I Prefetti (Parte I)

Fiamme danzanti.

Sabbia chiara, sotto i riflessi lunari.

Lo scrosciare delle onde sugli scogli.

Mani abbronzate sulla sua pelle candida.

Una presa ferrea sul fianco.

La prestanza dei fasci muscolari di una schiena.

Occhi di giada, vacui. Sensuali come pochi altri.

Un profumo tanto odiato... un sapore tanto desiderato.

E poi la sua bocca... quella dannata bocca.

-AH!-

Si svegliò in un bagno di sudore Evil Stehodensky quella mattina.

Aveva il fiato corto, il cuore batteva a mille ma... le sensazioni che provava non erano esattamente quelle che avrebbe percepito in un incubo.

"Oddio..."

Pensò sconcertata, tentando di riacciuffare quei frammenti di sogno che, con la lucidità del risveglio, le stavano sfuggendo via dalla mente.

"Cosa... cosa ho sognato?"

Quegli occhi... li conosceva. E li conosceva molto bene.

"L'ho... sognato e... non era un incubo"

Si sorprese di constatare quella semplice verità.

"Mi sto ammattendo."

Scosse il capo infastidita, ritenendolo davvero fuori luogo per lei.

"Maledizione, è davvero assurdo che abbia sognato lui! Lui!" quasi si rimproverò. Come se sognare Andrew Smith che si occupava di soddisfarla in ogni suo intimo desiderio fosse una sua colpa.

"Beh, non lo è affatto! Le persone sognano anche le loro più terribili paure, quindi questa deve essere una delle mie!"

Concluse, per giustificare la cosa con se stessa e smettere di pensarci. Ne aveva davvero bisogno.


-Ehi! Mamma mi ha detto che oggi, all'ora di pranzo, subito dopo le lezioni, metteranno nell'albo il foglio con l'elenco dei Prefetti!- fece allegramente Crista verso le compagne e Giuliet le lanciò un'occhiata, distraendosi da ciò che non faceva altro che fissare da quando era entrata in sala.

-Davvero?- domandò apatica, mentre i suoi occhi un po' assenti, si posarono sull'amica, per poi tornare sul precedente interesse, mentre Cherlyne l'aveva notata –Giuly, stai bene?-

La biondina annuì appena e riprese a bere il suo tè, quasi insapore.

Diamond invece gettava spudoratamente occhiate malevole allo stesso soggetto di Giuliet, così decise di commentare –Diamine, sono davvero inguardabili-

E tornò sulle compagne, con aria disgustata, mentre James si volse indietro, inquadrando Riven e Mara seduti ad un tavolino da soli, come ogni mattina da Halloween a quella parte –Bah, a me non sembrano tanto male. Comunque ho già parlato con Riven e gli ho detto di trattarmela bene- e sorrise incoraggiante verso Giuliet e Diamond. La prima lo scrutò impassibile, per poi tornare a mangiare, il secondo assunse un'aria poco convinta –Trattarla bene? Andiamo... è un Malfoy! Trattare bene le donne non è nel loro DNA. E ne sono entrambi un esempio lampante...- e guardò aggressivo Cherlyne, che non sembrava troppo d'accordo –E non provare a dire diversamente! Tom è un vero stronzo, che la cosa ti piaccia o meno- ultimò però il mezzodemone, anticipandola.

Cherlyne alzò le spalle e replicò –Siete molto diversi. Tu hai un approccio molto diretto e sincero, mio fratello Tom...- e gli lanciò un'occhiata, ultimando diplomatica –È particolare. Non possiamo farci nulla. In ogni caso, posso dirti solamente che mi tratta come una principessa e so che mi ama profondamente. Non posso criticarlo se maltratta una come Kim-

-Ma una come Tanya non si merita quel trattamento- fece subito il mezzodemone e Crista, che sperava che Diamond avrebbe fatto una mezza scena di gelosia per Mara, rimase un po' delusa dal cambio di argomento. Alla fine il mezzodemone riusciva a portare la conversazione sulla Regina.

