Hail To The King (Ch 2)
(T/n)'s P.O.V.
Hai rallentato la falcata una volta giunto nella piazza dell'Ennead, sentendo le energie dormienti di molte divinità che conoscevi fin troppo bene... Ti ha colto un immenso senso di nostalgia, nostalgia di tutti i ricordi che avevi con la persona che amavi tantissimi anni prima. Sentivi il tuo cuore contrarsi a tali pensieri, quindi ti sei forzato ad allontanarli dalla tua mente.
"Era da un po' che non venivo qui... È strano vedere questo posto dopo così tanti anni, eppure non è cambiato di una virgola" hai affermato con la voce del leone, aiutando Seth a scendere dal tuo dorso.
"Io manco da pochi anni... Ma ammetto che odio ancora questo posto" ha ammesso il semidio dai capelli rossi, guardandosi attorno con aria infastidita e quasi disgustata.
"Posso immaginarlo, ti hanno fatto del male qui" hai detto a bassa voce, prendendo sembianze umane e guardando con aria triste la divinità che avevi accanto.
"Anche a te è stato fatto del male, Alpha. Dovresti odiare anche tu questo posto" ha notato la divinità del deserto, guardandoti con aria confusa.
"Non odio questo posto, no... Ma ammetto di provare un fortissimo senso di rabbia dato che mi rammenta ciò che è successo" hai esternato, sospirando per alleviare i tuoi brutti pensieri.
"Seth!? Come diamine hai fatto a to-... Rnare?" Ha domandato con voce confusa e arrabbiata una donna, la cui dannata voce ti rammentava lo stridere del ferro contro la ceramica... Isis. "Non tu... Da dove salti fuori?!" Si è subito agitata, incrociando il tuo sguardo.
"Isis... Vecchia arpia." Hai espirato con veleno, guardandola storto. "È questo il modo di salutarmi? Oh, giusto... Avevo dimenticato che tu mi avessi imprigionato per duemila stracazzo di anni." Hai ringhiato con odio, notando con la coda dell'occhio il ghigno crudele di Seth.
"(T/n)? Che il sole si spenga subito... Che fine avevi fatto, leoncino?!" Ha riso Sekhmet, balzandoti addosso e abbracciandoti.
"Ugh... Una delle mie più grandi sostenitrici, è strano sentire la tua voce" hai ridacchiato, sollevandole la maschera e scoprendole abbastanza il volto da poterla guardare negli occhi.
"Il solito antipatico" ha borbottato lei, mettendosi a ridere con fare scalmanato.
"Com'è che non mi hai mai parlato di lui, zietta?" Ha domandato con fastidio il semidio rosso, incrociando le braccia.
"Eri troppo piccolo, non ci avresti capito niente~" ha miagolato a mo di presa in giro Sekhmet, riabbassando la maschera.
"Uff, come sei falsa... Ammetti che avete cercato di eliminare il mio nome dai ricordi dell'Ennead." hai sbuffato, alzando gli occhi al cielo.
"Hey, ora... Tra Osiris che ci ha ordinato di non parlare più di te e Seth che è impazzito, come pretendi potessimo parlare del grande Alpha?" Ha ridacchiato la voce di Rah, apparendo accanto a te. "Figlio di Apophis... Non sei invecchiato di un anno" ha riso di nuovo, mostrandosi divertita.
"Nonna, non scaricare la colpa su di me. Non eri tu che volevi io continuassi a regnare?!" Ha sbottato Seth, ringhiando con ira.
"Rah, la grande madre... Complimenti per tuo nipote Seth, decisamente migliore del primo" hai affermato con sarcasmo, facendola scoppiare a ridere.
"Qui le cose si fanno divertenti~" ha fatto le fusa la signora dell'Ennead, battendo le lunghe ciglia.
"Alpha... Sei tornato..." Ha mormorato a voce alta Mehen, usando un tono sorpreso.
"La maledizione si è finalmente spezzata" ha sorriso Thot, camminando verso di te.
"Non grazie a voi" hai ribattuto, alzando le spalle con indifferenza, notando poi che tutte le varie divinità si stessero radunando attorno a te.
"Madre, chi è costui?" Ha domandato una giovanissima divinità con la maschera da... Pollo? Era un pollo, vero?
"Il legittimo re dell'Ennead, precedente a Seth e Osiris, colui che detiene il registro di tempo più lungo con assenza di guerre" ti sei presentato con un inchino, mostrandoti regale come tuo solito.
"Il trono è mio... Non è vero, madre?" Ha indagato il polletto, ottenendo un tuo sospiro.
