Feste!
Poco alla volta si arrivò alla vigilia di Natale, la scuola chiusa fino al sette di Gennaio. Molti studenti, chi soli o chi in compagnia, si recarono a Hogsmeade per comprare i regali e per distaccarsi un po' dalla monotona aria di Hogwarts.
Niky non si perse tra le vie in festa, i negozi affacciati carichi di curiosi e magici oggetti, intenta solo a cercare quanto riteneva più appropriato da regalare ai suoi famigliari. Si recò prima da Zonko, dove acquistò un pensierino per i gemelli; al Ghirigoro, in cui trovò qualcosa per Renesme, Camy, Charlie e Molly; infine, si ritrovò in un negozio di abbigliamento in cui comprò dei capi per Percy, Bill e Arthur.
Nel frattempo Camy si era recata in una gioielleria, entro cui acquistò una collana per Niky, poi da Mielandia, in cui si procurò del cioccolato per Remus oltre che un maglione e infine un'altro per Ninphadora.
Terminate le spese, le due amiche si incontrarono al Tre Manici di Scopa e aspettarono Renesme, la quale non si presentò. Pranzarono senza di lei. Una volta concluso e uscite all'esterno, le ragazze si ritrovarono sotto la neve. Misero al riparo i loro acquisti nel dormitorio, per poi uscire nuovamente insieme a prendere un po' d'aria, dirigendosi verso la casa di Hagrid.
Il giorno dopo
Era la mattina di Natale, la neve copriva col suo candido manto l'intero castello rendendolo ancora più magico, i corridoi che portavano con sé le riecheggianti risa degli studenti. Alcuni di loro erano partiti per tornare a casa, altri erano ancora intenti a preparare le valige, altri ancora salutavano gli amici in partenza, in quanto sarebbero rimasti a scuola. Tra questi vi erano Niky, Renesme e Camy.
Nel scendere al refettorio le due amiche incontrarono Renesme lungo la strada, la quale le stava aspettando con un piccolo pacchetto tra le mani al cui interno vi era un paio di fini collane con pendente ciascuna; su uno era inciso il loro nome, sull'altro lo stemma dei Corvonero. Camy allora recuperò la scatola entro cui vi erano i loro regali, un cucciolo nero e uno bianco pezzato, un braccialetto con un boccino d'oro e un altro con il leone, simbolo dei Grifondoro. Infine, Niky diede all'amica un lungo vestito blu e un maglione su cui era scritto "Potions", insieme ad un libro sulle creature magiche e una cioccorana, mentre alla cugina regalò un top bianco abbinato a larghi pantaloni rossi a scacchi e un libro riguardante "Beabutox" con un cappellino a tema.
Terminato lo scambio di regali si aggiunse Percy, che porse un piccolo pacchetto alla sorella augurandole allegramente un buon Natale. Al suo interno vi erano quattro biglietti per un viaggio a scelta con persone a scelta. Le ragazze lanciarono un urlo di gioia, la loro attenzione rivolta a Niky.
«Allora? Cosa ne farai?» Le si avvicinarono, curiose.
«Ci penserò su.» Si limitò a rispondere lei, un sorriso stampato sul volto.
Sei giorni dopo – Capodanno
Quella mattina, il professor Silente richiamò alcuni studenti al suo ufficio, coloro che in quel periodo dell'anno avevano mostrato maggior impegno. La sua richiesta fu semplice: aiutarlo con i preparativi della grande festa. I diciassette convocati vennero divisi in quattro gruppi. Uno si sarebbe dedicato alla cucina, insieme agli elfi domestici; il secondo agli addobbi; il terzo ai giochi e il quarto avrebbe passato i messaggi riguardanti la festa agli altri studenti. Niky e la cugina erano insieme nel primo, mentre Camy nel secondo.
Gruppo 1
«Andrew!» Chiamò Niky, alla ricerca del compagno apparentemente scomparso.
Lui, sbucato improvvisamente da chissà dove, le rispose poco dopo. «Che c'è?» Con se aveva una scatola in cui erano stati ben riposti quattro grembiuli. Li indicò con un cenno. «Sono andato a prenderli, così eviteremo di sporcarci la divisa.»
Una volta pronti, Lily prese la parola. «Ora è il momento di dividerci i compiti.» I ragazzi annuirono. «Niky, tu ti occuperai dei dolci. Renesme, le decorazioni; sei libera di distribuirle a tuo piacimento. Andrew, tu penserai alle seconde portate mentre io preparerò una mia specialità.» Scrocchiò le dita, compiaciuta. «Tutto chiaro?» Li squadrò uno ad uno.
Un coro spontaneo si levò dai presenti. «Si!»
Gruppo 2
«Da dove cominciamo?» Charlotte si passò una mano tra i capelli, spostandone una ciocca dietro l'orecchio.
«Che ne dici della Sala Grande?» Propose Camy, un lieve rossore sulle goti. Tra i presenti, lei era la studentessa più giovane.
«Ottima idea.» Commentarono all'unisono Elisabetta e Metthew.
Liberi di creare gli addobbi che più preferivano, una volta terminato il lavoro la Sala divenne un luogo diverso. Soddisfatti del lavoro svolto essi si divisero in modo da sfruttare al meglio tempo ed energie. Camy si diresse alla sala comune dei Corvonero, Charlotte a quella dei Tassorosso, Elisabetta alla Grifondoro e Metthew a quella Serpeverde.
Terminato il lavoro, si riunirono tutti al giardino per giocare a Gobbiglie.
Gruppo 3
«Che giochi possiamo fare?» Chiese Hazel.
«Un torneo di Gobbiglie?» Propose Titania.
«Quidditch con nove boccini, di cui solo uno vero?» Parlò Elisa.
«Caccia al tesoro con le cioccorane!» Si aggiunse Ilary.
«Duello?» Concluse Eric.
Hazel alzò una mano, una luce brillante negli occhi. «Li faremo tutti, che ne dite?»
E così si misero all'opera.
Gruppo 4
«Avete qualche idea?» Domandò Jasmine, strofinandosi le mani.
Elisa si prese qualche secondo di riflessione. «Potremmo usare oggetti babbani per creare gli inviti e dei fogli da mettere sulla bacheca.»
I ragazzi del gruppo non ebbero nulla da ridire. Lucas, impaziente, si avviò verso l'uscita della stanza in cui avevano stabilito di ritrovarsi. «Allora, iniziamo?»
Con rinnovato vigore, i presenti si avviarono alla ricerca dei materiali.
Quella sera
Due ore dopo l'inizio dei lavori, il professor Silente richiamò i gruppi per un resoconto. Confermato che i preparativi erano stati completati, la festa iniziò puntuale.
Tutti gli studenti erano ora alla Sala Grande, una luce curiosa negli occhi e l'aria festosa. Rimasero a bocca aperta nel vedere i decori e i piatti serviti, impazienti di avventarsi su quest'ultimi che sembravano essere deliziosi tanto quanto esteticamente ne davano l'apparenza.
Prima di iniziare il professor Silente pronunciò il suo discorso di inizio anno nuovo, parole già familiari per i ragazzi più grandi che ebbero modo di sentirne simili negli anni precedenti. Al suo termine egli nominò coloro che avevano contribuito alla preparazione della festa, i quali vennero applauditi e ringraziati in energiche urla.
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