭𝟮 ❩
𝖼𝖺𝗉𝗂𝗍𝗈𝗅𝗈 𝖽𝗈𝖽𝗂𝖼𝗂 → ʲᵘˢᵗ ᵗʰᵉ ᵗʷᵒ ᵒᶠ ᵘˢ
━━━━━━━━━ 𝒂𝒏𝒐𝒎𝒂𝒍𝒚
𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑨 // 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒊𝒏𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐
〔 episode 20 . . . . season two 〕
༄ // ❝ l'ultimo giorno ❞
Il fatto che Audrey avesse riformato l'accordo con Elijah non andava bene ai fratelli Salvatore.
Soprattutto a Damon, che aveva mandato tutti all'inferno prima di andarsene furiosamente. Alla fine, sia Stefan che Elena avevano accettato di lavorare di nuovo con l'originale e si sono scusati per il ruolo che hanno avuto nella sua morte.
Era stato un passo nella giusta direzione, e una volta che Audrey informò la coppia sulla verità del sacrificio, Elena raccontò ad Audrey cos'era successo mentre lei era via.
Audrey non pensava di aver mai visto Jenna così sconvolta, ma avendo scoperto la verità in modo abbastanza brusco, non sarebbe stato facile per nessuno riprendersi in fretta.
L'unica parte felice era che ora sapeva la verità, e questo avrebbe reso più facile proteggerla, specialmente ora che non dovevano preoccuparsi che Klaus si fingesse di nuovo Alaric.
La mattina dopo, le gemelle e Stefan sedevano con Elijah in soggiorno, esaminando i dettagli del piano. "Stanotte c'è la luna piena, quindi presumo che Klaus sia pronto a spezzare la maledizione." informò i tre Elijah.
"Audrey ha detto che la maledizione del sole e della luna è falsa?" chiese Stefan. "Che in realtà è solo una maledizione lanciata su Klaus."
"Klaus è un vampiro nato da una stirpe di lupo mannaro." spiegò Elijah, guardando lui ed Elena. "La maledizione ha impedito al suo aspetto di lupo mannaro di manifestarsi. Ma se la spezza... sarà un vero ibrido."
"Allora perché gli permettiamo di spezzare la maledizione?" chiese Damon mentre si univa a loro. "Possiamo ucciderlo oggi. Con Bonnie."
La gemella più grande si accigliò, scuotendo la testa. "No, Bonnie non può usare così tanto potere senza morire."
Damon scrollò le spalle con noncuranza. "Le scriverò un grande elogio funebre." Elena gli lanciò uno sguardo sprezzante. "Non è un'opzione, Damon."
"Va bene, come spezziamo questa maledizione?" intervenne Stefan, prima che la loro discussione potesse continuare.
"Beh, il rituale stesso è relativamente semplice." iniziò a spiegare Elijah. "Gli ingredienti, per così dire, li sapete già."
"La pietra di luna." Audrey annuì e Elijah le fece un cenno. "Una strega canalizzerà il potere della luna piena per rilasciare l'incantesimo racchiuso nella pietra. Dopodiché, Klaus, essendo sia lupo mannaro che vampiro, sacrificherà uno di entrambi."
"Nella parte finale del rituale." Elijah prese una scatola di legno dallo scaffale. "Klaus deve bere il sangue del doppelganger...fino alla sua morte." la mano di Elena si intrecciò velocemente con quella di Stefan mentre un'espressione illeggibile appariva sul suo viso.
Audrey guardò sua sorella preoccupata, ed Elena le fece un piccolo cenno, cercando di assicurarle che stava bene. Era quasi credibile, ma Audrey conosceva sua sorella meglio di chiunque altro. "Ed è qui che entri in gioco tu."
Elijah posò la scatola sul tavolo, aprendola per rivelare un vecchio barattolo di vetro. "Questo è un elisir che ho acquistato circa 500 anni fa per Katerina. Possiede proprietà mistiche di rianimazione."
"Così morirò." sussurrò Elena. "E poi resusciterai." la informò l'originale.
"Questo è il tuo piano?" Damon sbuffò incredulo. "Una pozione magica senza data di scadenza?" il corvino guardò la doppelganger. "Vuoi tornare in vita, perché non usi l'anello di John?"
"Quegli anelli funzionano solo sugli umani." disse Elijah, non sembrando infastidito dallo sguardo arrabbiato che Damon gli aveva lanciato. "I doppelganger sono degli esseri soprannaturali. È probabile che l'anello non funzioni."
"Preferisco quelle probabilità alla tua elisir." ribatté il più grande dei Salvatore. "E se non funziona, Elena?"
La gemella più grande lo guardò come se fosse semplice. "Allora morirò." Damon guardò suo fratello, che abbassò lo sguardo per un momento e scrollò le spalle. Il suo sguardo poi guizzò su Audrey, che si limitò a guardare in basso.
Con uno sbuffo, il corvino si precipitò fuori dalla stanza, lasciando i quattro soli ancora una volta.