"Davvero? È questo il vostro re di riserva?" Hai domandato con fare retorico, scuotendo il capo. "Non ci siamo affatto. E poi... È troppo giovane, si sente lontano mille miglia che sia diventato una divinità di recente!" Ti sei lamentato, pizzicandoti il setto nasale e scuotendo nuovamente la testa.
"La profezia disse-" stava per dire una delle divinità attorno a te, venendo interrotta immediatamente.
"Non parlarmi di profezie. Questo tacchino non può essere un re." Hai affermato, facendo ridacchiare la mezza divinità rossa che ti aveva accompagnato. "Punto primo, il legittimo erede sono io e, secondo le antiche regole, il trono è mio di diritto. E punto due, sono molto più antico di lui, non ho mai portato guerre e ho una forza di molto superiore a quella di ognuno di voi." Hai chiarito, guardandoti attorno con aria sicura.
"Rah, non puoi permettergli di prendere il trono!!" Ha esclamato la vecchia strega, guardando con aria scandalizzata la signora dell'Ennead.
"Ecco... (T/n) stesso ha contribuito alla scrittura delle vecchie regole, ha ragione sia sulla sua forza che sull'essere re." Ha ridacchiato l'antica signora, grattandosi tra i folti capelli adornati di accessori d'oro.
"Posso prendere la parola?" Ha domandato con tono pacato Mehen, distraendo tutti dall'inizio della lite.
"Prego, Mehen." Hai concesso, ottenendo un cenno di rispetto.
"Con permesso." Ha chinato il capo la divinità serpente, spostando poi lo sguardo in giro per la piazza in cui eravate. "Penso che ricordiamo tutti il periodo in cui ha regnato Alpha... Era il periodo più tranquillo che l'Ennead abbia mai vissuto in tutta la sua esistenza." Ha introdotto il dio, spostando i suoi occhi dalla pupilla a fessura sui presenti. "Io propongo di procedere a votazione." Ha proposto dopo qualche attimo di silenzio, guardandosi ripetutamente attorno e attendendo che i sussurri si placassero. "Pensateci... (T/n) è sempre stato una divinità clemente; con l'astuzia della capra, il coraggio del leone e la conoscenza del serpente ci ha sempre guidati e ha sempre permesso a tutti di esprimere la propria... Ha millenni di vita ed esperienza... Valutate bene la vostra decisione" ha invitato gli altri a ragionare, rivolgendo il suo sguardo gentile verso di te.
"Sono favorevole alla votazione. Ma prima mi riprendo i miei bracciali" hai acconsentito, toccando il centro della tavola di pietra... E immediatamente due semicerchi si sono aperti, rivelando due bracciali d'oro con gli occhi di Rah e varie pietre colorate sulla parte anteriore.
"Il mio voto va ad Alpha" si è subito buttato avanti Seth, incrociando le braccia con sicurezza.
"Il mio a Horus!!" Ha esclamato Isis, tenendo la mano al figlio.
"Alpha", "Alpha", "Alpha" hanno detto sempre più voci come alcune divinità si sono spostate di diversi passi verso di te.
"Mi dispiace, nipote... Ma Alpha ha un posto speciale nel mio cuore" ha affermato Rah, avvicinandosi a te.
In tutto, solo quattro divinità hanno votato Horus, il resto ha preferito te.
"È un piacere vedere così tanto supporto" hai affermato, chinando il capo in rispetto. "Riporterò l'Egitto al suo antico splendore, ma ho un piccolo bisogno... Seth deve tornare un dio" hai richiesto, facendo sgranare gli occhi a Isis.
"Perché questa richiesta, (T/n)? Quale è il motivo?" Ha indagato Thot, rimanendo cauto.
"Deve ridimensionare i deserti. Questo posto è ridotto uno schifo" hai affermato, guardando il semidio rosso a pochi passi da te.
"Re Alpha... Ragionare con Seth è praticamente impossibile, non puoi fidarti di lui!" Ha affermato Mehen, guardando il semidio con diffidenza.
"Se non collaborerà, mi prendo ogni responsabilità e lo condannerò a una vita da umano, raddoppiando il numero di anime che deve salvare per pareggiare i conti" hai affermato, guardandoti attorno con aria tranquilla.
"COSA?!" Ha sbottato il mezzodio, sgranando gli occhi per la sorpresa.
"In tal caso..." Ha cambiato idea Thot, guardando tutti gli altri.
"Alpha, sii gentile con il mio nipotino" ha riso Sekhmet, prendendo in giro il nipote. "Però approvo decisamente la tua idea, magari gli rimetterà del buon senso nella testa" ha acconsentito poi, ottenendo un ringhio dall'ex divinità dai capelli rossi.
