Prologue
(T/N)'s P.O.V.
Aaaaarrrrrggghhhh!!!
Lo stress, vero? Tutti i tuoi sforzi per entrare in un buon liceo a Yokohama andati in fumo! Cazzo, ci hai messo mezzo anno a prepararti agli esami per entrare!
Cosa?! Oh, giusto... Ok, cominciamo dall'inizio, almeno capite anche voi teste vuote.
Intanto, konnichiwa a tutti!
Ti chiami (t/n) (t/c), figlio di una famiglia di yakuza abbastanza rinomata nelle strade di Yokohama. No, non vi occupate di prostituzione nè di omicidi, il vostro lavoro principale sono i tatuaggi e il gambling. Sì, esatto. La tua famiglia ha uno studio di tatuaggi da quasi tre generazioni, tuo nonno, tuo padre e il prossimo a dover ereditare il lavoro di famiglia dovresti essere tu.
Sappiamo tutti come sono visti i tatuaggi in Giappone, no? ... No. Uff, avete una cultura che fa compassione. Ok, allora inizio a spiegare: praticamente i tatuaggi sono visti da sempre come il simbolo di riconoscimento di uno Yakuza, i quali sono una sorta di gangsta giapponesi. Questi hanno spesso molti tatuaggi addosso, tatuaggi che coprono in rispetto della cultura giapponese dato che, come mi pare sia ovvio, non sono visti bene in società. C'è da dire che, al contrario della mafia vera e propria (che occupa territori molto più vasti di uno yakuza e si occupa di lavori decisamente più vergognosi), i tatuaggi per uno yakuza non indicano la "famiglia" di appartenenza (ad esempio, una famiglia di mafiosi ha un tatuaggio in particolare che ti rende parte di quella casata), gli yakuza tendono ad attribuire molto spesso un significato ai propri tatuaggi e vengono fatti per ricordare determinati eventi o semplicemente perché quel tatuaggio in particolare ha un certo significato per loro (come un drago giapponese o una carpa che nuota controcorrente).
In Giappone, i tatuaggi vengono visti molto male, come già detto (ma lo ripeto per farvelo entrare nelle vostre teste vuote), proprio perché associati a organizzazioni criminali. Per tale motivo, generalmente i tatuaggi vanno coperti in pubblico sia per rispetto nei confronti della cultura che per evitare di ritrovarsi sbattuti fuori da piscine, spiagge, palestre e luoghi affini.
Nella tua famiglia, sia i tuoi genitori che i tuoi nonni hanno svariati tatuaggi sul loro corpo (che spesso coprono con bende o creme fatte apposta), persino tu ti eri immerso in tale mondo per sentirti parte della famiglia. Che tatuaggi avevi? Due frasi di due canzoni (rispettivamente "Black Damask" dei Motionless In White e "Lost It All" dei Black Veil Brides) entrambe sulle clavicole; un drago giapponese blu sul braccio destro (partiva dalla spalla e finiva poco sopra il gomito); un kanji giapponese sul polso destro e un Hiragana sulle dita della mano destra (entrambi significano "Drago" dato che è simbolico per la tua famiglia); una fiamma blu sul dito indice della mano destra (subito dopo dell'hiragana); il tatuaggio di Harley Quinn attorno a tutto l'avanbraccio destro (i rombi rossi e neri); una tigre che si arrampicava sul tuo braccio sinistro (la zampa più in alto era sulla spalla e la coda arrivava proprio sul gomito), una piuma di corvo che partiva da sopra la spalla destra e arrivava fino al collo e un fiore di loto intrecciato a quello di pesco sul lato opposto alla piuma. Ne avevi molti altri in progetto dato che volevi qualcosa sulla tua schiena e anche sulle gambe. Praticamente sì, stavi seguendo le orme dei tuoi parenti. Stavi addirittura studiando principalmente l'arte per essere preciso nei tatuaggi e saper disegnare i tatuaggi che volevi farti. Ahimè, dovevi tenerli coperti finché eri in Giappone ma potevi sempre tenerli scoperti in casa e quando i tuoi decidevano di fare un viaggio all'estero.
