Capitolo Ventisei - Anime in collisione
NOAH
É da un paio di giorni che io e Bree siamo a Myrtle Beach, l'ho portata ovunque, abbiamo riso tanto, ma abbiamo anche parlato molto.
Ieri sera la nostra prima tappa é stato il Family Kingdom Amusement Park, uno dei parchi giochi più famosi e importanti di tutta la Carolina.
Bree non voleva uscire più di lì, ma avevo una fame tremenda e non potevo resistere più, la seconda tappa é stata il The Melting Pot, era tutto squisito, un locale davvero chic, ma subito dopo ci siamo rinchiusi nella nostra camera d'albergo e abbiamo fatto l'amore.
É bellissimo svegliarmi tra le sue braccia, per me é questa la più grande prova d'amore, dormo sereno solo quando ho lei al mio fianco, la donna che amo, la donna che mi ama.
Ho bisogno di lei, perché solo con Bree faccio cose strane, é con lei che resto ore a parlare fino la sera tardi, é con lei che rido talmente tanto che la pancia può scoppiare in qualsiasi momento.
Con Bree posso essere me stesso, posso cantare e non ricordare le parole, posso sporcarmi con i pop corn al cinema.
Ricordo quando eravamo felici, quando il mio sbaglio con Molly e il paladino Liam non esistevano, rubai una felpa di Bree solo per avere sempre il suo profumo addosso, ricordo che prima valeva la pena piangere perché lei era sempre li ad asciugarmi le lacrime, adesso sarà per sempre al mio fianco?
Saremo felici anche dopo questa vacanza?
"Buongiorno piccolo"
"Buongiorno piccola, dormito bene?"
"Mmm.. Anche se.."
Bree non termina la frase, ma ormai già conosco le sue intenzioni, riusciamo a capirci con lo sguardo, e i suoi occhi mi dicono che è tremendamente eccitata, ovviamente lo sono anche io, fare l'amore di mattina è una delle cose più belle al mondo.
"Vuoi sentire il mio seme bagnarti tutta?" dico senza farmi scappare una risata.
Bree sgrana gli occhi e annuisce.
Adoro le cose inaspettate, adoro il suo modo di arrossire non appena le viene fatto un complimento, adoro quando mi parla senza scrupoli.
Spingo con forza dentro di lei, senza barriere la sua pelle tocca la mia, non avevamo tempo per i preliminari, avevamo bisogno l'uno dell'altro.
Nella posizione del missionario continuo a penetrarla, ma i pensieri sono più forti di quel piacere che mi sta domando la mia donna.
Non riesco a smettere di pensare a Liam e alla paura che ho di perderla, non posso sopportare un altro addio da parte sua, non posso vivere senza il suo amore.
"Noah, non andare via. Resta con me"
Sussurra Bree accortasi della mia preoccupazione.
"Piccola.."
"Resta qui con me, chi mi aiuterà ad affrontare questa vita? Chi mi darà la forza? Pensa solo ad amarmi"
Ha ragione, devo solo pensare al nostro amore, sollevo Bree e la faccio voltare, la penetro con più decisione e allungo la mano per toccarle il clitoride.
Spingo ripetutamente dentro di lei, la sento di gridare di piacere e chiudo gli occhi abbandonandomi in quel posto paradisiaco.
"Voglio restare un altro po' nelle tue braccia"
Scivolo fuori da lei, inizio a baciare ogni parte del suo corpo.
"Non volevo che finisse mai, é stato bellissimo, Bree, tutto con te é bellissimo"
"Noah, anche io mi sono resa conto di star bene solo con te, non mi importa dove siamo, l'importante é stare con te. Sei la cosa più bella che la vita mi ha donato. Quante volte volevo mollare tutto, ma sei sempre stato a farmi andare avanti, donandomi tanta forza, forse sei l'unico che nei momenti bui riesce a strapparmi un sorriso"
* * *
"Forse dovremmo uscire da questo letto! Fuori c'é il sole, si sta abbastanza bene" Suggerisco a Bree che ancora nuda tra le mie braccia.