"Va bene", "Ci fidiamo della tua parola", "Acconsentito" hanno detto le varie divinità, una dopo l'altra.
"E sia allora... Seth tornerà un dio, ma avrai la piena responsabilità su di lui, Alpha" ha affermato Rah, restituendo i poteri al suddetto nipote.
"Non mi rimangio mai la parola data" hai affermato, guardando Seth... Sui suoi occhi si è subito formato il disegno che lo identificava, indicando la sua natura di dio. "Mi auguro tu rispetti la tua parola. Mi aiuterai a rimodellare tutta la libertà incontrollata che hai avuto?" Hai chiesto conferma al dio del deserto, ottenendo uno sbuffo.
"Non ho scelta a quanto pare... Ma se mi rinfaccerai ogni promessa che farò, stai certo che smetterò di fartene." Ti ha avvisato con un'occhiataccia, facendo apparire la sua maschera sul viso.
"Comportati bene. So che sei una divinità testarda e crudele, ma hai agito troppo di testa tua... Avrai le tue libertà, però devi lavorare con me" hai avvisato, ottenendo un sospiro.
"Non farmi pentire del voto che ti ho dato. Le mie terre rimangono mie." Ha ringhiato il dio rosso, sentendosi probabilmente minacciato.
"Non le toccherò neanche con la punta dei miei artigli, promesso." Hai concesso, offrendogli un sorriso gentile. "Tu però dovrai restituire le mie terre e ridimensionare i tuoi domini su altri territori." Hai contrattato, ottenendo un'occhiata sospettosa.
"E sia..." Ha acconsentito lui, ricevendo occhiate stupite da tutti.
"Wow, chi lo avrebbe mai detto che bastava una divinità attraente come Alpha per renderlo così ubbidiente" ha scherzato Sekhmet, ottenendo una sberla dietro la testa dalla madre.
"Smettila, Sekhmet, non prendere in giro il povero Seth così" l'ha ripresa la signora dell'Ennead, guardando tutti i presenti.
"Sembra che mio padre si sia ridotto a elemosinare consensi per non vivere più senza i suoi poteri" ha affermato la voce di un bambino, che però aveva un'eta un po' troppo grande per un corpo così piccolo.
"Deduco tu sia Anubis" gli hai sorriso, ottenendo un'occhiata diffidente e sospettosa.
"Mi conosci?" Ha indagato il ragazzino, guardandoti con i suoi occhi neri... Qualcosa non andava in lui. Non sentivi il suo Kah, come se fosse un guscio vuoto... Sentivi solo qualcosa di velenoso dentro il suo petto e una tremenda sofferenza e paura provenire dalla sua aura.
"No, ma Seth mi ha accennato qualcosa su di te" hai risposto con un sorriso gentile, ottenendo che distogliesse lo sguardo.
"Anubis, porta rispetto ad Alpha." Lo ha ammonito con un'occhiataccia il padre (non biologico a quanto avevi scoperto).
"Seth, smettila. È un ragazzino, merita rispetto anche lui" lo hai richiamato, ottenendo un'occhiata torva da lui. "Sei suo padre, comportati come tale... Sento una pessima aura provenire dal ragazzino" hai affermato, notando che Anubis ti stesse guardando con sorpresa.
"Che intendi?" Ha subito buttato avanti con timore il piccoletto, ottenendo uno sguardo gentile da te.
"Ancora non lo so, ma c'è qualcosa in te che mi lascia perplesso" hai spiegato brevemente con onestà, avvicinandoti a lui. "Sento solo che qualcuno ti ha fatto qualcosa... Qualcosa che ti impedisce di crescere e diventare un dio..." Hai esternato a bassa voce, facendoti udire solo da lui.
"Niente che io non sapessi già" ha sussurrato con aria delusa il nanerottolo dagli occhi scuri, coprendosi ulteriormente con il tessuto che aveva addosso.
"Se vuoi provare a scoprire altro... Vieni a cercarmi. Mi farebbe piacere provare a esaudire il tuo desiderio" hai offerto, indietreggiando per lasciargli spazio.
"Quanto ne sai di maledizioni?" Ha domandato con fare ostile il piccoletto, facendoti sospirare.
"So molto più di quanto immagini. So lanciarle, so spezzarle, so capire da dove vengono... Sono figlio di Apophis, queste sono le prime cose che mia madre ha fatto studiare a me e a mio fratello minore" hai spiegato con tono tranquillo, sentendo una immensa ondata di sofferenza quando l'immagine di tuo fratello che sorrideva ti è apparsa nella mente.