Bene, ora che abbiamo chiarito qualcosa sul lavoro di famiglia e sui tatuaggi possiamo passare alla scuola.
Come detto prima, avevi studiato sodo per raggiungere ottimi risultati per entrare in un liceo più che decente a Yokohama (tua cara città natale), avevi avuto un ottimo risultato e i tuoi voti erano molto più che buoni dato che volevi portare alto il nome della famiglia (per mostrare che eri capace di fare concretamente qualcosa oltre che lo stronzo)... E niente, appena concluso il primo anno, i tuoi genitori hanno sentito parlare di questo istituto MoriMori (voi ne avete mai sentito parlare? Io no) che si diceva avesse un'ottima nomina MA era una scuola esclusivamente maschile, di conseguenza tua sorella minore non poteva andarci... Ovviamente chi è stato forzato da entrambi i genitori ad andarci? Ovviamente tu, che domande!
Beh, che dire, un'altro mese e mezzo di studi per il trasferimento (hai iniziato a studiare poco prima di finire il primo anno a Yokohama) eeeee... VOILÀ! Nuova scuola e nuovo inizio, right? Ovviamente hai dovuto abbandonare amici... Fidanzata... Club... Volevi morire. La tua piccola Emi... Sola in mezzo a tutti quei coglioni che ci provavano con lei già mentre tu eri lì... Oh, merda. Era la tua ragazza, cazzo, appena ha saputo del trasferimento ha deciso di mollarti, piangendo come una bambina perché avrebbe sentito la tua mancanza. E i tuoi amici? Ti amavano e stimavano tutti, soprattutto per il tuo non sopportare le ingiustizie e il bullismo. Certo, quanto ti sei presentato hai usato un tono pessimo e hai fatto la figura del bastardo, ma lentamente si sono affezionati tutti a te.
Ehhhhh, che altro? Ah, già, avevi compiuto da poco diciassette anni ed eri bisessuale. Con preferenze fluide. Ovviamente un Seme. Haha, col cazzo ti saresti fatto dominare da qualcuno! (Ci hai provato a stare sotto ma è stata l'esperienza più brutta della tua vita.)
Uhm... A livello fisico, l'unica cosa da dire era che tenevi sempre l'occhio destro coperto o da una benda o dai tuoi capelli. Tutto ciò a causa di una cicatrice che tagliava a metà il sopracciglio e scendeva fino allo zigomo. No, non eri cieco, fortunatamente non avevi danni all'occhio, ma non ti piaceva mostrare quella grossa cicatrice. Che poi, "grossa"... Era grossa per te, ma in realtà era una striscia lunga sette centimetri e larga mezzo centimetro. Huh? Come te la sei fatta? Beh... Hehe, a dir la verità, avevi sfidato un capobanda di due anni più grande di te. Era il capo di una baby-gang, un teppista in fasce, e lo hai sfidato affinché lasciasse in pace un tuo amico (per cui avevi una crush). Dato che sei sempre stato atletico (frequentavi corsi di autodifesa e ti allenavi in casa), hai dato per scontato che ti sarebbe bastato tirargli un pugno... Ahimè, non avevi valutato la possibilità che lui fosse armato quiiiiiindi... Ti ha quasi tagliato l'occhio, sì. MA! MA. Il tuo occhio stava apposto, l'unico problema è stato il taglio che si è trasformato in cicatrice. Però, nonostante ciò, sei riuscito a fare il culo a stelle e strisce al figlio di puttana, ti è bastato per rigonfiare il tuo ego.
