3.Liam
Nella GIF: Austin Emilton
Un incubo mi sveglia, sempre lo stesso che mi tormenta e sono stufa.
È molto presto e per liberare la mente vado a farmi una doccia. Lo faccio troppo spesso da quando ho iniziato a stare qui.
Da quando sono arrivata penso sempre di più al motivo per il quale me ne sono andata.
"Allora, come va la scuola? Ieri sono venuto in camera ma dormivi, non ho voluto svegliarti"
Guardo esitante mio fratello.
"Mamma è uscita, puoi dirmelo" mi fa l'occhiolino, ma so che di lui mi posso fidare. Qui in cucina non c'è anima viva a parte noi.
Mi confido sempre con Dylan e non ha mai detto niente, mentre Alyson è una pettegola cronica.
"Mi sono incattivita la ragazza più popolare della scuola, credo che farà qualcosa oggi. Anzi me lo sento"
"Sono sicuro che saprai tenerle testa, o meglio sono sicuro che ti divertirai" mi prende in giro facendomi il verso, non posso non fargli una linguaccia.
"Aly ha raccontato tutto quello che è successo in mensa, sono fiero di te per aver mantenuto la calma, almeno... più del solito" sbuffo ed alzo le spalle, il mio temperamento non va benissimo con tutte le ragazze insopportabili che ci sono.
"So che per te non è facile, per quello che ha detto quella stronza se lo sarebbe meritato di andare in infermeria"
Ridacchio, anche lui alla fine si scalda in fretta.
"Forse dovresti tornare in palestra, possiamo riprendere con i nostri soliti esercizi quando vuoi, ma non voglio che tu ti sfoghi sulle persone quando puoi farlo tranquillamente sul sacco" gli rivolgo un sorriso e prendo seriamente in considerazione questa proposta.
"Da quando è successo tutto quel casino ho sempre meno autocontrollo, credo sia utile tornare" sussurro con un sorriso triste. Per fortuna è mio fratello a seguirmi quando sono in palestra, faccio esercizi e picchio il sacco più forte di quello che dovrei.
"Aly è già andata da sola con una compagna, doveva presentarsi prima per parlare con un professore. È il caso che anche tu vada. Oggi c'è Liam, giusto?" Annuisco felice, al pensiero di rivedere Liam mi si illuminano gli occhi.
"Io non vado all'università, non ho lezione stamattina, vuoi che ti accompagno? Ho tempo"
Adoro Liam, è l'unico amico che dopo quello che è successo a Londra con James e Anne mi vuole bene per come sono e non per quello che ho.
Si è trasferito come me per il lavoro del padre (casualmente, ovvio) e sarà nella mia stessa classe (sempre casualmente).
Lui a differenza mia inizia davvero un mese dopo, ma siccome il mio amico è un secchione figo non si fa problemi.
"Non ti preoccupare, vado da sola"
Gli do un bacio ed esco.
Appena arrivata mi avvio a passo veloce per arrivare prima in classe, ho fretta di rivedere Liam. Ryan è già seduto al suo posto.
"Ciao, come mai così sorridente di prima mattina?"
"Niente di speciale" rispondo, sorridendo ancora di più.
"Oggi verrà anche il mio migliore amico, Austin. Spero ci andrai d'accordo"
"Come mai ieri non c'era?"
"In realtà c'era, ma ha saltato le lezioni per divertirsi con qualche ragazza, si è presentato solo in mensa. Lo fa spesso" ecco, già mi sta poco simpatico.
Ricordi spiacevoli mi popolano ancora la mente, non è possibile...
"Ok" asserisco pensierosa, ma lui interrompe il mio flusso di ricordi.
"Ci sarà anche Rose" vedendo la mia faccia continua "è stata anche lei fuori ieri, non ricordi che dopo la mensa stava qua?" Me ne ero completamente dimenticata.
"Ma non poteva andare a fare una gita in tangenziale? Sono sicura la avrebbero accolta a 'braccia' aperte"
Ryan ride alla mia mezza battuta.
Appena finiamo la nostra conversazione arriva un ragazzo che saluta subito Ryan con fare amichevole. Deve essere lui il suo migliore amico, lo squadro bene e...