Quando Elijah aveva detto ad Audrey che aveva un modo per salvare la doppelganger, lei non aveva considerato il pensiero che avrebbe potuto non funzionare. L'unica cosa che aveva in mente era tutto il resto che aveva scoperto, che doveva ancora condividere con gli altri.
Ma il pensiero di perdere un altro membro della famiglia le portava una sensazione di malessere allo stomaco.
"Sappiamo se Klaus ha tutto ciò di cui ha bisogno per compiere il rituale?" chiese Elena dopo un momento. "Ha un lupo mannaro?"
"Klaus ha aspettato di spezzare questa maledizione per più di mille anni." disse l'originale. "Se non ha già un lupo mannaro, suppongo che entro stasera lo avrà."
* * *
"Sei silenziosa."
Audrey alzò lo sguardo dal libro che aveva in grembo, vedendo Elijah in piedi di fronte a lei. Si era nascosta in biblioteca dopo la conversazione quella mattina, lasciando Elena a parlare con i fratelli.
Con il modo in cui Stefan e Damon avevano preso l'ultima alleanza con Elijah, non sarebbe passato molto tempo prima che scoppiasse un altro litigio, e Audrey sapeva che era meglio non trovarsi lì quando sarebbe successo.
"Sto solo pensando." la Gilbert scrollò le spalle con un piccolo sorriso. L'originale inarcò un sopracciglio. "Se si tratta di-"
"Non gliel'ho ancora detto." Audrey lo interruppe rapidamente, scuotendo la testa. "Non credo sia una buona idea, visto tutto quello che sta succedendo..."
"Sono d'accordo." Elijah annuì comprensivo. "Anche se sai bene quanto me che ci sono cose di cui dobbiamo discutere."
"E lo faremo." lei annuì, guardandolo onestamente. "Davvero, Elijah, lo faremo. Ma in questo momento, non posso. In questo momento ho bisogno di concentrarmi su mia sorella, perché Damon non ha torto. C'è una possibilità che questa elisir non funzioni."
"Si, c'è una possibilità che non funzioni." ammise lui. "Non voglio ingannarti."
"Lo so." la ragazza Gilbert annuì. "Sei stata la persona più onesta nella mia vita da molto tempo."
Elijah la guardò per un momento, prima di sedersi accanto a lei, allungando una mano e prendendo il libro dal suo grembo. Attento a non perdere la sua pagina, lo chiuse leggermente per guardare il titolo, regalandole un piccolo sorriso mentre lo faceva.
Le labbra di Audrey si contrassero in un sorriso, mentre una sensazione familiare le gorgogliava alla bocca dello stomaco. Ormai si era talmente abituata che se ne accorse a malapena quando arrivò.
Mentre lo guardava, così tante domande si accumularono nella sua testa, insieme a tanti altri pensieri.
Sentendo i suoi occhi su di lui, Elijah si voltò e incrociò ancora una volta il suo sguardo con quello di Audrey e i due si avvicinarono inconsapevolmente.
Forse era il legame che li univa, o forse era qualcos'altro, ma nessuno dei due ci pensò molto. In quel momento, era come se non esistesse nessun'altro.
"Vattene!"
Sentendo le grida di Jenna, Audrey ritornò alla realtà e seguì rapidamente il suono della voce di sua zia. Non ci volle molto per fa si che Elijah la seguisse, mentre Elena, Stefan e Damon apparivano nel corridoio contemporaneamente.
Jenna era in piedi con una balestra in mano, puntata direttamente contro Alaric, che stava con le mani alzate. "Cosa sta succedendo?" chiese Elena, guardando con diffidenza l'uomo Saltzman.
"Sono io, Elena, lo giuro" disse al gruppo con calma. "Mi ha lasciato andare. Klaus mi ha lasciato andare." Damon incrociò le braccia sul petto. "Provalo."
Alaric annuì lentamente, guardando Jenna. "Okay, uh, la prima notte che io e te abbiamo passato insieme, Jeremy è entrato proprio quando stavo per-"
Jenna abbassò la balestra, interrompendolo velocemente. "Va bene, è lui." dichiarò, distogliendo lo sguardo goffamente.
Stefan alzò un sopracciglio. "Perché ti ha lasciato andare?" chiese insospettito. "Voleva che consegnassi un messaggio." li informò Alaric. "Il sacrificio avverrà stasera."
Dopodiché tutti si trasferirono nel soggiorno per parlare, e il Salvatore più grande scomparve ancora una volta. Tuttavia nessuno se ne accorse, troppo concentrati ad ascoltare Alaric spiegare cosa gli era successo.
"È come se fossi svenuto e mi fossi svegliato tre giorni dopo. Katherine era lì."
"È stata soggiogata." spiegò Stefan con un cenno. "Damon le ha portato di nascosto un po' di verbena, ma non può andarsene finché Klaus non le dice che può farlo."
Elena inarcò un sopracciglio, notando che l'uomo in questione era scomparso. "Dov'è Damon?"
"L'ho visto salire di sopra." rispose Jenna. "Allora cos'altro ho fatto?" chiese Alaric mentre Elena usciva dalla stanza per salire le scale.
