Save Me, Brother...

Leggete l'angolo autore a fine capitolo per favore, è importante.
Buona lettura
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(T/N) P.O.V.

Era passata circa una sattimana da quando ti aveva catturata e rinchiusa in quella gabbia.
Eri lì, tremante e affamata, ti nutriva davvero poco. Eri in attesa del suo ritorno per sentirlo ancora farti i soliti inutili complimenti, per accarezzarti e poi torturarti mentalmente, strappandoti via ogni tua singola voglia di vivere e strappandoti via parte della tua sanità mentale.
Raramente è passato alla violenza fisica ma, quelle rare volte, non ci andava leggero... Avevi ancora i lividi e i graffi e tagli causati dai suoi artigli di due giorni prima, nel quale ti punì per averlo morso di proposito. Perché lo avevi fatto? Perché lui continuava a insistere e pressarti sul fatto che a Mika non fregasse nulla di te e che non ti stava nemmeno cercando. Fanculo quello che diceva... Se Mika non tenesse a te non avrebbe pianto quando ti ha ritrovata, non ti avrebbe protetta da lui... Anche se eri finita lì, di certo non era colpa di Mika.

Non ti nutrivano molto nè ti dissetavano, ti davano il minimo indispensabile per sopravvivere, spesso era anche di pessima qualità. Ti trattavano come un animale rabbioso che non meritava la vita o il cibo.
Avevi perso diversi chili durante la settimana a causa del poco cibo e sentivi la tua sanità mentale svanire poco a poco.
Stavi anche perdendo la speranza che il tuo fratellone ti aiutasse... Eri rimasta sola con loro. Oh ma... Il problema non era tanto Laughing Jack. Lui era generalmente il più tranquillo con te seppur amasse torturarti psicologicamente con incubi e illusioni che lui stesso creava per mostrarti la morte del tuo fratellone in maniere orribili... la notte spesso ti svegliavi sentendo ancora il suo urlo di dolore dopo le torture del clown monocromatico. Ma il vero problema non era lui... Era Nightmare. Era seriamente un mostro, ti prendeva e sbatteva ovunque, ti picchiava, ti ha ridotta a brandelli. Ti minacciava spesso, ti toccava in maniera anche troppo spinta anche se a quel punto interveniva Laughing Jack per fermarlo e per difenderti. Era davvero estenuante... Avevi perso il conto delle volte in cui ti aveva lasciata in quella dannata gabbia a piangere e disperarti. Non ne potevi seriamente più, tutto quello era davvero troppo per te.

"Fratellone... Salvami ti prego..." hai mormorato come le lacrime si sono raccolte nei tuoi occhi... Stavi per piangere ancora.
Ed ecco che a quelle parole sì sentì il suono della porta che si apriva...

Una grossa ombra ti ha coperta e una figura alta era davanti alla porta... Era di nuovo l'ora.

Mika's P.O.V.

Era una settimana che aspettava.
Ci aveva messo una settimana per ottenere i permessi e portare Jeff a Londra assieme a lui.
Adesso erano nell'aereo, ad aspettare che decollasse.

Jeff era seduto a gambe incrociate sul suo sedile e aveva le cuffie nelle orecchie mentre muoveva la testa da un lato all'altro a ritmo di musica e canticchiava di tanto in tanto mentre Mika stava seduto sul suo sedile, tutto composto, con la gamba che tremava... Non riusciva a fermarla, era troppo nervoso.

"E dai! Calmati, tra diverse ore arriviamo lì e la portiamo a casa." ha detto una voce roca e fin troppo allegra ed entusiasta.
"Come cazzo faccio a stare calmo?!?" sbottò lui guardando male il ragazzo dai capelli neri. Insomma... Stava per andare a scontrarsi con una delle creepypasta più potenti esistenti, come poteva stare calmo?!

