7. Il ricevimento
Una mattina, Amanda mi chiamò in soggiorno.
«Eccomi signorina Amanda» mi presentai ossequente.
«Dì all'autista di preparare la macchina. Mi accompagnerai in città dove devo comprare un vestito nuovo» mi informò.
Annuii contenta. Avrei visto Chicago per la prima volta.
«Sbrigati Amanda. Possibile che ti dobbiamo sempre aspettare?» si lamentò Steve in cortile.
Dopo una mezz'ora Amanda si degnò di scendere e salimmo in auto. Indossava un completo elegante scuro che metteva in risalto i suoi capelli ramati.
«È di buon umore signorina» le dissi.
«È vero. Oggi mi sento felice» convenne.
«E per quale motivo?» le chiesi.
«Beh ecco» stava per dirmelo, quando cambiò idea e mi disse, piccante «non credo che ti riguardi»
Dopo una ventina di minuti arrivammo in città. Steve e Amanda entrarono nei negozi e io rimasi fuori a guardare le vetrine. Amanda mi dava ogni pacco che comprava e ormai la fila era diventata molto alta. Decisamente non doveva acquistare solo un vestito. Dopo ore passate nei negozi, salimmo finalmente in macchina.
«Senti, Des un altro favore. Va subito in libreria e comprarmi un numero di eleganza» mi ordinò.
«Potrei andarci io signorina» si offrì l'autista.
«No, tu non ti muovi da qui. Ci andrà Des invece» lo contraddì Amanda.
Ubbidii e corsi in libreria. Quando tornai in strada, la macchina non c'era. Se n'erano andati. Mi avevano fatto un bello scherzo. Sarei tornata a piedi.
Scoraggiata, mi incamminai, quando un ragazzo si sporse dalla macchina parcheggiata davanti alla libreria «Ciao, non sei la ragazza che ha aiutato Peter?»
«Si, tu devi essere quel ragazzo che l'ha chiamato dalla macchina» gli dissi.
«Stai facendo una passeggiata?» mi chiese.
«Beh, veramente una passeggiata forzata perché mi hanno lasciato a piedi» gli spiegai amareggiata.
«Mi dispiace veramente molto, se vuoi ti posso dare un passaggio io» si offrì lui.
«Oh grazie mille» lo ringraziai.
«Allora avanti sali» aprì la portiera e accese il motore «Bene ora si parte.»
«Questa si che è una vera macchina e anche veloce» dissi, mentre sfrecciavamo tra le strade.
«Ti piace davvero?» chiese stupito »Tu non lo sai ma l'ho costruita io.»
«Eh?» esclamai cercando di nascondere la mia paura.
«Certo, e questo di oggi è il mio primo collaudo» assentì soddisfatto.
«Oh» fu l'unica cosa che riuscii a dire in un sussurro. Stavo sudando freddo.
«Sai che l'altro giorno sono finito dentro il lago?» continuò allegro, quando uscimmo dalla città e ci avvicinammo alla campagna.
«A volte può capitare...» risposi.
«Non preoccuparti, non c'è da aver paura con me. Io sono un ottimo guidatore.» mi rassicurò «Questa è una scorciatoia che conosco solo io, così arriverai a casa Tempest prima di Amanda»
«Come mai conosci Amanda?» gli domandai stupita.
«Beh purtroppo è una mia parente, però non andiamo molto d'accordo.» mi raccontò.
«Quindi tu fai parte della famiglia Andrew?» gli chiesi.
Annuì «Esatto, io sono Patrick, il fratello di Peter.»
«Io mi chiamo Destiny, ma puoi chiamarmi Des.» mi presentai.
«Destiny, è davvero un bel nome» disse.
Essendo un Andrew, sicuramente sapeva qualcosa del mio principe.
«Patrick, tu conosci un ragaz...?» domandai, ma venni interrotta da uno strano rumore.
«Maledizione, la ruota si è staccata ancora una volta» imprecò Patrick.
«Ma con che cosa hai costruito questa paurosa macchina?» esclamai terrorizzata.
