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è passato un mese, ma non il lacerante dolore che prova Cher, la rabbia che sente ardere dentro di lei ogni giorno.
Ogni tanto va al cimitero, dice di uscire con delle amiche, ma invece si reca, sola, in quel triste luogo a pregare, a parlare con suo padre, pur essendo consapevole che non sarà mai più in grado di sentire la sua voce o di farlo sorridere, ma ce qualcosa che la spinge a intrattenere lunghe conversazioni mentali con lui.

Nelle ultime settimane è stata ospitata a casa della zia dato che sua madre è ancora sotto shock e non riesce a guardarla più di un minuto senza scoppiare a piangere notando la somiglianza con il marito; secondo Cher i genitori, almeno da quando riesce a ricordare, non avevano mai avuto una buona relazione, perciò non riusciva a spiegarsi la reazione della madre, addirittura alcune volte provava ribrezzo nel vederla, senza un valido motivo.

A scuola le cose non vanno meglio. La distrazione durante le lezioni è incontrollabile, forse a causa delle notti insonni che avevano fatto accorciare terribilmente quelle di sonno; tutto naturalmente si riversa nella media scolastica.

Gia più volte ha conversato con la psicologia della scuola, ma non riesce a fidarsi a pieno di lei, la sua mente la immagina come una sottile lastra di vetro: sembra solida ma facilmente si rompe liberando milioni di piccoli frammenti pungenti.

Tutte le sue emozioni sono mescolate catastroficamente, non si riescono più a distinguere le une dalle altre.
Spesso è come se la sua pelle non riuscisse più a trattenere ciò che provava, il dolore che aveva dentro; più volte ha pensato di procurarsi  del male fisico, pensava che in qualche modo sarebbe riuscita come a contrastare quello mentale, a sentirsi più leggera; ma non aveva mai fatto niente ritenendo che non fosse la scelta giusta.

E i giorni passano, monotoni, deprimenti, Cher ha perso l'appetito e da tempo non si incontra con nessuno dei suoi amici, inizia a vederli in qualche modo come nemici, persone pericolose, diverse, che non possono capire e sanno solo commentare tutto cio che vedono senza pensare ai sentimenti altrui.

il suo piccolo magico mondo è scomparso, ora vive in una boccia per pesci, rinchiusa, senza intervenire nella vita all'esterno.

Quanti consigli potrei darle se solo potessi ancora...

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