Bene. Finite le presentazioni, che altro volete sapere? Huh? Gli hobbie? Oh, mamma, ma non vi accontentate mai?! Bene, allora... Sei sempre stato appassionato di disegno, amavi rappresentare persone, animali, fiori e personaggi anime/manga di tua invenzione; ti piaceva lo sport (eccellevi nel basket e nel calcio) e anche il canto (hai preso lezioni per tre anni). Infine suonavi la chitarra elettrica e il basso, ma era più per perdere tempo che per altro. Che altro? Uhm... Ah... E... Come dire... Ssssììì... Facevi cosplay. Sì, esatto. Avevi un totale di settanta mila e settecento seguaci su Instagram e circa un milione e mezzo su TikTok. Sì, esatto, amavi il trucco, le ciglia finte e i vestiti (anche femminili per i genderbend).
Possiamo passare alla storia o volete sapere altro?! ... Come sarebbe a dire che volete una descrizione fisica?! Siete proprio dei pervertiti, vergognatevi. Va bene, allora... Sei alto un metro e ottantacinque, arrivi al metro e novantadue/novantatre con i platform che eri solito indossare (anche le Demonia Swing, sì); hai un fisico scolpito grazie ai vari anni di sport e allenamento, e, infine, portavi sempre il ciuffo nei capelli per il motivo sopra citato. Va bene così? Perfetto.
Bene, cominciamo allora!
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È mattina presto, le otto per esattezza, e tu eri già pronto con la tua "divisa" scolastica. No, è una bugia, quasi nessuno usa la divisa in quella scuola, eccezione fatta per quelli del primo anno. Praticamente indossavi le tue Demonia Swing 815 (tanto per sembrare più alto), una camicia bianca a maniche lunghe (sbottonata fino a metà petto) con sopra un giubbotto di jeans senza maniche (molto punk rock) e indossavi dei jeans aderenti neri. Avevi anche messo la crema sui tatuaggi sulle dita, tanto per non farti riconoscere dato che eravate in 4 di nuovi arrivati in quella scuola e, ovviamente, si era già diffusa la notizia del figlio di Yakuza che frequentava quell'istituto. Just right.
In ogni caso, è ora di andare in classe dato che sicuramente avresti dovuto presentarti... Aiuto.
//
Hai camminato lungo i corridoi, guardando la lista di materie che dovevi affrontare durante la giornata e anche le classi in cui andare. 2A... Dove diamine era?!
"Tu sei nervoso per questo inizio? Io sto tremando di eccitazione, non vedo l'ora di vedere il figlio degli Yakuza!" Ha detto un ragazzo dai capelli blu del secondo anno a un ragazzo del primo... Eppure quel ragazzo pareva familiare...
"Beh... A me intimorisce onestamente, chissà che persona è..." Ha balbettato il ragazzo più piccolo, confermando le tue idee.
"Non ci credo... TOONO!!" Hai chiamato, affrettandoti verso di lui.
"Huh? (T/n)?" Ha risposto con confusione il giovane, guardandoti dal basso con gli occhi che brillavano.
"Hey, quanto tempo! Sono due anni che non ti vedo!" Hai sorriso, entusiasta di aver ritrovato un amico dopo due anni per pura casualità.
"Oi! Chi sei tu?" Ha domandato con arroganza il tipo più basso di te dai capelli blu.
"Mi presenterò presto in classe, non spoileriamo~" hai detto con sarcasmo, facendo ridacchiare Toono.
"Sei sempre il solito, (t/n)-kun" ha riso il tuo amico, ottenendo una sberla dal tipo dai capelli blu.
"Oi! Oi! Oi! Almeno presentamelo, idiota. Fai felice il tuo senpai" ha praticamente ordinato il tipo, ottenendo un'occhiata torva da te.
"Uh... Tamu-senpai, lui è (t/n)-kun. È un mio amico delle elementari, ci siamo persi di vista due anni fa" ha spiegato il ragazzino, massaggiandosi la zona dove ha preso la botta.
