Jungkook apre gli occhi fissando il soffitto, bianco, una piccola crepa, la luce che filtra dalle tende di raso nero, sposta un braccio di fianco a lui venendo a contatto con il letto vuoto e d'un tratto i ricordi della notte prima lo colpiscono con un schiaffo ben assestato.
Passa la sua mano sulla faccia sospirando- sono un fottuto coglione- sussurra fissando il letto disfatto a fianco a lui.
Jungkook entra nella stanza chiudendo la porta dietro di se- non pensi che il tuo comportamento abbia bisogno di una spiegazione?- sputa acido Jimin seduto sul letto a gambe accavallate.
Il moro sospira- non ho fatto nulla- si difende reggendo lo sguardo disdegnato del rosa confetto, il quale alza gli occhi al cielo ridacchiando esasperato.
-fissare il culo di una tua collega, flertare con lei, mettersi in mostra non è nulla? E pensare che la porno star sono io, non tu.
Jungkook sa che ha ragione, non aveva tolto lo sguardo da Soomin neanche un istante e non aveva degnato delle sue attenzioni Jimin.
-sei geloso?-domanda quindi sapendo che quella domanda lo avrebbe messo decisamente in imbarazzo.
Il rosa si volta di lato mentre le sue gote iniziano a tingersi di un acceso rosso porpora, guarda in basso trovando terribilmente attraente il pavimento scuro della stanza.
Lui? Lussuria? Geloso?
Ovvio.
-non sono geloso.- risponde poco convinto quasi indignato dalle supposizioni del corvino.
Jungkook lo osserva: è geloso.-Jimin cosa ho detto al riguardo?- lo sfotte sorridente, il rosa ridacchia fissando lo sguardo nei suoi occhi scuri-Che io sono la tua persona...- sussurra impercettibile.
-come?- lo incita Jungkook deciso a farlo parlare ad alta voce, jimin sbuffa cantilenando- che io sono la tua persona.- il moro sorride buttandosi sopra di lui baciandolo con trasporto.
-non essere più geloso Jimin, per me ci sei solo tu- dice tra un bacio e l'altro leccando sensualmente il lobo dell'orecchio del rosa facendogli uscire un ansimo.
Jimin si aggrappa alle sue spalle facendo scontrare i loro bacini unendo le loro labbra e facendo scivolare la propria lingua tra quella di Jungkook.
Il corvino prende a sfilare la maglia del rosa scoprendo il suo petto scolpito e avventandocisi poco dopo, Jimin con un movimento spoglia dei pantaloni Jungkook e afferrando le sue cosce toniche.
-cazzo quanto sei bello Jimin- sussurra premendo una mano sulla sua erezione ormai evidente facendo gemere scomposto il moro.
-sei la mia puttana preferita- ridacchia leccando la sua parte sensibile da sopra il tessuto dei suoi boxer.
Ma Jimin si blocca di colpo, Jungkook non lo ha mai definito una puttana, mai, non lo aveva mai insultato, mai affibbiato qualcosa di dispregiativo come: la sua puttana.
Così lo spinge lontano da lui, afferrando la sua maglia arrabbiato infilando subito dopo- cosa c'è?-domanda confuso Jungkook ancora seduto sul letto.
Jimin sospira incazzato cercando i cuoi capelli- cosa è successo? Non sono il tuo porno portatile Jungkook, non mi usi come sfogo sessuale solo e soltanto come vuoi, non sono la tua puttana.-sputa acidamente facendo sprizzare dai suoi occhi un'aurea viola accesa.
-jimin lo sai che non intendo questo...JIMIN!-urla quando il rosa esce dalla stanza sbattendo la porta con un tonfo assordante.....che cazzo ha combinato ora....è un completo coglione e se ne rende conto.
Jungkook si alza, rimanendo seduto sul letto. Si mette le mani sulla faccia e poi le fa passare attraverso i capelli arruffati.
Perché deve essere tutto così dannatamente difficile?
Si alza e si dirige in bagno, dove si lava la faccia e si guarda allo specchio,pensando ad un modo per scusarsi con Jimin.
Dove sarà, ora? Probabilmente a divertirsi con qualcun altro. Basterà seguire la sua lussuria, dopotutto oggi è domenica, il mio giorno libero.
Si mette una maglietta a maniche corte bianca, un paio di jeans e una giacca di pelle nera.
Il suo intuito lo aveva portato al centro. Dove trovare una ragazza disposta a soddisfarti se non in un centro pieno di persone?
Non che il centro fosse piccolo, tutt'altro, ma Jimin non cercava di certo di nascondere la sua lussuria e quindi non fu così difficile trovarlo.
Le sue narici avvertono un odore familiare iniziando a seguirlo, chiude gli occhi concentrandosi appieno, riesce ad avvertire i suoi sensi amplificarsi, la lussuria sempre più vicina.
Svolta l'angolo e si ritrova in un vicolo che le persone sembrano ignorare. Andando un po' più avanti, dietro ad un cassonetto della spazzatura, c'era il rosa intento a baciare una ragazza. Ha i lunghi capelli castano chiaro sciolti, gli occhi chiusi. Indossa una camicia gialla sbottonata e una gonna bianca, che mette in mostra le gambe avvolte attorno alla vita del ragazzo. Sicuramente la situazione sarebbe andata ben oltre quello, se lui non fosse arrivato.
-Hey- chiamó, attirando l'attenzione di entrambi -Esistono posti migliori, in cui la gente non entra sicuramente. Certo, non che in questo posto è possibile che qualcuno venga a disturbarvi, peró-
Jimin lo guarda torvo, come se arrivando lo avesse disturbato. E in effetti è così.
-Si puó sapere cosa vuoi? - rispose, tenendo ancora ferma la ragazza.
-Parlarti-
-Non vedi che sono impegnato? - e si avventa sul collo della ragazza. Lei, in risposta, toglie le gambe dalla vita del ragazzo, prende la sua testa e la allontana, per poi correre via.
-A molti non piace avere un pubblico- commenta il moro avvicinandosi al ragazzo.
-Dopo ció che mi hai detto ,hai anche il coraggio di togliermi il divertimento e di presentarti qui? - domanda secco l'altro.
-Sono stato uno stupido, lo so, e mi dispiace molto, non sai quanto.-quelle parole non sarebbero bastate a placare le ire del rosa neanche lontanamente.
Jimin si mette le mani nelle tasche dei jeans neri e lo guarda dritto negli occhi. Poi dice:
-Sai benissimo che non ti perdoneró. Sai come sono fatto, anche più di quanto io voglia ammettere-
Jungkook si avvicina a lui, gli prende il mento e gli alza il viso fino a quando le loro labbra non si sfiorano e i loro respiri sembrano quasi mischiarsi.
-Purtroppo sapevo già la risposta, ma non volevo dare nulla per scontato.-
-Non fare così, sai benissimo che il mio peccato non aiuta in questa situazione, soprattutto se ti comporti in questo modo - e si scansa dal moro -Non hai idea di cosa significhi farsi dire quelle cose dalla persona a cui tieni non solo per quello che fa con te. E poi a che cosa ti servo io se tanto te la fai con quella ragazza?!Quella Soomin.. Ti ha respinto eh? Scotta non è vero? E così hai pensato: "tanto ho Jimin, lui è sempre lì ogni volta che mi va". Ormai è tardi per tornare indietro, Jungkook. -
Il moro rimase spiazzato quando Jimin gli passa a fianco.
E così rimase lì, solo, a pensare che, come sempre, era riuscito a rovinare tutto.
autrici: cassandraloki prima parte
Armyandotaku seconda parte
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