"Io credo che dovremmo lavarci!"
Faccio finta di odorare in modo disgustato la sua pelle, mentre Bree mi guarda con gli occhi di un'assassina.
"Ecco cosa era questa puzza" dico rischiando la vita.
"Non sei affatto divertente!! Sai cosa avevo pensato? Volevo fare la doccia insieme a te e prendere il tuo uccello e.."
Okay mi sto già eccitando, Bree sa come farmi cadere.
"Piccola stavo scherzando! Dai andiamo a fare una bella doccia"
Lei mi sfiora il pene e mi guarda con occhi di sfida.
"No, mi dispiace"
"Ma non é giusto! Prima mi fai eccitare e poi? Era solo una battuta" dico piagnucolando.
"Mhm, no ormai é troppo tardi"
Bree va in bagno comprendosi con il lenzuolo, lasciando intravedere il suo seno prosperoso, io resto nudo nel letto più eccitato che mai.
Sorrido al soffitto al pensiero di noi due come amici.
Non potevamo mai diventare amici, mi sarebbe sempre mancato qualcosa e poi l'attrazione che provo per lei é troppo forte, ed è per colpa di questa attrazione che inizio a masturbarmi da solo ad occhi chiusi immaginando lei.
Bree torna nella stanza ed io non me
ne rendo conto.
Ad occhi chiusi continuo a fare con le mani su e giù, immaginando la mia Bree nuda davanti a me.
All' improvviso la mia piccola toglie le mie mani, il mio pene é nella sua bocca e inizia a succhiare lentamente, vengo dentro di lei, subito, sono troppo eccitato, lei abilmente ingoia tutto.
"Cazzo piccola, mi hai fatto sentire un idiota, era da tanto che non mi facevo una sega, ma avevo bisogno di sfogarmi.. Prima mi hai lasciato sul più bello"
"Eri molto sexy"- dice Bree che arrossisce all'istante - "Non ti eri mai masturbato davanti a me.. Non ho resistito.."
"Vuoi farlo anche tu? Ti andrebbe di toccarti?" Suggerisco nella speranza che dica di si.
"Forse é meglio che vai a fare una doccia"
"Hai ragione, voglio portarti in un posto, non seguirmi in bagno, altrimenti faremo tardi" dico facendo l'occhiolino.
Finalmente siamo in un taxi diretti al Myrtle Beach Speedway.
"Hai mai assistito ad una gara di Speedway?"
"No, le ho viste solo in tv!"
"Si corre su piste ovali, della lunghezza minima di 340 metri e massima di 420"
"Devi essere molto abile per fare questo tipo di sport.."
"Si, ci vuole abilità per controllare le sbandate, le derapate.."
"Cavolo, che adrenalina! La gara come si svolge? Non sapevo di questa tua passione"
"Ho sempre amato i motori, ricordi quella moto nera? A volte venivo a prenderti da Gigi. Comunque una classica gara di speedway si svolge su 20 batterie di quattro giri di pista ciascuna che i 16 piloti in gara devono affrontare in quattro per volta, ogni pilota partecipa così a cinque batterie e affronta a rotazione tutti gli altri."
"E come viene proclamato il vincitore?" chiede Bree sempre più curiosa.
"Il punteggio assegnato ad ogni batteria é di 0, 1, 2 e 3 punti; vince ovviamente chi al termine della gara ha totalizzato il maggior punteggio"
"Mhm.. Tutto chiaro prof Brown"
Dopo la gara siamo arrivati al ristorante Aspen Grille.
"Per fortuna non sono vegetariana"
"Mmm perché??"
"Il modo il cui mangi queste bistecche.."
"Devo essere forte per stanotte" dico tra un morso e l'altro.
"Perché?"
"Voglio fare l'amore con te fino all'alba"
"Poi dici che sono io!" dice la mia piccola fingendosi offesa.
"La mangi?" chiedo indicando la carne nel suo piatto, lei fa cenno di no ed io la divoro in un sol boccone.
