Abbracciami Perfavore
Mikasa P.O.V
Ebbi improvvisamente una fitta al cuore..non capii il perché.. doveva essere successo qualcosa..
Ripensai a qualche attimo prima.
Non capivo perché in quel periodo piangevo così spesso , non ero mai stata così emotiva dopo la morte dei miei genitori , non facevo altro che rispondere male a tutti e chiudermi in me stessa, l'unica persona che riusciva ogni volta a farmi stare bene era il mio "piccolo Eren".Mi aveva salvato dalla bruttezza della vita.
In realtà Non dovrei chiamarlo così ,solo le coppiette lo fanno, quelle coppiette che guardavo ,quando ero bambina, baciarsi per le vie del paese in maniera così tanto passionale.
So anche che non dovrei chiamarlo così perché sono sicura che gli darebbe noia :odiava farsi chiamare così dalla madre ,figuriamoci da me.
Ma soprattutto non dovrei chiamarlo così perché in realtà non è mio e non so se lo sarà mai.A dire il vero non so neanche se è ancora vivo.
Mentre terminai queste parole l'ennesima lacrima mi rigò il volto.. è davvero possibile che non facevo altro che piangermi addosso?
Se Eren fosse qui mi direbbe di stare calma e che tutto ,come al solito ,si risolve,e che solo i deboli piangono. Allora perché nonostante la consapevolezza di queste parole continuo a piangere come una bambina ?Dovrei aver fiducia delle parole di Eren, le stesse parole che mi ripeteva da quando mi aveva salvato dopo la morte di miei genitori "Devi combattere",o la vita non avrebbe avuto senso..
Nella mia testa ,come se potesse sentirmi ,promisi ,al castano, che da lì in avanti non avrei più pianto e che avrei combattuto per rivederlo,ma soprattutto per RIAVERLO.
Narratore Onnisciente (me)
Passó qualche giorno che ai due ragazzi ,protagonisti di questa storia, sembrarono interminabili anni ,l'uno senza l'altra.
La stanchezza nei due gruppi si facevano sempre più grande data la scarsità di cibo e acqua, a quel punto della missione era essenziale arrivare a Shiganshina: per la sopravvivenza e per la missione.
Mentre il gruppo di Eren veniva sfoltito da attacchi sempre più frequenti di giganti, quello delle ragazze se la passava leggermente meglio senza dover affrontare per troppe volte orde di Titani che sarebbero costate la vita a qualche uomo.
Tuttavia improvvisamente il il tempo atmosferico cambió.
Era estate , dannazione, come era possibile che nel giro di qualche giorno il freddo e la neve ricoprivano le terre nei pressi del Wall Rose .
Qualcosa stava succedendo in quelle terre, ma i nostri protagonisti non avevano il tempo materiale per poter indagare su quell'inaspettato Cambio temporale.
Prospettive gruppo Eren
Erwin ,come di consuetudine , era in testa a tutto il reggimento.
Il gruppo si apprestava a valicare una piccola collina ,nulla di più semplice per i cavalli, quando improvvisamente la terra sotto i loro piedi incominció a tremare.
Tutti inizialmente pensarono ad un terremoto ma era troppo circonciso e troppo forte: prima di riuscire a dare una spiegazione a tutto ciò ; un gigante, ecco cos'era ,si mosse sotto i loro piedi .Si alzò così velocemente che nessuno riuscí prontamente a reagire e, in un attimo ,staccó di netto, con un morso ,il braccio del povero Erwin.
E per la prima volta a salvare il capitano non fu il solito Levi ma la prontezza di riflessi di Eren.
Ucciso quel gigante tutti cercarono di prestare soccorso al capitano ferito che ,bendato il meglio possibile, continuò in testa al gruppo a galoppare.
Tuttavia stava ancora perdendo sangue ,e piano piano le forze lo stavano abbandonando...
Adesso dovevano arrivare il prima possibile a Shiganshina.
Prospettiva Generale
Finalmente dopo giorni di digiuno e fatica entrambi i gruppi ,chi prima chi dopo , arrivarono alla città tanto desiderato Quanto maledetta.
I due gruppi furono felici di vedersi, finalmente erano riusciti a riunirsi.I capitani decisero ,dopo l'accaduto ad Erwin ,di mandare piccole squadre da 2 alla ricerca di giganti nascosti . Levi ,colui che aveva visto il castano e l'asiatica nello stesso letto ,decise di metterli insieme,molto strano da parte sua.Eren e Mikasa che finalmente si erano rivisti ,liberarono l'ansia e la Tristezza abbracciandosi per qualche minuto senza proferire nemmeno una parola.O meglio una sola "Abbracciami perfavore"..
Quando il caposquadra Hanji diede l'ordine di iniziare con la perlustrazione ,la mora spezzó il silenzio e sussurrò all'orecchio del castano :<<Seguimi , voglio mostrarti un posto che ho sempre sognato di farti vedere..>>
Eren fu spaesato da quelle parole ma decise ,senza esitazione, di seguire la ragazza.
Avrebbero dovuto setacciare la zona in cerca di "trappole "ma non fregava a nessuno dei due ,il loro obbiettivo era un'altro.
La mora diede un rapido sguardo alla via principale per poi dirigersi verso l'entrata di una abitazione molto piccola in un vicolo nascosto;Eren , molto emozionato ,prese per mano la ragazza ed entrambi entrarono nella casetta..
Mikasa P.O.V
Ricordo perfettamente quella casa abbandonata, sognavo di portarci Eren sin da quando ero una bambina è, a dire il vero ,sempre stato il mio sogno più grande.
Portai il castano nella cantina di quella casa..da bambina avevo coltivato dei fiori per lui che adesso non sono altro che polvere..
C'era ancora il letto dei vecchi proprietari che , nonostante la polvere, poteva essere ancora utilizzato.
Accesi , nonostante la luce proveniente da una piccola finestra ,una candela e la posi sul comodino.
Eren non proferì una parola e continuava a guardarmi con uno sguardo dolce e malizioso.
Quando mi disse "Abbracciami"
Non mi interessava sapere il perché lo feci e basta ,andai verso di lui e poggiai la mia testa sul suo petto, così tanto vicino da poter sentire il suo respiro irregolare e il battito accelerato del cuore.
*Il cuore gli batteva davvero forte come il mio.*
La stretta delle sue mani ,che solitamente era forte e vigorosa ,era dolce e più leggera.
Mi diede un bacio sulla fronte si staccò da me e mise sul letto il suo lungo e stracciato mantello verde.
Improvvisamente mi scaraventò sul letto e si mise proprio sopra di me ,con le mani affianco alla mia testa .
E prima che io potessi dire qualsiasi cosa si leccò le punta delle dita e spense la candela.
Volevate ancora ahahahah ,sono proprio cattivo cmq 1000+ parole ,vi sto viziando
Io ve lo dico già il prossimo capitolo è un po'più hard (mlmlml)
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