"Finalmente, diamine. In che classe sei?" Ha chiesto questo... Tamu? Come diamine si chiamava?
"Seconda A. E dovrei anche muovermi, altrimenti faccio tardi" hai risposto mettendoti una mano sul fianco.
"Oh, sei in classe con Yuri-san. Beh, in bocca al lupo, nuovo senpai" ha salutato Toono con un sorriso gentile.
"Che fretta che avete... Vabbè, allora andrò in classe anche io. Ci si vede in giro, nuovo arrivato" ha salutato con fare rude quel tipo dagli occhi blu, ridendo alla tua occhiataccia prima di andarsene.
"Bakayarou" hai commentato con un sussurro, chiamandolo praticamente coglione.
Dopo aver girato un paio di angoli, finalmente sei arrivato in classe, entrando di botto.
"Salve, scusi per il ritardo, prof, ma mi sono perso per i corridoi" ti sei scusato con un inchino, guardando il prof sorridere verso di te.
"Tranquillo, entra pure. Sei il nuovo arrivato, giusto?" Ha domandato l'uomo girandosi verso di te.
"Sì, prof" hai annuito, entrando nell'aula e ritrovandoti con gli occhi di tutti addosso.
"Beh, che aspetti? Su, presentati!" Ha invitato l'insegnante con un cenno della mano verso gli alunni.
"Ohayō a tutti. Mi chiamo (t/n) (t/c), ho diciassette anni e quache mese e... Non lo so... Spero di fare amicizia?" Ti sei presentato con un inchino, facendo suonare l'ultima frase come una domanda. Non era del tutto vero ma dovevi fare buona impressione, no?
"Ohayō, (t/n)-san!" Ha risposto tutta la classe in coro.
Hai flashato un sorriso a tale saluto, quello che faceva sempre sciogliere tutti, e hai subito visto un ragazzo in particolare che pareva guardasse verso di te con un sorriso strano. Non eri sicuro, aveva gli occhiali da sole, ti era difficile capire dove stesse guardando.
"Prego, siediti accanto a Yuri Ayato. Guarda, è quel ragazzo con gli occhiali da sole!" Ha invitato il tuo professore indicando il ragazzo con gli occhiali che pareva ti stesse fissando.
"Perfetto, vicino a quello strano..." Hai subito pensato prima di prendere lo zaino da terra e dirigerti verso il ragazzo, facendogli un caldo sorriso prima di sederti accanto a lui.
"Heeeeeeyyyyyy~" ha salutato il ragazzo dai capelli rosa con una voce veramente strana, voce che ti ha preso contropiede. Il suo sorriso invece pareva molto più normale ora che lo vedevi da vicino.
"Buongiorno" hai salutato con un sorriso un po' titubante, cercando di rimanere tranquillo e non mostrare il timore che ti incuteva tale voce.
"Mi chiamo Yuuuuuri!" Si è presentato porgendoti la mano, trascinando la U in maniera scherzosa. Aveva lo smalto nero sulle unghie, davvero figo. Non pensavi di trovare ragazzi con lo smalto in una scuola maschile.
"(T/n), piacere mio" hai sorriso di nuovo afferrandogli la mano e scuotendola... È solo quando l'hai lasciata che hai trovato un liquido tra il bianco e il trasparente sulla tua mano. Speravi fosse qualche sorta di bevanda ma non hai fatto domande, ti sei solo asciugato con il fazzoletto di tela che avevi nella tasca del giubbotto di jeans.
//
Dopo due lunghe ore di grammatica giapponese, finalmente l'ora è finita e ne hai approfittato per disegnare un po' sul tuo album... Il tutto fino a che Yuri non ha messo la faccia davanti alla tua, squadrando il tuo disegno da testa a coda. Era un Quetzalcoatl verde con le piume sulla testa colorate, ci lavoravi da giorni. In quel momento stavi sfumando i colori per dare effetto ombra, sarebbe stato il tuo prossimo tatuaggio da fare al prossimo viaggio all'estero (le sfumature non erano fatte benissimo in Giappone).