"Che schifo Noah! Sei disgustoso."
"Dammi le tue mani piccola"
"Manco morta! Sono sporche!"
"Hai rovinato un bel momento.. Volevo raccontarti una cosa romantica"
"Va bene, ma pulisci le mani con le salviette!" mi ordina rovistando nella sua borsa, fiorisce di tutto, ma quanto è grande la borsa di una donna? Come fanno a portarsi tutta quella roba ?
"Sei unica" dico ed entrambi scoppiano a ridere.
Adoro il suo essere così complicata, adoro le sue paranoie.Bree é lunatica, delle volte insicura, ma è anche una delle persone più dolci e sensibili che io conosca; dona il cuore a chi vuole bene però delle volte finge di essere stronza.
Le mie mani sono perfettamente pulite e stringono le sue.
"Esiste una bellissima leggenda giapponese.. Essa narra che ognuno di noi nasce con un filo di colore rosso, legato al mignolo della mano destra.
Questo filo ci lega alla persona a cui siamo destinati. Credi al destino?"
"Adesso si" sussurra la mia piccola che ha gli occhi lucidi.
"Questo filo ci lega con la nostra anima gemella, e queste anime grazie al destino un giorno si incontreranno, non importa dopo quanto tempo, non importa la distanza che le separano.. Il filo sarà lunghissimo e resistente, e grazie alla sua forza non si spezzarà mai.
Il destino terrà saldo e unito questo filo, fino a quando le due anime gemelle non si incontreranno"
"É una leggenda bellissima Noah"
"Tu sei bellissima. Devo dirti altre cose, ma forse ti sembreranno fuori tempo.."
"Voglio sapere tutto ciò che pensi"
"Sei la cosa più preziosa della mia vita, ti chiedo scusa per tutte quelle volte che non ero capace di stringerti, per tutte quelle volte che non sapevo come prenderti.. Ti chiedo scusa per tutte quelle volte che volevo fossi mia complice, ma sapevo solo escluderti"
"Questo l'ho fatto tante volte anche io.. Siamo due idioti.."
"Ti ho sempre amato anche quando ti facevo piangere" ammetto.
"Ti ho sempre amato anche se ti ho lasciato andare via, ma ero schiava del tuo ricordo"
"Quando ci siamo allontanati mi hai lasciato senza respiro. Ma ho capito che dovevo migliorare. Mi sono guardato allo specchio e ho riflettuto tanto"
"Cosa hai capito di te?"
"Ho capito che dovevo essere una persona migliore, sia per salvare te, sia per salvare me stesso"
"Anche io prima di partire per Myrtle Beach, mi sono guardata dentro e ho capito una cosa importante.."
"Cosa piccola?"
"Che una volta ogni tanto anziché fare la cosa giusta, avevo bisogno di fare qualcosa che mi rendesse davvero felice, ovvero stare con te, con l'unica persona che ha dimostrato di amarmi davvero. E se hai paura di perdermi quando questo viaggio sarà finito, allora affronteremo insieme questa paura"
Tornati in albergo neanche il tempo di spogliarci che facciamo l'amore.
Non devo più correre dietro a lei, perché adesso lei è qui.
"Sei l'uomo della mia vita" dice mentre succhio il suo capezzolo.
"Abbatteremo le nostre paure" continua a parlare Bree ed io mi concentro a leccare la sua vagina.
"Voglio dormirti addosso tutte le sere"
Mi confessa.
Queste parole sono molte più di semplici promesse, le nostre mani si intrecciano e continuamo a fare l'amore.
La bacio lentamente sulle labbra, sul collo.
Siamo abbracciati talmente stretti da diventare una cosa sola, siamo due anime in collisione.
Adesso ho tutto ciò che cercavo, braccia in cui rifugiarmi e sentirmi a casa, soprattutto in quelle sere in cui non sento felicità, non sento emozioni e ho bisogno proprio di lei per provare qualcosa, solo lei e nessun'altra.
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