3. Finalmente Delle Risposte!

"So come si cammina!" grido ai due uomini che mi stanno trasportando di forza.
..
Mi ignorano
"basta! Mi fate male!"

"zitto!" mi ordinano.
Non vedo niente, il pavimento è liscio, come se fosse di marmo, nonostante la benda capisco che sia un luogo ben illuminato come un ospedale pubblico.
Dopo 5 minuti passati ad essere trattato come un oggetto finalmente mi tirano in piedi e con tono sarcastico gli dico:, "peccato, mi stavo divertendo"

È una stanza circolare grande, molto alta e illuminata, tutta bianca, un po' inquietante e futuristica. In mezzo alla stanza c'è un tavolo con delle sedie, da un lato del tavolo è seduto un signore, avrà una settantina di anni, alto e magro con un'espressione seria e fredda.
I due simpaticoni di prima mi ordinano di sedermi... mi spingono verso il tavolo, io incuriosito e scazzato per quei uomini dai modi sgarbati avanzo e finalmente mi siedo su qualcosa di comodo, non più il pavimento della mia cella.

"buongiorno numero 12"

"se questo è il mio nome I miei genitori mi odiavano tanto" dissi per allentare la tensione

"non sei qui per fare dello stupido cabaret, evita battute" disse il capo dei simpaticoni..

"mi scusi.. Mi dica subito per quale motivo io mi trovo qui! E per dio! Datemi delle dannate informazione sulla mia persona.. Non ricordo nulla!!"

"calma, ti spieghiamo tutto, questo posto si chiama Centro Raccolta Persone di Qualità.. Ovvero C.R.P.Q. In questa base militare segreta formiamo dei ragazzi diciamo speciali per dei fini a scopo militare"

"Cos'ho di speciale?"

"per il momento niente, ma ti abbiamo osservato, abbiamo preso cartelle mediche con i tuoi parametri, raccolto informazioni sul tuo conto e siamo sicuri che con il nostro addestramento tu possa diventare importante e avere un ruolo importante per proteggere l'umanità "

" proteggere da cosa..? "

" questa informazione ancora non possiamo dartela"

"ma chi sono io? Avevo genitori? come mi chiamo??" mi interruppe bruscamente e con la mano fece cenno ai due bestioni di riportarmi in cella.

"PERCHÉ ME LO NASCONDETE!!" urlai mente mi bendarono nuovamente per poi trascinarmi ancora verso la mia cella.

"VOGLIO DELLE INFORMAZIONI!! VI PREGO..." dissi per poi scoppiare nuovamente in lacrime..
Non ho diritti... Cos'ho di speciale per poi essere trattato come un oggetto.. Bhe almeno ora torno da Jenny, magari lei sa dirmi qualcosa di più.
..
..
"hey, rieccoti" disse con compassione..

"hey" dissi sorridendo..ma tanto lei non può saperlo essendoci buio pesto..

"e quindi... Com'è andata?"

"bhe..."

"mi hanno trattato come se fossi un oggetto"

"tranquillo è normale, meglio che cominci a farci l'abitudine, è inutile arrabbiarsi.. Non si può scappare.."

Quando torneranno? Pensai.

"presto" rispose Jenny.

"come?" chiesi.

"ho detto presto, torneranno presto"
..
..
"..... Co-co-come hai fatto a rispondermi???", dissi basito e spaventato allo stesso tempo..

"non sei l'unico speciale qui dentro.. Sono a sensitiva.. Io quando voglio posso ascoltare i tuoi pensieri, sentire le tue emozioni e parlarti nel pensiero"

"ehm... Wow, cazzo non pensavo esistessero davvero persone come te.."

Rimasi scioccato, sarà per questo che sono dentro anch'io? Sono un sensitivo o qualcosa del genere?

"nah, altrimenti avresti subito capito che non eri solo in questa stanza, non sei mai stato solo... Io sono qui da quando ti hanno portato, mi hanno usata per capire se anche tu sia un sensitivo... All'inizio mi hanno drogata, per questo non ti ho risposto subito ma poco dopo e sotto shock per via della droga... "

" che luridi bastardi!! "

" ma se sei una sensitiva riusciresti a dirmi qualcosa sul mio passato? "

"no... Mi spiace ma ancora non mi hanno addestrata per questo, è fuori dalle mie competenze...ma se vuoi posso provarci!!"

"certo!" risposi con un briciolo di speranza "magari qualcosa trovi"

Si avvicina a me, la sento, sento le sue calde e piccole mani toccarmi la testa..

"hai dei capelli morbidi", disse lei.

Sorrisi.

"hm... Sì.. Qualcosa in effetti vedo.. Oh... No.."

"cosa?!"

Le sue mani cominciarono a tremare...

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