"Cosa è?" Ha domandato Yuri con la sua voce rauca, avvicinando un dito alla piuma rossa sulla testa del serpente piumato in un tentativo di toccarlo.
"No! Per favore, non toccare, ho la fobia si rovini" hai supplicato afferrandogli la mano. La verità era che avevi paura lo sporcasse nel caso avesse avuto di nuovo le mani sporche. "È un Quetzalcoatl, un sorta di dio Azteco" hai sorriso, subito prima che Yuri si sedesse sulle tue gambe e ti sorridesse come il gatto stregatto.
"Devi entrare in un cluuuuubbb!!!" Ha esclamato, guardandoti in faccia. Ci è voluta tutta la tua forza di volontà per non buttarlo a terra, si stava prendendo troppe confidenze.
"Non so se entrare in un club, sono indeciso" hai risposto con un po' di fastidio nella voce, esternando il tuo disagio.
"Coooosa?! Deeeevi entrare in un club~!" Ha... Miagolato? Non sapevi manco come definire quel tono.
"Poi vedo" hai alzato le spalle, sentendo subito dopo qualcosa che strofinava sui tuoi jeans nella zona della coscia... Yuri. "Hey, hey, hey. Non prendiamo confidenze" hai avvisato afferrandogli di nuovo la mano e portandogliela sulle sue gambe, affinché rimanesse in vista.
"Uffaaa, boooooring!" Si è lamentato Yuri con una voce quasi sarcastica prima di alzarsi e rimettersi al suo posto.
"Ma che-?! Zitto, (t/n), tappati la bocca e lascia stare" hai sussurrato tra te e te per mantenere la calma.
"Buongiorno, ragazzi" ha salutato l'insegnante di inglese con un inchino, attirando la tua attenzione. Ok, tempo di mettere via il disegno.
//
Dopo altre tre ore di lezione, finalmente era ora di pranzo! Dio, la gioia!
Hai subito preso le tue cose (quindi zaino, giubbotto e cellulare) e sei scattato fuori, dirigendoti alla mensa.
Hai subito visto Toono che si guardava attorno con aria confusa, aria che si è tramutata in gioia appena ti ha visto, facendoti un cenno con la mano per dirti di avvicinarti.
"Hey, nanetto" lo hai salutato giocosamente, guardando il suo vassoio per vedere cosa aveva preso. "Mmmmh, yummy~" hai ridacchiato vedendo il budino al cioccolato.
"Stai zitto, sai che non mi piace" ha risposto con giocoso fastidio il tuo amico, facendoti ridere.
"Ti va di mangiare assieme? Al momento non ho nessuno con cui mangiare, mi sento soooolo, solino, soletto" hai fatto gli occhi dolci tu, sperando acconsentisse.
"Mi farebbe piacere! Almeno possiamo parlare dei due anni che non ci siamo visti" ha sorriso il ragazzo dai capelli marroni, annuendo con gioia.
"Perfetto, ti lascio scegliere il posto, io vado a riempire il vassoio perché ho fame" hai affermato sotto forma di scherzo, arruffandogli giocosamente i capelli prima di dirigerti alla parte riservata al cibo.
"A tra poco!" Ha salutato Toono dirigendosi a un tavolo libero.
Nel giro di cinque minuti, hai finalmente riempito il tuo vassoio con Ramen, un'omelette, un budino al caramello e una lattina di coca cola.
Appena hai raggiunto Toono, hai visto un altro ragazzo avvicinarsi verso di lui. Era altino, ma sicuramente sotto il metro e ottanta, capelli blu scurissimo e occhi grigio-bluastri.
"Hey, Toono!" Ha salutato il ragazzo mettendosi accanto a lui.
"O-oh... Ciao, Kashima" ha salutato il tuo amico con un sorriso prima di guardarti e farti un cenno con la mano.
