Aizawa Shouta x Reader ITA (Richiesta 2)
Richiesta da alessandramisenti. Spero che ti piaccia!
L'intera classe 1-A era intenta a prendere fiumi di appunti, mentre la professoressa scriveva le annotazioni sulla lavagna. [Nome Cognome], insegnante di educazione civica, pretendeva sempre il massimo dai propri allievi. Finito di scrivere, [Nome] si voltò verso i 20 studenti.
-"Chi sa rispondere alla mia domanda?" chiese.
Una ragazza all'ultimo banco alzò subito la mano.
-"Sì, Yaoyorozu?" disse [Nome] rassegnata, poiché Momo era l'unica che partecipava attivamente alle sue lezioni.
-"La risposta è no!" disse la ragazza. -"L'eroe può trasgredire le regole solo in casi di emergenza!"
-"Sì, esatto..." [Nome] si bloccò, un altro studente aveva appena alzato la mano. -"Vuoi aggiungere qualcosa Kaminari?" chiese lei.
-"In realtà volevo farle una domanda..."
-"Avanti, parla!" lo incitò [Nome] entusiasta, convinta che finalmente qualcun altro stava iniziando ad interessarsi alle sue lezioni.
-"Ecco..." esitò il ragazzo. -"Non capisco l'utilità della sua materia."
L'entusiasmo di [Nome] crollò insieme alla sua autostima. "Possibile che non riesco proprio a coinvolgere nessuno?" pensò delusa.
Altri studenti approvarono le parole di Kaminari.
-"Non capisco perché dobbiamo studiare queste cose." commentò Sero.
-"Questa materia non serve ai futuri eroi." aggiunse Ashido.
Gli altri iniziarono ad acclamare alle loro parole e [Nome] non ne poteva più. Ogni giorno era una continua lamentela. Usando la sua Unicità, allungò a dismisura le sue unghie e graffiò la lavagna provocando un fastidioso stridio che azzittì tutti.
-"Riprendiamo la lezione." disse decisa.
-"Io non ne ho voglia." esclamò Bakugo.
[Nome] lo guardò per un momento e sorrise. -"Come vuoi Bakugo, ma poi dovrai ripetere l'anno." Tornò a scrivere sulla lavagna. -"Se nella mia materia ci mettessi tanto entusiasmo come quando insulti Midoriya, saresti il primo della classe." Qualcuno iniziò a sghignazzare, ma [Nome] potette udire comunque cosa borbottò Bakugo.
-"Brutta strega!"
[Nome] smise di scrivere sulla lavagna e gli si avvicinò con uno sguardo di sfida.
-"Scusa, Bakugo? Non ho capito. Potresti ripetere?" l'intera classe era piombata nel silenzio. Bakugo la guardava ma non le rispondeva. -"Che c'è? A forza di urlare sei rimasto senza voce?" qualcuno sghignazzò, era Ashido che fu subito fulminata dallo sguardo di [Nome].
La campanella suonò, annunciando l'inizio della ricreazione e la fine di quel momento di tensione.
-"Potete andare!" disse [Nome] andando a sedersi alla cattedra. Una volta sola iniziò a massaggiarsi le tempie. "Mi chiedo se ho fatto bene ad accettare questo lavoro. Forse dovrei andarmene, dopotutto cosa mi trattiene qui?" pensò delusa. Sentì la porta aprirsi, ma non volle vedere di chi si trattava.
-"Va tutto bene?" chiese qualcuno.
Allora [Nome] si voltò. -"Ciao Aizawa!" era felice di vederlo. Era stato gentile con lei fin dal primo giorno. "Ecco la risposta alla mia domanda." -"Sì, ti ringrazio."
-"Ti dispiace se ti faccio un po' di compagnia?"
-"Accomodati pure!"
Aizawa si sedette su un banco di fronte alla cattedra. -"Come è andata la lezione?"
[Nome] si lasciò sfuggire una risata. -"Come ogni giorno, quindi sarebbe potuta andare meglio..."
-"Non buttarti giù, sono più che sicuro che le cose miglioreranno." la incoraggiò strappandole un sorriso. -"Che idea ti sei fatta della classe?"
[Nome] ci pensò un momento. -"Nonostante tutto, ritengo che sia una classe promettentissima. Sono sicura che ci daranno tante soddisfazioni!"
Alle sue parole, Aizawa sorrise.
-"Che c'è?" gli chiese lei sorridendo. "È adorabile quando sorride." pensò.
-"No, niente." rispose lui.
-"Tu invece cosa pensi di questi ragazzi?" volle sapere [Nome].
-"Anche io ritengo che siano in gamba." rispose Aizawa. -"L'unico che mi preoccupa un po' è Midoriya."
-"Midoriya?" chiese [Nome]. -"A me non dà nessun problema, solo che ogni volta che gli parlo arrossisce e balbetta."