"E dove è tuo fratello ora?" Ha indagato con curiosità Anubis, facendoti percepire la sensazione di una pugnalata al cuore.
"Osiris me lo ha portato via tantissimi anni fa... Non era ancora diventato un dio" hai ammesso, facendogli sgranare gli occhi.
"Anubis, devi imparare a tenere a freno quella tua lingua biforcuta." Ha sussurrato Seth, notando il tuo sguardo penato.
"Perché te la prendi con me, padre?! Ero solo curioso!" Ha esclamato con fastidio il ragazzino dai corti capelli scuri, ottenendo che tu gli mettessi una mano sulla testa.
"Basta agitarsi, tutti e due. Anubis non ha colpa, non sa nulla di tutto questo... Non serve incolparlo di colpe che non ha" hai difeso il piccoletto, calmandolo con la tua energia. "Seth, capisco tu volessi difendere la mia privacy, ma devi lavorare sul tuo modo di dire le cose... Hai un solo figlio, tienitelo stretto prima che ti venga portato via." Hai avvisato il dio rosso, incrociando il suo sguardo. "Anubis... Non vergognarti mai della tua curiosità. È così che si scopre il mondo e si imparano nuove cose. La conoscenza è importante" hai sorriso debolmente al ragazzino, sentendoti svariati sguardi addosso provenire da ogni direzione della piazza.
"Stai bene, (t/n)?" Ha indagato la voce di Sekhmet, palesemente presa contropiede dalla situazione e dai tuoi cambi di umore ed energia.
"Non ho ancora accettato la morte della mia famiglia, Sekhmet... Ma starò bene, sì" hai annuito, cercando di farti forte... Per te. Per tuo fratello. Per la persona che amavi. E per il vostro bambino. "Potete andare, sapete come chiamarmi se avete bisogno" hai avvisato, inchinandoti verso le altre divinità e dirigendoti poi in camera tua.
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Hai rispolverato con cura ed attenzione la tua stanza, controllando ogni singolo oggetto presente al suo interno... Hai ritrovato vari oggetti che ti hanno fatto ripensare alla tua famiglia. Dalle tavole preferite di Beta alla palla con cui giocavi con la persona che amavi, dai geroglifici che leggevi da piccolo fino alla collana che ti aveva regalato Amon... Era doloroso. Faceva ancora un male lancinante pensare ai bei momenti con la tua famiglia, soprattutto perché le immagini dei loro cadaveri, del loro sangue e il suono delle loro urla erano ancora marchiate a fuoco nel tuo cervello.
"Beta, fratellino mio..." Hai sussurrato, abbracciando un bracciale d'oro che hai trovato sul tavolo tra le varie scartoffie. "Non ho nemmeno potuto lasciare la tua anima con quella di Amon... Vorrei che tu fossi ancora qui e potessi consigliarmi come agire" hai espresso, guardando il bracciale... Era troppo piccolo anche per i tuoi polsi. "Amon..." Hai chiamato, sentendo le lacrime agli occhi al ricordo di egli. La persona che più amavi al mondo, colei che portava in grembo il piccoletto, frutto della vostra unione. "Non hai nemmeno la compagnia del Kah di nostro figlio... Non essendo nato, non lo possedeva nemmeno" hai singhiozzato, asciugandoti le lacrime con i dorsi delle mani. "Haaa... Mi manchi, Amon... Mi manchi davvero tanto" hai sussurrato, guardando fuori dalla finestra... Ormai era il tramonto.
Ti sei trasportato sul tetto, sedendoti con le ginocchia strette al petto e le braccia attorno alle gambe... Essendo da solo, hai permesso alla tua anima di piangere, lasciando sfogare finalmente il dolore represso in tutti quei secoli.
"Ngh... Hic..." Hai emesso, silenziando quanto più possibile i suoni del tuo pianto, tappandoti la bocca con la mano (destra/sinistra).
"(T/n)? Quindi sei tu che stai piangendo" ha notato l'arrogante voce di Seth, camminando verso di te fino a sedersi al tuo fianco.
"A-ah... T-ti chiedo scusa, Seth" hai balbettato, tirando su col naso e asciugandoti furiosamente le guance.
"Che è successo?" Ha domandato come se nulla fosse, guardandoti con i suoi perforanti occhi rossi.
"Ricordi..." Hai risposto un po' controvoglia, spostando una ciocca di capelli neri dal tuo viso. Non volevi parlarne, ma sentivi che forse ti avrebbe aiutato ad affrontare meglio il dolore... Quella dannata pena che attenagliava il tuo cuore come fosse un rovo di spine.