"Salve, ragazzi" hai salutato mettendo il vassoio nel posto davanti a Toono.
"Ohayō! Tu sei il nuovo arrivato, giusto?" Ha chiesto Kashima con un sorriso gentile.
"Sì, secondo anno, classe seconda A" hai risposto con un sorriso altrettando gioviale.
"Io sono del primo anno, mi chiamo Kashima Yuu" si è presentato il ragazzo con fare gentile, porgendoti la mano.
"(T/n) (t/c)" Hai risposto stringendogli la mano con sicurezza.
"UUUUUUUUAAAAUUUUUU!!!" Ha gridato la voce strampalata di Yuri, superando il tipo dai capelli blu che avevi visto stamattina.
"YURI, SMETTILA DI CORRERE!!" Ha gridato il giovane dagli occhi blu intenso correndogli dietro.
"Jeez, che voglia di fare movimento dopo cinque ore di lezione" hai commentato, facendo soffocare una risata a Kashima.
"Sì, Yuri è fatto così" ha affermato prima di guardare Toono. "Ti va di studiare con me più tardi? Recuperiamo ciò che abbiamo perso ieri" ha offerto gentilmente, scaldandoti il cuore. Eri felice di vedere qualcuno che trattasse bene Toono.
"Uh... Certo, almeno mi aiuti con grammatica" ha ridacchiato nervosamente il tuo unico attuale amico, grattandosi dietro il collo. "Sai che sono negato" ha scherzato successivamente, nascondendo un immenso fondo di verità.
"Allora ci vediamo dopo! Ciao, ragazzi" ha salutato Kashima, dirigendosi verso un tavolo con altri ragazzi.
"Allora? Come stai, (t/n)?" Ha domandato con interesse il ragazzo dagli occhi verdi.
"Sto abbastanza bene, cerco di mantenere un profilo basso. Sai come è, non voglio che si sappia della mia famiglia" hai risposto con una risatina amara. "Oltretutto è pieno di pregiudizi, pensano già tutti che ci occupiamo di prostituzione e roba affine... No, bitch" hai aggiunto poi a voce un po' più bassa. "A te come va? Come ti trovi in questa scuola?" Hai indagato cambiando argomento.
"Beeehhh... Tutto sommato, abbastanza bene. Non è male, a parte il fatto che siamo tutti maschi ed è un casino combattere con i disperati" ha scherzato il giovane dai capelli castani con una risatina nervosa. "A proposito, hai scelto in che club unirti?" Ha chiesto subito dopo con curiosità.
"Non lo so... Ho già visto che non ci sono né club di disegno né quelli in cui si suona la chitarra... Sono indeciso tra sport e canto, ma devo ancora chiedere per gli altri disponibili" hai affermato con aria pensante, preoccupato dalla scelta. Certo, avresti sempre potuto abbandonare, ma preferivi portare a termine ciò che avresti scelto.
"Capisco... Se entri in quello di calcio, quasi sicuramente ti ritroverai con Yacchan" ha ribattuto il tipo più basso di te, iniziando a mangiare la sua omelette.
"Mh... Non so chi sia, ma devo ancora valutare bene... Ho fatto calcio per diversi anni, inizio a non poterne più di allenamenti seri" hai scherzato, dicendo come stavano davvero le cose. "Tu di che club fai parte?" Hai domandato iniziando a mangiare il tuo Ramen... Dio, che buono che era!!
"Fotografia" ha risposto Toono, facendo delle virgolette con le dita mentre diceva il nome.
"Perché le virgolette?" Hai chiesto con confusione, socchiudendo un occhio e rimanendo con la forchettata di spaghetti a mezz'aria.
"Lasciamo stare, mi vengono i brividi solo a pensarci" ha affermato il ragazzo con aria scandalizzata.