Oh no no.
Oh sì sì.
Ti pare una cosa bella?
Moooolto... beh, lui lo è.
Il ragazzo a cui ho pensato durante tutta la cena fino a prima di addormentarmi, che baciava così avidamente la Barbie ieri, non ci posso credere.
"Ti spiace levarti? Questo è il mio posto"
Aspetta, che?
Lo guardo con rabbia.
"Senti brutto deficiente, non ti permettere di rivolgerti a me così. Non so chi ti credi di essere o che comportamento usi in genere ma vedi di cambiarlo in mia presenza perché giuro che altrimenti ti faccio ingoiare il pallone da basket"
E me ne vado.
Vedo che il banco vicino a quello di Jess è libero.
"Ciao. Ti spiace?" Chiedo facendo un cenno verso il posto vuoto vicino a lei.
"Fai pure. Ma sei sicura di voler stare con me?" Mi fa insicura.
"Perchè? Non dovrei?"
"Oh no. Niente"
"Va bene..." anche se muoio dalla curiosità faccio finta di niente.
Poco più indietro vedo la Barbie e due delle sue cagnoline, una a destra e una a sinistra. I banchi qui sono a file da tre e Jess è da sola, ma come si fa?
Entra la professoressa, che io ho battezzato come "forforina" per i suoi capelli (non credo che siano bianchi per la vecchiaia) e annuncia l'arrivo di un nuovo alunno, è un po' troppo felice.
Sono tutti stupiti, anche perchè è già il secondo trasferimento e a distanza di poco.
Anche la famiglia Lopez è molto ricca, alla fine tutte le famiglie più potenti si ritrovano più o meno negli stessi posti e quartieri. Nella mia scuola a Londra infatti eravamo tutti figli di ricconi del posto, più o meno.
"Ciao a tutti. Mi chiamo Liam Lopez e vengo da Londra..." Non ascolto il resto, tanto so già tutto di lui, lo conosco da quando eravamo nella culla, perchè i nostri genitori sono amici di vecchia data, oltre che soci in affari.
Sono troppo concentrata a contemplare la bellezza del mio migliore amico, capelli neri e occhi vitrei verdi, bellissimi (ogni tanto sembrano azzurri o grigi). Sono davvero fantastici.
È un figo: spalle larghe e dalla sua maglietta, abbastanza aderente, si vedono i suoi addominali ben scolpiti.
È sempre gentile, carino e premuroso nei miei confronti.
Le ragazze si sono subito svegliate.
Ridacchio con la consapevolezza che prenderanno una bella batosta quando scopriranno che è gay e tutti quei tirare il petto infuori, mettersi in fretta il lucidalabbra, sistemarsi i vestiti o addirittura abbassare la scollatura sono completamente inutili.
Ricordo quando era ubriaco ed ha baciato una ragazza, il giorno dopo si è svegliato ed è scappato in bagno. Io mi ero svegliata da poco (spesso mi sono ritrovata a dormire con lui) ed ho sentito lui che vomitava l'anima.
Mi ha detto che non era per la sbornia, ma che si sentiva il lucidalabbra alla fragola sulle labbra, ho passato la settimana a stare con lui a mangiare gelato e merendine, era mezzo depresso.
Non dimenticherò mai quante risate mi son fatta.
Quando mi vede i suoi occhi si illuminano, provocando odio da parte di tutte le ragazze.
La professoressa si assenta un attimo dicendo a Liam di accomodarsi, subito si mette vicino a me e Jess, che è alla mia destra.
"Posso sedermi qui?" Chiede spostando la sedia alla mia sinistra, ammiccando verso di me come se cercasse di conquistarmi, lo chiama 'sguardo ammaliatore', io lo trovo solo maledettamente stupido.
Ma poi com'è che quando sono arrivata io c'era solo un banco vuoto e ora mille?
"Certo" Rispondo stando al suo gioco,
ed è lì che vedo fulmini, saette, lampi e varie scariche elettriche viola dagli occhi di tutte le ragazze.
Vedo Jess abbastanza sconvolta.