"Hai avuto duemila anni per ricordare, perché ora?" Ha domandato con aria confusa, poggiando il gomito sinistro sul suo ginocchio.
"In duemila anni ho cercato di pensare il meno possibile... È vero che ho rimurginato molto sui miei ricordi, ma non ho mai avuto la possibilità di sfogare il mio dolore" hai ammesso, asciugandoti l'ennesima lacrima.
"Alpha... È vero che fa molto male, fidati, ne so qualcosa... Ma devi andare avanti" ha affermato con poco tatto Seth, facendoti abbassare lo sguardo. "Intendo... Pensa al presente. Pensa ad ora, pensa ad oggi. Non dimenticare il passato, è quello che ti ha formato, ma devi viverti il presente. Non avere nemmeno paura del futuro in quanto non esiste, e mai dovrà esistere... Esiste oggi. Esiste adesso... Vivilo." Ha spiegato in maniera abbastanza confusa, ottenendo un altro tuo sospiro.
"A dir la verità... Ho guardato molto l'attuale realtà qui nell'Ennead" hai detto, trattenendo un'altra ondata di pianto. "Sono andati avanti tutti... Hanno continuato la loro vita, sono cambiati, hanno fatto una famiglia o hanno stretto nuovi legami... La loro vita è andata avanti" hai continuato con il cuore pesante, sentendoti triste e addolorato. "E io? Io sono rimasto fermo. Non riesco a superare la realtà, non riesco a muovermi, mi sento come se fossi paralizzato. Sono bloccato qui e non riesco a muovermi, mi sembra come se il tempo per me non scorresse mai" hai buttato fuori, ricominciando a singhiozzare e lacrimare. "I loro volti... Vedo quei dannati volti in qualsiasi cosa io faccia, sento le voci di Beta e Amon che mi chiamano, sento il loro profumo in camera mia" hai elencato tra i singhiozzi, lasciando cadere le lacrime sulle tue guance. "Li vedo ovunque, li vedo camminare in giro, vedo Beta che ride leggendo le tavole, vedo Amon che si prepara davanti allo specchio, sento il profumo della persona che amavo nella stanza, sento la voce del mio fratellino che ride e mi chiama... Non riesco a mandare via questi stupidi ricordi, non riesco a cancellare queste schifosissime memorie dalla mia testa!" Hai pianto alzando sempre di più la voce, afferrandoti i capelli con entrambe le mani. "Tutto questo dolore... Queste voci che mi dicono di non aver fatto abbastanza, quelle urla che mi rinfacciano il non averli protetti... Andranno via, vero? Mi lasceranno in pace con il tempo? Questo peso sul cuore che mi ricorda di non essere stato un bravo compagno o un bravo fratello... Sparirà, giusto?" Hai domandato con una speranza spezzata nella tua voce, guardando supplicante il dio che siedeva al tuo fianco.
"Haaa..." Ha sospirato la divinità dai capelli rossi, scuotendo la testa. "No, Alpha... Non andrà mai via." Ha negato, guardandoti con sguardo triste. "Imparerai a conviverci, diventerà via via più facile, quello sì... Ma non sparirà mai. Quando ci ripenserai, tutto questo tornerà come una tempesta di sabbia, seppellirà ogni momento di gioia che hai avuto fino a quel momento e ti butterà nuovamente a terra" ha detto con onestà, guardandosi le mani. "Imparerai a ignorarli, imparerai a non pensare troppo a quelle urla e quelle voci... Probabilmente diventerai più arido con il tempo... Ma andrai avanti" ha detto con un sorriso triste, fissando i suoi occhioni rossi sul sole che tramontava all'orizzonte. "Ma appena ti ritornerà tutto alla memoria, sentirai lo stesso dolore che senti adesso e ti renderai conto di essere andato avanti, sì... Ma che hai girato in tondo" ha concluso tornando a guardarti, facendo tramutare il suo sorriso in un cipiglio.
"Non voglio continuare a stare così... Voglio andare avanti, voglio smetterla di soffrire, non voglio girare in tondo" hai piagnucolato scuotendo la testa, provando ansia alle sue parole.
"Lo so..." Ha annuito il dio rosso, riportando lo sguardo sulle sue mani. "Starai meglio, eventualmente" ha provato a confortarti, guardandoti con aria abbattuta e mettendoti una mano sulla spalla.
"Anche tu soffri ancora nonostante il tempo passato?" Hai fatto una domanda scomoda, notando subito la sua rigidità muscolare a tale domanda.