"Oi!" Ha salutato con fare rude quel Tamu (sempre ammesso si chiamasse così). Era apparso casualmente da dietro Toono, invandendo lo spazio personale del tuo amico.
"WWWWWAAAAAHHHHHH!!!" Ha gridato il povero ragazzo dai capelli marroni, sobbalzando dallo spavento.
"E smettila di urlare! Non ho nemmeno gridato" si è lamentato il tipo dai capelli blu con un'occhiata in cagnesco. "Ho sentito che parlavate di club" ha detto poi casualmente, poggiando la mano sulla testa di Toono e spingendola verso il basso come se volesse sottometterlo.
"E allora?" Hai risposto tu prima di allungare il braccio e spostare con una presa ferrea la mano del tipo rompicoglioni.
"Perché non ti unisci al club di fotografia? Sicuramente al tuo amico qui farà piacere avere un qualcuno che conosce" ha offerto con fin troppa casualità per essere davvero un'offerta generosa.
"Le mie scelte ricadono su altro ma ti farò sapere" hai risposto con nonchalanza, notando come Toono ti guardasse a occhi sgranati e si mostrasse estremamente rigido.
"Figo, sono in classe seconda B se hai bisogno~" ha miagolato il tipo, allontanandosi con fare strafottente.
"Testa vuota." Hai commentato con un colpo di tosse, riportando l'attenzione su Toono.
"Quello è il mio senpai, si chiama Tamura Yui e ha la tua età" ha spiegato lui con aria ansiosa.
"Buono a sapersi" hai risposto con un sospiro. "I tuoi senpai sono tutti così strani?" Hai chiesto con una risatina. "Tranne me, ovviamente" hai aggiunto per specificare.
"Smettila, baka!" Ha riso finalmente il tuo amico, rilassando i nervi. "Non tutti, alcuni sono davvero simpatici, altri... Aiuto" ha affermato con fare tranquillo, tornando a mangiare.
"Nice, mi fa piacere. L'importante è che ti trattino bene" hai affermato, tirando fuori quanto iper-protettivo tu fossi con lui.
"Meglio finire di mangiare, a breve finirà la pausa" ha affermato il giovane, concentrandosi sul cibo. "Mi sei mancato, (t/n)-kun" ha ammesso dopo poco, ottenendo un'arruffata di capelli da parte tua.
"Mi fa piacere, nanetto" hai risposto giocosamente. "Sono felice di averti ritrovato qui, baka" hai aggiunto subito dopo, arrossendo leggermente. Non eri solito esternare come ti sentivi dopo così poco tempo, soprattutto in ambienti estranei, quindi eri un po' a disagio.
"Buon appetito, senpai" ha deciso di scherzare Toono, facendoti un sorriso. Era bello che fosse ancora sciolto e rilassato nei tuoi confronti dopo due anni in cui non vi siete visti, ti rendeva felice.
"Buon appetito, kohai" hai ribattuto, fiondandoti sul cibo.
Beh, come inizio non era male... Forse dovevi valutare seriamente la possibilità di unirti al club di fotografia, almeno avresti già avuto un amico. Beh, ci avresti pensato durante la giornata!
//
OI OI OI! HELLO HELLO~
Finalmente il primo capitolo, neh? :3
Cosa ne pensate? Vi piace questo protagonista?
A me attira un sacco come personaggio, completamente diverso da quelli che ho trovato fino ad ora qui su Wattpad. Spero vi divertiate a seguire le sue (dis)avventure!
Essendo il primo capitolo, non perderò tempo a parlare troppo, vi lascio solo il capitolo.
Spero che possa piacervi la storia! (E preparatevi perché ne accadranno tante nei prossimi 13 capitoli lol)
Abbiate una buona giornata/nottata!
JAA NE!!!
Ps. GRAZIE PER I 710 SEGUACI, SIETE I MIEI TESORI °^°
🛐🛐🛐
Update:
Vi aspetto per sclerare~
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