"Beh, è una lunga storia..." disse Audrey, lanciandogli uno sguardo comprensivo.
Sul suo viso apparve il panico e nessuno di loro poté biasimarlo. Aveva appena perso tre giorni della sua vita e ora doveva affrontare le conseguenze. Quindi, Jenna iniziò a raccontargli cos' era successo.
Onestamente, Audrey sentiva un senso di colpa mentre guardava Jenna. L'avevano tenuta fuori per tenerla al sicuro, ma alla fine, tutto ciò che avevano fatto era stato metterla ancora più in pericolo.
Improvvisamente, Stefan si precipitò fuori dalla stanza, e presto sentirono urla e schianti. Scambiandosi uno sguardo, Audrey e Alaric corsero di sopra, con Jenna che li dietro di loro.
Stefan era piegato in due a terra, con un paletto di legno conficcato dall'addome mentre Elena lo teneva sulle gambe, con del sangue intorno alla bocca e le lacrime agli occhi.
"Che diavolo sta succedendo?" chiese Alaric incredulo mentre la Gilbert lanciava un'occhiataccia in direzione di Damon. "Portalo fuori di qui!"
"Che cosa hai fatto?" Audrey guardò Damon, che guardò Elena e Stefan con uno sguardo illeggibile. Gli occhi della gemella più piccola si abbassarono sul polso del corvino, notando delle macchie di sangue, e non le ci volle molto per mettere insieme i pezzi.
"Le hai fatto bere il tuo sangue?!" la rabbia apparve sul suo viso. "Che diavolo c'è di sbagliato in te?"
Damon non disse nulla, allontanando Alaric da lui mentre cercava di spingerlo fuori dalla stanza, e se ne andò in silenzio.
Il corvino si era appena assicurato che Elena sarebbe tornata in vita, solo che non sarebbe tornata umana ━ sarebbe diventata un vampiro.
* * *
"Ho sbagliato." disse Damon, appoggiando la fronte sul bancone. "Sì. Sì, l'hai fatto." rispose Alaric senza mezzi termini.
Dopo quello che aveva fatto, Elena non voleva che Damon fosse vicino a lei, quindi Alaric e Audrey lo avevano costretto a uscire di casa. I tre finirono al Grill, dove Damon si era subito ordinato un bicchiere di bourbon, cercando di soffocare il senso di colpa.
All'inizio, Audrey voleva stare con sua sorella, ma Stefan le aveva detto che si sarebbe preso cura di lei. Se oggi doveva essere il suo ultimo giorno da umana, voleva aiutarla a sfruttarlo al meglio.
"Molto." Audrey gli lanciò un'occhiata, sedendosi al suo fianco.
"Signori, Audrey." i tre si bloccarono quando una voce britannica si rivolse loro. La Gilbert girò la testa a destra, vedendo un uomo sconosciuto in piedi accanto a lei. "Perché così tristi?"
"Uffa." Damon gemette, sollevando la testa dal bancone per guardarlo. "Klaus, presumo."
"In carne ed ossa." Klaus guardò Alaric. "Grazie per il corpo, amico." Damon lo guardò con rabbia. "C'è un motivo particolare per cui sei passato a salutare?"
"Mi hanno detto che a te e tuo fratello piace la mia doppelganger." iniziò mentre i suoi occhi guizzavano di nuovo su Audrey e il suo sorrisetto cresceva.
Lo sapeva, pensò lei. Sapeva la verità su lei ed Elijah.
"Ho solo pensato di ricordarti di non fare nulla di cui ti pentirai." un sorriso amaro apparve sulle labbra del Salvatore. "Ah. Grazie per il consiglio. Non credo di poterti convincere a rimandare, eh?"
"Stai scherzando." Klaus alternò lo sguardo tra Alaric e Audrey. "Sta scherzando, vero?" Alaric sospirò. "No, non proprio."
"Non è mai stato così serio." ammise Audrey tranquillamente.
Klaus fissò i tre incredulo. "Che sia chiaro... ho il mio vampiro, ho il mio lupo mannaro, ho tutto ciò di cui ho bisogno. Il rituale avverrà stanotte. Quindi se vuoi vivere per vedere il domani, non rovinare tutto."
Poi i suoi occhi tornarono su Audrey. "Quanto a te, amore." la sua mano le avvolse il polso, tirandola al suo fianco prima che potesse elaborare ciò che stava accadendo. "Tu verrai con me."
"Che cosa?" gli occhi della Gilbert si spalancarono. "Perché?" chiese confusa e allarmata. "Lo capirai abbastanza presto."
"No, non-" Audrey non riuscì a sentire le proteste di Damon o Alaric, mentre il Grill scompariva davanti a lei e il mondo diventava nero.
𝘮𝘢𝘤 𝘥𝘦𝘮𝘢𝘳𝘤𝘰 ⸻ 𝘮𝘺 𝘬𝘪𝘯𝘥 𝘰𝘧 𝘸𝘰𝘮𝘢𝘯
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