Patrick perse il controllo dell'auto e finimmo in acqua.
Per fortuna non ci eravamo fatti male, ma la macchina era fuori uso. Uscimmo fuori dal lago bagnati fradici e lui si mi a ridere.
«Patrick, sei straordinario. Nonostante tutto quello che è successo non te la sei presa minimamente.» gli dissi.
«Beh si sono piuttosto ottimista. Tu adesso cosa intendi fare?» mi chiese.
«Oh non ti preoccupare per me tanto ero già rassegnata a tornare a casa a piedi» lo rassicurai. In ogni caso mi aveva fatto risparmiare un bel tratto di strada.
«Non posso proprio far nulla per scusarmi dell'accaduto?» mi domandò. Ci pensò su, quando si illuminò «Ecco, conosco un'altra scorciatoia che ti porterà direttamente a casa Tempest»
Ai margini del lago, c'era una foresta.
«Si passa per di la, ma forse sarà un po' difficile per te» mi indicò «Bisogna attraversare questo bosco saltando di ramo in ramo e poi troverai la casa. Coraggio vieni. Non ti preoccupare ti aiuterò io»
Mi arrampicai sull'albero con agilità.
«Ei ma sei bravissima» disse sorpreso. Salì dopo di me e perse l'equilibrio, ma lo presi per il braccio.
«Per poco non cadevo» mormorò «Grazie Des, ora cominciamo da questo ramo»
Così, davanti allo stupore di Patrick cominciai a volare da un ramo a un altro. Mi sembrava di essere tornata ai vecchi tempi quando giocavo con Annie. Arrivai a fine del bosco e aspettai Patrick.
«Finalmente sei arrivato Pat. Come stai?» gli chiesi.
«Non riuscivo a starti dietro» rispose.
«Bene io sono arrivata Pat e tante grazie» riuscivo a scorgere la casa dei Tempest.
«Non c'è di che Des. Ciao allora» mi salutò.
«A presto.» lo salutai.
«Oh Des» mi richiamò «Ora capisco perché Peter dice che somigli più a un ragazzo che a una ragazza.»
Arrossii. All'improvviso mi accorsi che mi ero dimenticata di chiedergli il nome del principe. Mi voltai indietro ma se n'era già andato. Una settimana dopo il mio incontro con Patrick, sentii Lucy chiacchierare con Dorothy.
«Avete visto come i nostri vicini si stanno dando da fare?» spettegolò Lucy.
«Dicci la verità, Lucy chi sta per arrivare?» volle sapere Dorothy.
«La persona più importante della famiglia Andrew verrà a vivere proprio qui vicino» annunciò.
«Chi? Il capostipite della famiglia?» domandò eccitata.
«Proprio così. La signora Andrew» raccontò Lucy.
«La famiglia Andrew darà questo sabato un grande ricevimento in suo onore» spiegò.
In quel momento capii perché Amanda si era comprata un abito nuovo.
«Un domestico degli Andrew ha appena consegnato questa lettera signore» disse Stuart al signor Tempest, che era tornato a casa da qualche giorno.
«Oh, che sorpresa» esclamò.
«Che cosa c'è caro?» gli chiese la moglie.
«Ecco, gli Andrew ci hanno mandato un altro invito» spiegò.
«Non riesco a capire. La nostra famiglia ha ricevuto l'invito già da molto tempo» insistette la signora Tempest.
«Certo, lo so, ma questo è un formale invito per la nostra Des» dichiarò il signor Tempest e iniziò a leggerlo «Saremmo lieti di avere tra i nostri ospiti anche la signorina Destiny. Vi preghiamo di condurla con voi. Firmato Patrick Cornwell»
«Cosa? Come può Patrick invitarla?» domandò stupefatta Amanda.
«Ma la cosa più strana è come faccia Patrick a conoscerla» si intromise il fratello.
«Des ha ricevuto anche un altro invito. Da parte di Peter.» annunciò il signor Tempest.
«Che cosa? Anche Peter?» a quel punto Amanda era paonazza.