"Krystal, cosa ci fa lui vicino a noi? Mi sento male" sussurra sconvolta e con gli occhi sgranati, sento Liam ridacchiare e gli tiro una sberla in testa.
"Tranquilla. È il mio migliore amico, mi divertirò un po'" dico ridacchiando, lo ho già fatto a Londra, dappertutto: centri commerciali, parchi, fiere, scuola, discoteche e molto altro.
"Ok. Penso ci sarà da divertirsi" afferma ormai tranquilla, anche un po' insicura, perché tutta questa insicurezza?
"Così ti voglio!" Esclamo e lei ridacchia imbarazzata.
La lezione passa con tutte le ragazze che guardano me come se volessero uccidermi impiccandomi e Liam come se volessero strappargli i vestiti ora... Bello.
Arrivo in mensa con Jessica e Liam.
"Credo che Krys ti abbia detto già tutto" dice Liam a Jessica.
"Sì"
"Sono felice che tu sia con me, mi sei mancato!" Mi intrometto.
"Lo so" risponde ovvio "Come si può vivere senza di me?"
"Modesto, mi dicono"
Ma è così carino. Non si può essere arrabbiati con lui.
Già...
"Sempre! Come te, d'altronde"
Intanto Jess se la ride.
"Allora, tu che hai iniziato prima di me. Che mi dici?"
"Allora, partiamo dal fatto che ho fatto solo un mese in più di te e in un'altra scuola, mentre tu ti rilassavi a casa" ci facciamo qualche smorfia.
"Ho conosciuto Jess che considero una buona amica" intanto le compare un gigantesco sorriso in volto "ho fatto la conoscenza di Ryan, ragazzo molto simpatico, il suo migliore amico invece è un cretino patentato, ed infine ho conosciuto la simpaticissima capo cheerleader..."
"Ciao" dice una voce da vera smorfiosa verso Liam, sbatto la testa sul tavolo. Credo cerchi di fare colpo... oh Gesù.
Ma poi il tempismo? Insomma nemmeno nei film...
"Ecco, appunto" dico scocciata con la fronte ancora sul tavolo e Liam che ridacchia "Che vuoi?" Chiedo scontrosa.
"Tu che vuoi, sto parlando con lui. Tra l'altro non capisco perchè uno così sia al tavolo con te"
"Ripeto: che vuoi?"
"Fartela pagare" finalmente una risposta.
"Tremo tutta!" e mentre lo dico mi viene rovesciato sul collo qualcosa di liquido e puzzolente. È bollente, sento le ustioni e fa malissimo ma non mi faccio sentire, anche se vorrei farlo, caspita se vorrei farlo...
"Ma sei impazzita?" Mi giro verso chi lo dice, è il migliore amico di Ryan, wow.
"Ma cosa dici?" Chiede stupita lei.
"Hai esagerato, credi di essere all'asilo?"
"Ma Austin..."
"Non c'è 'ma' che tenga" Ryan si aggiunge.
"Me ne vado in infermeria" affermo con voce dolorante.
Ho tutto il collo e il braccio sinistro coperti da quello schifo.
"Ti accompagno" sia Austin, che Ryan che Liam si alzano per accompagnarmi.
Vedo Alyson e Jessica che dopo tutto quello che è successo sono ancora interdette, se lo aspettavano tanto quanto me.
"Ne va bene uno. Liam puoi venire tu?"
"Certo"
"Ma prima..." Mi giro verso la Barbie e le tiro un gancio che se solo non fossi fuori allenamento le avrebbe rotto la mascella.
Cade per terra e in quel momento mi sento me stessa, devo veramente tornare a farmi allenare da mio fratello.
"Ora andiamo" E mi avvio per uscire dalla mensa seguita da Liam.
"Ciao ragazzi! Che succede?" Sembra molto gentile l'infermiera, per fortuna non è la grassona che c'era a Londra, mi odiava.
Ci credo, spedivi lì una persona al giorno!
Teoricamente era il suo lavoro...
Tu ci spedivi gente come se fosse il tuo, di lavoro.
Austin's POV
Proprio la ragazza della mensa dovevo ritrovarmi davanti.
