Il professor Hound-Dog, sotto la supervisione di Aizawa, di Izuku, di Denki, di Eijiro, di Hanta, di Katsuki e di Mineta, sta finendo di controllare la stanza di Eijiro, per poi avviarsi randomicamente verso l'altro capo del corridoio.

La stanza di Izuku è l'ultima da controllare. E si trova proprio lì.

Hanta è visibilmente stressato. Sembra quasi possa mettersi a piangere da un momento all'altro. Quello, oppure potrebbe iniziare a strillare come una checca che rivuole la sua erba. Katsuki si sta occupando di tenerlo buono finché non finiscono con le indagini, per tenerlo pulito almeno una settimana prima di riprendere. Hanta è stato ripreso già due volte solo quell'anno. Rischiava di venire cacciato dallo Yuuei se avessero trattato il suo problemino come un atteggiamento recidivo. E lo era, solo che non volevano che la carriera da eroe del loro amico si concludesse così.

Izuku si mordicchia il labbro pensieroso, procedendo con loro per controllare. Non che avesse qualcosa da nascondere, lì dentro, eh.

Hanta vuole davvero fare l'eroe. È per quello, probabilmente, che si sballa di brutto con spinelli e alcol pur di rimanere calmo e con i nervi saldi. La vita e la società stressano pure lui. Il primo anno, dietro le quinte, aveva dei crolli psicologici piuttosto pesanti mentre cercava di tenere insieme la sua vita scolastica senza badare a quella sociale.

La vita, in generale, è sempre un inferno.

Il professor Hound-Dog guarda Aizawa, che annuisce e si volta verso Izuku.

Il suo sguardo è perso. Non sembra preoccupato, agli occhi del suo professore, per i controlli. È palese che la sua mente non sia nemmeno minimamente concentrato sui controlli che stanno facendo sulla sua stanza. No. Ancora una volta, Aizawa sa solo in cosa non è coinvolto.

    — Midoriya.
La sua voce fa rinsavire il ragazzo, che si volta a fissarlo a labbra strette.
    — Hai conservato qualcosa, una qualunque sostanza illegale, anche medicinali, di cui noi dovremmo essere a conoscenza?

Izuku sente gli sguardi di tutti puntarsi su di lui, curiosi. Hanta forse era già quasi disperato.

La sua mente, in pochi istanti, vede delle scene già vissute ripetersi nella sua testa.

Izuku la sera prima di cena che esce per una corsetta, butta della spazzatura che viene palesemente dalla sua stanza. Dentro c'è di tutto, e soprattutto, c'è una canna vecchia di qualche giorno, non fumata perché ci era caduta sopra dell'acqua ed era inutilizzabile, e un pochetto di erba del suo grosso bottino che aveva sacrificato per salvarsi.
Prosegue il suo giro di corsa per il boschetto privato dello Yuuei con la sua fidata borraccia, da cui prende qualche inebriante sorso durante il percorso.

Appena fuori dalla portata delle telecamere, ben infiltrato nel bosco, si ferma per una finta pausa e guarda la borraccia. La apre, e il profumo dell'erba lo manda in estasi. È tutto il ben di Dio che lui, Hanta e Denki avevano preso con i loro soldini assieme a qualche altro contributo, ben riposta all'interno di un sacchettino di plastica, al posto dell'acqua. Prende il sacchettino e lo ripone con discrezione in un albero cavo, trovato durante una delle sue corsette rilassanti nella natura.

Dopo essersi assicurato di averlo nascosto con cura, Izuku riprende con tutta calma, tornando verso i dormitori.

    — No, signore. — risponde diligente.

Aizawa annuisce, guardando tutti gli altri. — Ragazzi, andate a lezione ora. Sono quasi le otto. E vedete di mangiarvi qualcosa: qui nessuno ha fatto colazione.

I professori s'incamminano lentamente verso le scale. Denki si gratta la nuca. Katsuki si volta a guardare Mineta in silenzio.

    — Allora? — domanda proprio il biondo, voltandosi ora verso Izuku. 

Izuku fa un sorrisetto. — Tutto al sicuro. Ah, e Mineta, grazie mille di aver tenuto l'alcol da parte per noi.

Mineta, compiaciuto, mostra un sorrisetto. — Grazie di avermi fatto provare uno spinello! — risponde sottovoce. Katsuki alza gli occhi al cielo.

    — Era il mio spinell-

    — Di niente! — Izuku fece un gran sorrisone. — Andiamo tutti in classe, o Iida ci sgriderà.

Mineta rabbrividisce. — Le sgridate di Iida... — e inizia ad allontanarsi, insieme ad Eijiro, Denki e un Hanta molto di malumore.

    — Come sta? — bisbiglia a Katsuki. Lui scrolla le spalle.

    — Male, credo. Mi ha detto che senza la sua canna serale ha fatto incubi pazzeschi.

Izuku lo guarda preoccupato, prendendo una mela dal suo zaino per mangiarla strada facendo. — Davvero? E su cos'erano...?

    — Si scopava Denki. E poi Denki glielo metteva in culo a sorpresa.

Izuku si morde per errore la lingua, sconcertato.

756 parole

Autrolino dell'Angolice

Salve. Vi dò il benvenuto nella mia vita di merda. Sono Young Midoriya, soffro di depressione e al momento non ho una casa. Felice di conoscervi!

Okay, bene, se qualcuno abita a Bari o in zona... TI PREGO OSPITAMI Qwq scherzo scusate no non mi permetterei mai mi raccomando non datemi retta.

Al momento ho qualche amichetto, cerco di scrivere nel tempo libero e ho problemi a scrivere erché quando dico "ora mi metto" mi chiama pure mia nonna.

E no. Non è un eufemismo. Mi ha davvero chiamata mia nonna quando stavo cercando di scrivere.

Sapete? Ora ho paura che qualche lettore silenzioso qui faccia la mia stessa uni e mi riconosca. Che. Ansia. Non voglio passare per quella fissata coi gay che scopano. Non sono una fujoshi. 

Ripetiamo insieme: questa storia è un esperimento sociale. 

Okay, dopo le stronzate... VAI COL QUIZ!

Ma Izuku? Che piani malvagi fa lui per non farsi beccare con l'erba e nascondere l'alcol? Madonna Monoma ammetto che da un lato io sia fiera di lui.

Hanta e la disintossicazione da marijuana insieme a Katsuki... che dite che succederà? Io propongo una bella passata di pugni e schiaffi che manco Kat quando stava facendo ripetizioni a Eiji, my poor baby.

E, in tutto questo... ma Mineta spaccia meloni o compra fumo? Non lo sapremo mai.

Più che altro... a me fa ridere che tutti non sopportano le sgridate di Iida. Lolol. Mi fa ridere e lo scrivo io ma pensa te. 

Well, cya cya, alla prossima! <33