«Vorrei sapere come ha fatto» si immischiò la signora Tempest, che fin in a quel momento stava leggendo una rivista di bellezza sulla poltrona.
«Bene, se ti interessa tanto possiamo chiamarla» propose il signor Tempest.
Entrai nel salotto.
«Des, ti abbiamo fatto chiamare perché vorremmo sapere una cosa da te. Conosci forse Peter e Patrick Cornwell?» mi chiese.
«Certo» risposi senza esitazioni.
«Ah, in quale occasione hai avuto modo di incontrarli?» mi domandò la moglie.
«Beh ecco... veramente ci siamo conosciuti per caso signora. Li ho visti una sola volta» le spiegai.
«Certo solo per caso eh...» sbuffò, ma il marito la interruppe «Vedi Des i due ragazzi ti hanno invitata al ricevimento.»
«Che cosa?» esclamai. Non ci potevo credere.
«Ecco gli inviti guarda» il signor Tempest me li porse. Era meraviglioso.
«Non sopporto andare alla festa con lei.
Solo l'idea mi fa venire i brividi» esclamò Amanda sdegnosa.
«Che ti piaccia o no la porteremo con noi perché Des è stata ufficialmente invitata dai Cornwell» la zittì il padre.
«D'accordo ma ha un vestito adatto al ricevimento?» mi sfidò Steve.
«Certo che non ce l'ha e non può venire con quello che porta, vero mamma?» lo sostenne Amanda.
«Senti, Amanda non puoi prestarle uno dei tuoi?» le disse il signor Tempest.
«Cosa? Un mio vestito?» domandò incredula
«Penso proprio che sia la soluzione migliore. Sarebbe un vero disonore per la nostra famiglia portarla a quel ricevimento con un vestito così misero» convenne a malincuore la signora Tempest.
«No mai» stabilì incorreggibile.
Corsi nella mia stanza. Peter e Patrick non avrebbero dovuto invitarmi.
Dorothy venne a trovarmi «Des stammi a sentire. L'abito non conta nulla. Vogliono avere te alla festa e non il vestito.» mi consolò «Sei simpatica, ecco perché ti invitano e sei molto carina anche con questo semplice vestitino»
Mi asciugai le lacrime.
«Devi avere il coraggio di andare con questo al ricevimento e i tuoi cavalieri ti staranno aspettando»
«Dorothy hai ragione, andrò ugualmente al ricevimento e con il mio vestito» acconsentì.
«Brava, è così che devi fare» concluse, sorridendomi.
La notte del ricevimento il cielo sembrava essere tempestato di diamanti. La signora Tempest e Amanda erano elegantissime nei loro abiti di pizzo.
Amanda mi squadrò dalla testa ai piedi «Ci vuole coraggio a venire vestita in quel modo. Ci farà fare una pessima figura.»
«Lasciamola fare. Si divertiranno tutti a prenderla in giro» rise Steve.
In macchina sedevo di fianco all'autista, mentre i signori Tempest con i figli erano seduti nei sedili posteriori.
«Ah finalmente potrò rivedere Anthony. Senti fratellino, pensi che a Anthony possa piacere questo vestito?» disse Amanda mentre ci dirigevamo alla villa degli Andrew.
«Sai che penso invece? Che riesci a perdere completamente la testa quando parli di Anthony» replicò lui.
Così c'era un ragazzo che stava a cuore ad Amanda e si chiamava Anthony.
«Des ascoltami attentamente» intervenne la signora Tempest «La moglie del signor Andrew, la signora Catherine da moltissima importanza all'estrazione sociale delle persone, perciò al ricevimento faresti meglio a tenerti in disparte»
«Va bene» convenni.
Dopo un po', l'autista percorse la strada che portava al cancello delle rose dove avevo rincontrato il mio adorato principe. Forse sarei riuscita a conoscerlo finalmente. Il cancello delle rose era aperto. Quel cancello che io avevo sempre trovato chiuso. Era un giardino enorme costellato da statue e da cespugli di rose. La villa degli Andrew era anche più grande di quella dei Tempest. Non avevo mai visto niente di simile e io indossavo un misero vestito color panna. L'autista parcheggió e scendemmo dall'auto. Patrick e Peter erano appoggiati a due colonne che mi stavano aspettando.