-"Mi preoccupa la sua Unicità..." precisò Aizawa. -"Ogni volta che la usa si ferisce, se non imparerà ad usarla rischia di farsi male sul serio."
-"Già, è vero." ricordò [Nome]. -"Però ammiro la sua tenacia, la utilizza senza esitazioni nonostante tutto... proprio come un vero eroe." Aizawa sorrise di nuovo. -"Che c'è?" gli chiese sorridendo. -"Ti faccio ridere?"
-"Nient'affatto! Riesci sempre a trovare qualcosa di buono da dire per chiunque. Mi è sempre piaciuta questa tua capacità."
[Nome] arrossì leggermente. -"Beh, ti ringrazio. Credo che le persone debbano essere incoraggiate in quello che fanno..." Aizawa annuì. [Nome] dimenticò le sue preoccupazioni come ogni volta che era in sua compagnia. "Come sto bene insieme a lui..."
La campanella interruppe i suoi pensieri ed annunciò la ripresa delle lezioni. [Nome] si alzò. -"Io vado, se non sbaglio hai lezione qui, giusto?"
-"Sì, tu invece?"
-"Io ho un'ora libera, vado in sala professori a sistemare il programma."
Lo salutò e si diresse nell'area docenti. Era sola e le andava bene così. Aveva bisogno di starsene un po' in pace. Le parole di Aizawa le avevano dato coraggio e uno stimolo ad andare avanti. Afferrò i suoi appunti per le lezioni future e cominciò a sistemarli. Decise poi di fare una pausa. "Vado a prendermi un caffè!" decise ed uscì dalla sala professori. Percorse i corridoi della scuola fino alla prima macchinetta che trovò. Comprò un caffè macchiato e tornò sui suoi passi. Delle voci la fecero fermare. Non si era accorta di trovarsi di fronte alla classe 1-A e la porta era socchiusa. Incuriosita diede un'occhiata dentro. Aizawa era in piedi di fronte agli studenti e tutti quanti pendevano dalle sue labbra.
-"Perché dobbiamo studiare anche educazione civica?" chiese Kaminari. -"È inutile!"
-"Non sta a voi decidere cosa dovete studiare e cosa no."
-"Ma quella chi è? Da dove è saltata fuori?" chiese Bakugo.
Aizawa sembrò alterarsi. -"La professoressa [Cognome] è molto in gamba. Siete fortunati ad averla." Le sue parole però non convinsero gli alunni.
[Nome] si allontanò e tornò in sala professori. Si sedette e tornò a guardare i suoi appunti. Le parole degli studenti le tornarono in mente.
-"È tutto inutile!" urlò scaraventando i fogli a terra. -"Gli studenti mi odiano, non riuscirò mai a farmi apprezzare da qualcuno." Prese una penna e un foglio e iniziò a scrivere. -"Me ne vado è la cosa migliore." Posò la penna e rilesse quello che aveva scritto:
Caro Aizawa Shouta,
Ho deciso di andare via, non sarò mai una professoressa apprezzata come te e tutti gli altri. Sei stato sempre disponibile e gentile con me, ti ringrazio. Sono sempre stata bene in tua compagnia e mi dispiace allontanarmi da te, però è la cosa migliore da fare. Sei stato un ottimo collega e soprattutto, almeno per me, una persona speciale a cui voglio un mondo di bene. Non ho mai avuto il coraggio di dirtele in faccia queste cose. Stammi bene.
[Nome]
Lasciò il biglietto sulla scrivania di Aizawa e stava per uscire.
-"Cosa è successo qui!?" chiese Aizawa guardando il caos in sala professori. [Nome] impallidì nel vederlo. Aizawa si rese conto che qualcosa evidentemente non andava. -"Stai bene?". [Nome] si limitò ad annuire. Lui le si avvicinò. -"Posso fare qualcosa per te?"
-"Posso abbracciarti?" gli chiese [Nome]. Aizawa allora la strinse a se e l'abbracciò. [Nome] era serena.
-"Cos'è quello?" chiese Aizawa e afferrò il biglietto sulla sua scrivania. Prima che [Nome] potesse fermarlo, lo aveva dispiegato e stava leggendo. -"Ma sei seria!?" [Nome] voleva evitare proprio questo, discutere con lui.
-"Che senso ha rimanere? Nessuno qui mi vuole..."
-"Ti voglio io!"
[Nome] non riusciva a credere alle sue orecchie. -"Sul serio?"
-"Certo!" Aizawa strappò il bigliettino e baciò [Nome] che fu colta di sorpresa. -"Promettimi che non ti allontanerai da me."
[Nome] gli diede un bacetto. -"Te lo prometto!"
Questa storia mi è stata chiesta da alessandramisenti, spero vivamente che ti sia piaciuta così come per chiunque altro che la leggerà. :)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top