"Sì, (t/n)... Fa ancora male come se fosse accaduto ieri" ha confermato Seth, abbassando nuovamente lo sguardo.
"È per questo che sei diventato crudele?" Hai chiesto, asciugandoti le lacrime. "Ti sei inaridito a causa del dolore?" Hai insistito, ottenendo una mezza risatina.
"Anche la roccia cambia quando viene attraversata dall'acqua... Come pensi che qualcuno come noi resti lo stesso per sempre?" Ti ha sorriso, rispondendo in modo vago mentre fissava il nulla in particolare all'orizzonte.
"Seth...?" Hai chiamato, facendogli spostare gli occhi fino a incontrare i tuoi.
"Mh?" Ha emesso, facendoti capire che ti stava ascoltando.
"Perché la realtà è così brutta?" Hai indagato, ottenendo uno sguardo dolce. Era una domanda vera e importante, stavi ancora facendo i conti con la nuova realtà in cui eri bloccato e avevi bisogno di una risposta.
"Capisco da dove viene questa domanda" ti ha sorriso la divinità dagli occhi rossi, mettendoti una mano sulla guancia. "Ma la realtà non è poi così brutta... Non sempre, almeno" ha risposto, asciugandoti una lacrima con il pollice. "La realtà è... Un mix di tutto. Passa dal nero al bianco, con una lunga scala di colori in mezzo" ha cercato di spiegare, premendo la fronte alla tua. "Alcuni vedono solo o bianco o nero, altri vedono il grigio... Ma, se si impara ad apprezzare le piccole cose, si possono vedere anche le varie tonalità di altri colori che ci sono in mezzo" ha affermato infine, guardandoti negli occhi a distanza ravvicinata.
"Tu che colori vedi?" Hai sparato, guardandolo allontanarsi... Il calore della sua mano e della sua fronte sul tuo volto ti avevano calmato un po', facendoti sentire meno solo... Ti sentivi quasi capito.
"Andiamo troppo sul personale, micetto, non credi?" Ha ridacchiato lui con fare arrogante, ammiccando nella tua direzione.
"Mi piacerebbe vedere che divinità sei diventato" hai ammesso, facendogli scuotere il capo.
"Se lo chiedessi agli altri, sicuramente ti direbbero di quanto crudele e senza cuore io sia" ha constatato il dio rosso, lasciandoti ammutolito per un momento.
"Non sei crudele... E nemmeno senza cuore" hai constatato, poggiandogli una mano sul pettorale sinistro.
"Ah-!! Hey, che sfacciataggine~" ti ha preso in giro in un vano tentativo di distrarti.
"Hai un cuore che batte... Lo sento proprio qui. Ba-dum ba-dum ba-dum" hai detto, sentendo il suo cuore battere velocemente.
"Non era inteso in senso letterale, idiota" ha riso Seth, scuotendo il capo.
"Ah no?" Hai domandato, fissandolo con i tuoi occhioni gialli.
"No" ha confermato, poggiandoti a sua volta una mano sul pettorale. "Ba-dum. Ba-dum. Ba-dum" ha ripetuto a ritmo con il tuo cuore, praticamente ghignando.
"Beh, almeno non sono senza cuore" hai cercato di scherzare, ritraendo la mano. "Scusa per averti toccato senza permesso" ti sei scusato, facendolo ridere.
"Sei più grande di me, Alpha; eppure sembri proprio un ragazzino" ha affermato il dio rosso con aria divertita, prendendoti in giro.
"Hai finito con questi complinsulti? Antipatico." Ti sei lamentato, sentendoti meglio. "E smettila di palparmi il petto, trovati una donna per questo!" Hai detto poi con imbarazzo, arrossendo sulle guance.
"Hai iniziato tu~" ti ha rinfacciato con un miagolio, stringendo la presa un'ultima volta prima di ritrarre la mano.
"Touché" hai concesso, distogliendo lo sguardo e cercando di sopprimere il tuo imbarazzo.
"E poi, dubito che tu palpassi i seni delle donne in passato" ha constatato, ottenendo un mezzo sorriso da parte tua.
"No, infatti" hai confermato, alzando lo sguardo sul cielo stellato.
"Suppongo la tua compagna fosse gelosa" ha tirato a indovinare, ottenendo una risatina triste.
"Audace da parte tua assumere che fosse una donna" hai affermato, facendolo annuire e abbassare lo sguardo.
"Oh, era un maschio... Aspetta-... CON UN MASCHIO?!" Ha sbottato a causa dello stupore, quasi spaventandoti.