«Ciao Des, benvenuta» mi salutarono.
«Ciao Peter! Ciao Patrick!» corsi incontro a loro.
«Buonasera siamo molto felici di rivedervi» disse il signor Tempest.
«Nonna Catherine vi sta aspettando nel salone» li informò Peter.
«Grazie Peter» lo ringraziò il signor Tempest.
«Anthony non c'è? Dove posso trovarlo?» domandò delusa Amanda.
«Era in casa poco fa.» si limitò a dire Patrick.
«Ah» il viso di Amanda si illuminò e corse dentro seguita dai signori Tempest con Steve, lasciandoci soli.
«Ti aspettavamo sai» mi disse Peter.
«Ero sicurissimo che saresti venuta» dissero all'unisono.
Si guardarono increduli «Ma allora anche tu hai mandato l'invito...» iniziò Patrick.
«Si, certo anch'io l'ho invitata» assicurò il gemello.
«Abbiamo avuto la stessa idea» risero.
Ero sollevata. Nessuno di loro aveva fatto caso al mio abito. Eravamo così presi, che non ci accorgemmo che un ragazzo si era unito a noi.
Appoggiato alla colonna c'era il ragazzo che avevo visto davanti al cancello delle rose. Indossava il kilt scozzese avvolto intorno alla vita e una camicia bianca. Vestito così sembrava proprio il mio principe.
«Ah sei qui Anthony» arrivò Amanda «Ti ho cercato dappertutto»
Ebbi un fremito. Era lui Anthony. Il ragazzo che piaceva tanto ad Amanda. No, non poteva essere.
«Posso presentarmi? Io mi chiamo Anthony, Anthony Brown» mi disse il ragazzo, ignorando Amanda.
«Io mi chiamo Des» dissi titubante.
«Vedi, lei è la mia cameriera» si intromise Amanda insensibile.
«Non è vero. Sono stata adottata dai Tempest per tenere compagnia ad Amanda» mi difesi.
«Prima era così. Ora è cambiato. Sei soltanto la mia cameriera» reagì lei gelida.
«Se avessi saputo che eri dai Tempest, ti avrei invitata ufficialmente» disse Anthony quasi come se non avesse sentito le parole di Amanda.
«Allora il tuo sarebbe stato il terzo invito» rise Patrick.
«Allora a quanto pare sono arrivato ultimo. L'importante è che tu sia stata invitata ufficialmente come gli altri» disse Anthony senza smettere di guardarmi negli occhi.
«Ti ringrazio molto Anthony»
«Ma allora voi due vi conoscete. Quando l'hai vista?» volle sapere Amanda.
«Ecco io e Des ci siamo visti una volta, qui al cancello delle rose» rispose.
Perché diceva così? C'eravamo incontrati già molto prima. Sulla collina della casa di Pony.
All'improvviso Stuart venne a chiamarci «Il ricevimento ha inizio. Siete pregati di accomodarvi nel salone»
Presi posto nel lungo tavolo vicino nei posti riservati alla famiglia Tempest. C'era una signora a capotavola. Quella doveva essere nonna Catherine. Era molto elegante e fine. Portava i capelli bianchi raccolti in alto in una crocchia e indossava una collana di perle.
«Come sapete tutti questa casa è rimasta completamente disabitata per moltissimi anni. Solo ora io ho deciso di viverci con i miei tre nipoti» annunciò la signora Andrew. Era una donna anziana e distinto, ma elegante e raffinata. Dopo il discorso di benvenuto, vennero servite le pietanze.
«Chi è questa ragazza?» chiese la signora Andrew indicandomi.
«È la nostra cameriera» rispose la signora Tempest.
«Che cosa? Avete portato qui la vostra cameriera?» domandò indignata la signora Catherine. Mi sentii sprofondare. Mi stavano umiliando, non mi sentivo a mio agio e non riuscivo più a trovare Patrick, Peter e Anthony.