Mi fermo a fissarla: Capelli scuri, occhi chiari, corpo snello con le curve giuste, carina.
Mi ha colpito ieri, sia lei che la sorella.
In realtà hanno colpito Rose...
Ok, questa era carina.
Però ho capito che se la sorella non avesse tirato a Rose uno schiaffo sarebbe stata questa ragazza a tirarle un calcio.
Comunque si vede che pende dalle mie labbra.
"Ti spiace levarti? Questo è il mio posto" dico, improvvisamente il suo sguardo passa da sognatore a furioso.
Non ti sembra di essere un po' maleducato così?
Inizia a riempirmi di parole, forse ho esagerato...
La vedo andarsene e dirigersi verso Jessica... chissà perché.
"Non dovevi trattarla così" dice con tono di rimprovero Ryan, è praticamente uno dei pochissimi a cui permetto di parlarmi così.
"E perchè, se questo è il mio posto?"
"Lei non lo sapeva"
"Amen"
"Cretino"
"Non dirmi che ti piace!" Chiedo stupito.
"No" Sembra sincero "ma pare una brava ragazza e non mi è sembrato giusto trattarla così" gli credo, so che gli piace una ragazza già da un po' di tempo ma non mi vuole dire chi è e non capisco.
"Salve ragazzi, oggi avrete un nuovo compagno" annuncia entusiasta, se la vecchiaccia fa così vuol dire che è un bel ragazzo.
Poi entra, è davvero allenato e vedo tutte le ragazze sistemarsi come se dalla porta fosse appena entrato Leonardo DiCaprio.
Ridicolo, ma divertente.
Fa la sua breve presentazione, poi vede la ragazza della mensa e gli si illuminano gli occhi.
A vederli mi viene un enorme fastidio alla bocca dello stomaco... Ma cos'è?
Il fatto che tu sia stato rifiutato. Fallito.
La lezione passa con tutte le ragazze che prestano attenzione a quei due che chiacchierano gioiosamente come se si conoscessero da una vita.
Quel fastidio ancora non se ne va. Mi sta dando sui nervi!
"A quanto pare Krystal si trova bene col nuovo arrivato" Allora è così che si chiama, mi servirà.
Suona la campanella e tutti andiamo in mensa, subito Liam si affianca a Krystal ed entra in mensa con lei e Jessica, ancora devo capire cosa ci faccia con lei.
Di solito tutti la vedono da sola, per cui non si avvicinano anche se sono nuovi.
Tutto in mensa va bene finchè Rose non decide di fare uno scherzo a Krystal, se l'avessi saputo prima la avrei fermata.
In lontananza si vede chiaramente Krystal che si becca addosso una schifezza.
Rimprovero Rose come fosse mia figlia. Ma dove siamo? All'asilo?
Da quand'è che ti preoccupi se Rose fa uno scherzo infantile ad una ragazza?
Da quando la ragazza riporta delle ustioni.
O magari da quando quella ragazza ti interessa.
Non è vero!
Ok...
Sparisci, vai a rompere le scatole a qualcun'altro.
Ma se sono la tua mente dove vuoi che vada?
Allora sta' zitto!
[...]
"Ne basta uno..." A me non interessa chi vuole.
Oh sì che ti interessa.
Ma tu sei sempre qui?
Dove vuoi che vada?
Via!
"Liam puoi venire tu?" Ma insomma che ha lui?
Qualcuno é geloso...
Ma se nemmeno la conosco, l'ho visto da vicino solo tre ore fa!
Ma è carina e ti ha rifiutato per la seconda volta, ti rode.
"Ma prima..." Si gira e tira un pugno a Rose, non sembra così bello a vedersi, non voglio sapere come ci si sente a ricevere un gancio del genere.
Se ti comporti sempre come stamattina, lo proverai presto.
Ma basta!
Intanto Krystal e Liam si dirigono verso l'infermeria.
Angolo autrice:
Ciao ragazzi, spero che il capitolo vi sia piaciuto, ditemelo nei commenti!
Alla prossima❤
_IlMioNomeSG_
Liam Lopez---> Charlie Matthews
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