"Sssshh!! Non urlare" hai sibilato trattenendo una risata, mettendoti il dito indice davanti al naso. "E sì, era un maschio" hai dato conferma, sospirando.
"Ma non aspettava un figlio?" Ha fatto Seth, socchiudendo un occhio.
"Beh... Quasi tutti i maschi dell'Ennead possono avere figli, persino tu" hai chiarito, facendolo irrigidire. "Cioè... Forse tu no, essendo sterile" hai ragionato, ottenendo uno sguardo confuso. "Haa... Per poter partorire un figlio, una divinità maschile deve avere la possibilità di riprodursi. Nel momento in cui viene sottratto loro il seme, perdono anche la capacità di metterli al mondo" hai spiegato, notando che stesse tremando. "Seth... So che stai pensando a quella notte... Non avresti avuto alcun figlio da lui, ma capisco benissimo che non sia la tua prima preoccupazione ora" hai cercato di tranquillizzarlo, vedendolo agitarsi... Sentivi la sua mente correre come un toro impazzito. Ahimè, tu facevi davvero schifo a consolare gli altri senza i tuoi poteri. "Vieni qua... Va tutto bene" hai cercato di calmarlo, afferrandogli le mani e stringendole. "Guarda me, Seth. Guardami" hai affermato, decidendo di usare i tuoi poteri per tranquillizzarlo.
"Sì, ti sto guardando" ha balbettato lui, stringendoti le mani di rimando e guardandoti negli occhi.
"Sssshh... Ssshh... Sei vivo. Sei vicino a me. Osiris non c'è più" hai sussurrato, accarezzandogli le nocche delle mani con i pollici. "Non è successo niente... Stai bene..." Hai insistito, usando la tua voce ipnotica della tua parte serpente.
"Sto bene... Sto bene..." Ha ripetuto la divinità dai lunghi capelli rossi, battendo le palpebre un paio di volte... Ha smesso velocemente di tremare e il suo cuore si è regolarizzato.
"Meglio?" Hai chiesto, smettendola di usare la tua influenza.
"Mh." Ha annuito lui, abbassando lo sguardo.
"Posso abbracciarti?" Hai domandato, non sapendo che altro fare... Già, hai sempre fatto schifo a consolare gli altri senza usare la tua energia e i tuoi poteri... A quanto pare non eri migliorato affatto.
"Penso di sì" ha acconsentito il dio rosso, protendendosi verso di te.
"Ho ragione nel dire che non sei crudele" hai sussurrato, tirandolo contro di te e abbracciandolo. "Sei una divinità gentile, sotto sotto" hai esternato, accarezzandogli la schiena nuda.
"Vorrei aver avuto te come fratello anziché Osiris..." Ha ammesso Seth, poggiando la guancia sulla tua spalla e abbracciandoti di rimando.
"Non sono stato chissà quale fratello maggiore... Ma sarei stato felice di averti come fratellino" hai detto, insicuro sul se fosse la cosa giusta da dire.
"Scusa per la scenata... Ero sovraccaricato dalle mie stesse emozioni" si è scusato, stringendo la presa attorno al tuo busto.
"Eri spaventato e arrabbiato... Hai dovuto combattere contro il più grande mostro dell'Ennead, non ti biasimo per la tua reazione" hai concesso, accarezzandogli i lunghi e morbidi capelli. "Hai vinto tu. Sei tu il fratello più scaltro tra i due, sei stato più intelligente e più forte... Hai vinto tu, non lui. Sei tu a essere vivo" gli hai sussurrato, sentendo che il suo respiro stesse rallentando man mano. "Mh? Seth? Ti stai addormentando?" Hai indagato con confusione, allontanando leggermente il suo corpo per scoprirgli il viso... Si era appisolato sulla tua spalla. "Forse ho esagerato con la mia energia" hai ridacchiato, sollevandogli le gambe e posizionandolo sulle tue incrociate. "Riposa pure... Sei al sicuro ora" hai offerto, accarezzandogli i capelli e tornando a guardare il cielo. "Amon, veglia su di noi questa notte..." Hai pregato, fissando le varie stelle luminose del cielo infinito.
In alto, proprio sopra le vostre teste, una cometa stava attraversando lentamente il cosmo... Doveva essere quella la ragione per cui l'incantesimo si è spezzato. Il desiderio di Seth deve aver raggiunto quella stella, la quale-... Lux. L'antica dea Lux, quella doveva essere la sua stella!! La madre di Amon, doveva essere lei ad aver esaudito quel desiderio.
"Grazie, Lux... E buonanotte, Seth" hai sussurrato, poggiando la testa a quella di Seth e chiudendo gli occhi, sentendo l'energia dormiente del dio rosso che ti avvolgeva.