"Lucifero maledetto, e dai!!!" ha risposto il ragazzo alzando gli occhi al cielo e lasciandosi cadere sullo schienale del sedile. "Calmati. Andiamo lì, lo scoviamo, lo attacchiamo da dietro e salviamo la tua sorellina. Risparmia le energie." ha detto in tutta serietà Jeff prima di scoppiare a ridere.
Mika ha sbuffato ed ha alzato gli occhi rossi al cielo per poi accasciarsi sul sedile.
I suoi occhi, fino a una settimana prima brillanti e pieni di voglia di vivere erano ora spenti... Non avevano più quella luce pronta ad affrontare qualsiasi sfida che gli veniva sottoposta, solo depressione e tristezza.
Jeff non lo aveva visto, certo, ma Mika aveva passato gran parte del tempo a piangere mentre pensava a (t/n). Insomma, aveva appena ritrovato sua sorella e gliel'hanno portata via il giorno dopo... Era caduto in un profondo stato di depressione e ansia e faceva fatica a mantenere la mente lucida certe volte... Era difficile. Ma ora doveva mettercela tutta e provarci. Doveva combattere contro un essere non umano pericoloso al pari di Slenderman. Era troppo forte e Mika aveva bisogno di tutta la sua forza per poterlo intrappolare.
Ha sentito il sedile tremare sotto di sè e un lampo improvviso di eccitazione gli ha attraversato il corpo. Finalmente stavano per partire... Avrebbe presto rivisto sua sorella!!
Ha sorriso debolmente e ha guardato fuori dal finestrino dell'aereo e ha visto come il gigante metallico che si sollevava in cielo, lontano da tutto e tutti... Come un uccello che volava via dai suoi problemi se si sentiva in pericolo.
Era una sensazione bellissima... Non vedeva l'ora di arrivare a Londra e salvare la sua sorellina.
Ha chiuso gli occhi e ha radunato in sè tutte le forze che aveva per poi riaprirli di scatto... Adesso brillavano di una forte luce di speranza e determinazione, pronti a sfidare un uragano se fosse stato necessario.
"Cazzo, sì!! Mi piace quello sguardo!!" ha esclamato Jeff entusiasta. "Molto meglio di quello depresso e piagnucolone di prima, in fondo... Quale è il senso di piangere?" ha domandato alzando le spalle e scoppiando a ridere in una delle sue solite risate malsane. Fortuna che quello era un aereo privato dei cacciatori di creepypasta che veniva usato solo per trasportare le creepypasta da un posto all'altro oppure i cacciatori stessi quando dovevano andare in missione. "Piccola (t/n)... STIAMO ARRIVANDO!!" ha urlato Jeff alzando il pugno in aria per poi spostare il suo sguardo su Mika... Quello sguardo pieno di pazzia e malasanità ha congelato sul posto Mika per pochi secondi, il quale era stato preso contropiede da uno sguardo così inumano. Erano anni che lavorava con lui ma non si era mai del tutto abituato agli sguardi delle creepypasta.

Mika ha rilasciato una risatina mentre ascoltava un Jeff molto energico ed entusiasta che si esaltava..
Non vedeva l'ora di combattere, eppure L.J. era molto più forte e pericoloso di lui. Non lo sorprendeva più di tanto quell'atteggiamento però, lui era il grande Jeff the Killer. Era quello più energico e scaltro tra le creepypasta ma anche quello più allegro quando voleva. Certo, era un'allegria a modo suo che saltava fuori solo quando doveva uccidere o quando aveva la meglio sugli altri ma era pur sempre allegria. Era come la luna, una parte luminosa e facile da conoscere... E l'altra buia e spaventosa. Aveva lavorato con lui più volte nella sua cella dato che glielo affidarono come creepypasta di cui doveva occuparsi e aveva imparato che sapeva essere molto aggressivo, testardo e aveva un senso di ironia e umoristico molto dark. Era una cosa che gli invidiava moltissimo... Avere tanta facilità nel ferire e uccidere. Mika non uccideva mai, nemmeno nei casi più estremi. Ha sempre avuto rispetto per la vita altrui anche quando gli altri erano esseri assetati di sangue. Ha sempre preferito imprigionare. E, per certi aspetti, poteva essere peggio... Perdere la libertà ed essere a malapena capaci di muoversi era estremamente stressante e faceva spesso perdere maggiormente la sanità mentale... E probabilmente era quello che stava sperimentando (t/n).

Ha guardato per un'ultima volta Jeff prima di crollare addormentato sul sedile.
Sarebbe stato un lungo viaggio e, successivamente, ci sarebbe stata una dura lotta.

Oye guys!
Lo so, lo so... Sono mancato per mesi e mi dispiace.
La verità è che, avendo scritto questa storia quando avevo solo 16 anni (o poco più) inizia seriamente a non piacermi e avevo seriamente considerato di eliminarla ma vedo che ci sono ancora persone che leggono e votano tutt'ora, anche gente nuova. Non mi piace più come prima, non ho più la stessa motivazione quindi penso che in un massimo di 5 capitolo o poco più la concluderò perché seriamente non la sopporto più. Mi dispiace deludervi così, fa male anche a me, ma come avete notato è cambiato il mio pensiero e metodo di scrittura da quando ho iniziato a scrivere questa storia quindi è praticamente un peso da continuare. Scusatemi davvero. Prometto che mi rifarò con le altre storie e, forse, un giorno riscriverò in una nuova storia una L.J. × lettore fatta col mio nuovo stile di scrittura e magari la renderò più dark.

Vi consiglio di andare a leggere le mie altre storie ("Amore Mortale", "A Rebel Love Story", "Io Non Ho Paura"), sono decisamente migliori di questa e hanno aggiornamenti più frequenti. Affrontano tutte temi maturi, "A Rebel Love Story" contiene anche due stupri, sono sicuro vi potrebbero piacere.

Abbiate una buona giornata e, se avete domande da farmi, fatele pure nei commenti (o nei dm se vi vergognate), risponderò a tutti ^-^

Da Randy è tutto...
BYE BYEEEEEEEEEEE!!!

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