«A dire il vero Peter e Patrick le hanno mandato un invito» si giustificò la signora Tempest «e di conseguenza noi...»
«L'hanno invitata loro d'accordo ma perché voi l'avete portata con un vestito così misero?» volle sapere la signora Andrew, poi riferita a me mi disse «Guardati intorno, non c'è nessuno vestito come te»
«Quasi nessuno, nonna»
Ci girammo e dietro di noi c'erano Anthony, Peter e Patrick vestiti in abiti informali.
«Ma ragazzi...» mormorò la signora Andrew.
«Come mai ti sei cambiato?» chiesi ad Anthony.
«Beh sai mi sento più a mio agio così» rispose tranquillo.
«Spero che non l'abbiate fatto per me» dissi loro, ma a dire il vero mi avevano fatto sentire meglio.
«Quando ti abbiamo invitata, non abbiamo pensato che avremmo potuto crearti dei problemi» mi disse Patrick, quando li seguì al secondo piano.
«Vi sono grata per esservi cambiati d'abito» lo ringraziai.
«Des, dovresti provare quest'abito» mi disse Peter. Mi porse un bellissimo vestito di sera color ametista. Aveva un corpetto affilato e scendeva fino alle scarpe come fosse una campana.
«Che bello!» esclamai commossa «È... per me?»
Anthony annuì e mi mostrò un cofanetto «E qui ci sono i gioielli di mia madre. Scegli.»
Mi cambiai il vestito e indossai due orecchini.
«Sei bellissima» mormorarono in coro quando uscii dalla stanza.
La cena era finita e si erano aperte le danze.
Anthony mi accompagnò e scendemmo insieme la scalinata e arrivammo al centro del salone.
«Posso avere l'onore di questo ballo?» mi chiese Anthony. Amanda e Steve mi guardavano scioccati e iniziai a ballare il valzer con Anthony.
«È bellissimo sai. Mi sembra quasi di sognare.
E se questo è un sogno non voglio svegliarmi mai più» gli sussurrai mentre danzavamo al centro della sala.
«Des, ti giuro che questo non è un sogno»
«Lo so Anthony, è tutto meravigliosamente vero» feci una pausa e mi feci coraggio «Anthony posso chiederti una cosa? Conosci la collina della casa di Pony?»
«No» rispose.
Perché diceva di non conoscerla? Non aveva importanza, per me rimaneva il mio adorato principe.
Non feci in tempo a replicare, che in quel momento arrivò Peter che scansò Anthony e prese il suo posto. Iniziammo a ballare, quando vidi Anthony guardarci. Mi distrai e pestai il piede di Peter.
«Mi dispiace moltissimo Peter» mi scusai.
«Però ad Anthony non pesti i piedi eh» scherzò lui.
«Riposati un attimo Peter tocca a me» arrivò Patrick e Peter andò a sedersi. Gli invitati e il signor Tempest mi stavano guardando con simpatia. Peter ballava molto bene, Patrick aveva degli occhi bellissimi dietro gli occhiali, ma quando ballavo con Anthony mi sembrava di sentire il profumo della collina della casa di Pony.
Ciao a tutti🤗,
Peter e suo fratello Patrick, il ragazzo che aveva offerto il passaggio in macchina a Des dopo che Amanda e Steve l'avevamo lasciata a piedi, invitano ufficialmente Des al ricevimento dato dalla loro nonna, la signora Andrew.
Alla festa, Des rincontra Anthony, che scopre essere il preferito di Amanda e che assomiglia moltissimo al principe che aveva incontrato sulla collina di Pony, ma stranamente lui ricorda solo l'incontro davanti al cancello delle rose e non quello in cima alla collina.
Anthony, Peter e Patrick donano a Des un vestito appropriato per il ballo e Des si unisce alle danze ballando a turno con tutti e tre. I presenti sono incantati dalla gentilezza di Des.
Alla fine del ballo Des chiede ad Anthony se conosce la collina di Pony e lui le risponde negativamente, confermando così inequivocabilmente che egli non può essere il suo principe della collina.
spero vi sia piaciuto, Carla💗
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