Nel giro di poco tempo, finalmente sei riuscito ad addormentarti.
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BOOM BOOM!
YO YO YO!!!
Ecco un altro capitolo~
Vi sta piacendo questo inizio?
Non mi ricordo se l'ho già detto, ma questa storia avrà un totale di 10 capitoli incentrati sulla storia principale, venendo poi seguita da qualche capitolo che possono riguardare o il dopo o gli inizi di tutto.
Spero che possa interessarvi a tal punto da spingervi a votare e commentare (adoro leggere i vostri commenti e interagire con voi) la storia.
Mi auguro anche che riusciate a empatizzare sia con Seth che con Alpha, mi renderebbe felice sapere che vi siete ritrovati nei loro pensieri e nelle loro emozioni ⭐
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Visto che ci sono, vi avviso che è uscita una storia scritta a lettera, si chiama "Una Lettera Dall'Inferno". È un capitolo scritto a mo' di lettera per il me di quando avevo 15 anni... Ho riversato davvero la mia anima in quel pezzo, spero che decidiate di leggerla.
Se anche solo uno di voi si sentirà capito o toccato da quelle parole (per me estremamente personali), posso affermare di aver raggiunto uno dei miei molteplici scopi.
Se volete sapere qualcosa di più su di me... Quel capitolo in quella storia è il modo migliore.
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Ricordatevi che nel mio profilo troverete sia il link di Ko-Fi (in fondo alla bio) in cui potete supportare la mia scrittura e i miei cosplay per i futuri comicon (probabilmente verrò un paio di giorni al ROMICS ad APRILE), e anche le mie Wishlist Amazon (negli annunci nel mio profilo) in cui potete mandarmi dei regalini (sia Libri/Manga che accessori per i Cosplay).
OVVIAMENTE NON È OBBLIGATORIO, POTETE FARLO SOLO SE VOLETE E POTETE.
Non pretendo assolutamente nulla da nessuno.
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Come avete passato il natale? Io la vigilia ho lavorato e lavorerò pure domani.
Spero che stiate bene e che queste vacanze non vi facciano stare male... Ahimè, io vivo davvero male il natale, mi agita e prosciuga le energie. Non ho minimamente lo spirito natalizio e odio dovermi mostrare allegro e sorridente, odio dover mostrare entusiasmo per regali di merda o che non rientrano minimamente nei miei gusti (ecco perché quest'anno sto spammando le mie Wishlist di continuo), detesto il contatto fisico con tutti questi parenti che mi toccano, odio quando stravolgono i miei piani e mi ritrovo in situazioni che non avevo previsto... Vi prego, ditemi che non sono l'unico.
Ah, per non parlare poi della notte del 31 dicembre... Io ve lo giuro, non sto scherzando, ma detesto la notte di capodanno. I fuochi d'artificio mi fanno stare male, mi causano attacchi di panico, mi fanno venire voglia di scoppiare in lacrime... Inizio a tremare, mi viene da piangere, ho il cervello che corre a mille mila miglia orarie, vado in tachicardia, mi vengono mal di testa e nausea... Purtroppo sono ipersensibile ai rumori e quindi mi agito subito. Li odio, mi fanno seriamente stare male a livello emotivo e fisico... L'anno scorso mi misi a parlare con quel famoso amico di cui ho già parlato in passato... È stato uno dei pochi momenti in cui mi sentivo più tranquillo oltre che capito.
Non voglio stare male di nuovo... Per me è seriamente traumatico questo periodo, spero solo finisca alla svelta.
Se vi sentite come me in questo periodo... Mi dispiace davvero, ragazzi. Vorrei darvi un forte abbraccio (o una carezza tra i capelli) per aiutarvi a sentirvi meglio.
Spero davvero che queste vacanze finiscano alla svelta per il bene di tutti noi.
Ce la possiamo fare, forza!! ISHOUNI GAMBAROU!!!
Ps. Se avete bisogno di parlare e sfogarvi, di avere supporto o avere qualcuno che vi ascolti... Vi prego, scrivetemi. Il mio instagram è "Dark_shine99", stesso identico nickname che ho qui. Sarò più che lieto di ascoltarvi e darvi un po' di supporto in questo periodo nel caso dovesse servirvi. Ricordate che io ci sono per voi, farò di tutto per non farvi passare ciò che ho passato io.
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Randy stacca e va a farsi una doccia dato che domani deve lavorare tutto il giorno.
Spero che possiate avere una bella giornata/nottata, dal vostro onii-chan è tutto!!
JAA NE!!!
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