-Tanya non è gentile e affettuosa con lui. È stata la prima a schifarlo solo perché mio fratello si è sempre fatto Kim...- disse Cherlyne, giustificando in parte il fratello, cosa che Diamond non volle permetterle –Se l'è sempre fatta ma la spacciava anche per la Regina!-

Cherlyne alzò le spalle –Nessuno a scuola oserebbe mettere in dubbio il titolo di Tanya, andiamo. Le seguaci di Kim sono pochissime, soprattutto dopo lo schiaffo che mio fratello si è preso in faccia alla notte di Halloween di un anno fa...-

-Ti dimentichi del bacio che c'è stato subito dopo...!- ultimò il mezzodemone.

I due, mentre conversavano animatamente, vennero raggiunti da Tanya ed Evil che silenziose si sedettero al loro tavolo e non poterono fare a meno di ascoltarli, cosa che irritò ovviamente Tanya –Abbiamo finito?-

Cherlyne le lanciò un'occhiata rapida e Diamond si volse, inquadrandola sorpreso –Buongiorno...-

La Regina li scrutò attenta e poi scandì –Buongiorno, mi è sembrato di capire che verranno appesi i nomi dei Prefetti... immaginate già che tipo di mansioni avranno?-

Crista alzò le spalle e suppose –Sicuramente faranno la ronda e poi dovranno cercare di mantenere l'ordine, come ad Hogwarts del resto-

Tanya assunse un'aria pensierosa e sentì Cherlyne domandarle –Sei stata scelta tu come Prefetto lo scorso anno, giusto?-

Lei annuì solamente e prese a bere il suo caffè, per darsi una svegliata.

Si vedeva che la sua mente sembrava occupata, come del resto quella di Evil al suo fianco. La mezzodemone non aveva nemmeno salutato, scrutava all'interno della sua tazzina di caffè, mentre girava il cucchiaino immersa nei propri pensieri.

Sembrava che due serpi, quella mattina, avessero non poco su cui rimugnare.


La lezione di Cura delle creature Magiche quel giorno venne tenuta al casotto di Hagrid, dove c'erano alcuni tronchi e massi su cui i ragazzi si erano seduti.

-Bene! Ora che ci siamo messi comodi, ragazzi, voglio farvi un breve discorso sulle nature delle creature magiche. Come tutti sappiamo, anche noi siamo creature magiche, solo che lo siamo di tipo neutrale infatti, quello che forse non vi è esattamente chiaro, è che nel nostro mondo ci sono sia creature di natura demoniaca come i Demoni e i mezzodemoni, ad esempio i nostri signori Stehodensky ma anche creature angeliche, come lo sono ad esempio i nati lupi. Come la nostra signorina Delacour. Giuliet, tu sei un licantropo per un quarto, vero?-

La biondina, venendo interpellata, arrossì appena e pigolò –Sì-

-Ah, ecco perché puzza di cane...- commentò Riven dietro di lei, beccandosi una pappina e una sgridata dalla sua ragazza, che però riuscì solo a divertirlo. Giuliet, che lo aveva sentito benissimo, si limitò ad ignorarlo.

Hagrid mosse la manona annoiato, verso il ragazzo -Coraggio la smetta, signor Malfoy! Ecco! Che cosa stavo dicendo...? Ah sì! Dovete sapere ad esempio che i Licantropi sono diversi dai lupi mannari; Infatti, i Licantropi nascono da altri licantropi oppure possono farlo da lupi mannari. Questi ultimi sono considerati creature di natura neutrale, perché sono obbligati a trasformarsi in lupi malformi con la luna piena. I licantropi puri, ad un certo livello di maturità si trasformano in veri e propri lupi giganteschi. Alcuni di loro, particolarmente abili, so che possono trasformare anche solo porzioni del loro corpo... comunque, sto divagando!-

E liberò una risata imbarazzata, proseguendo però -Dovete sapere che esistono miriadi di creature, alcune umanoidi come i vampiri, che sono di natura demoniaca altre invece sono in forma animale e qui parliamo ad esempio di Draghi, Chimere, Unicorni, Ippogrifi... insomma, moltissime creature magiche che spero di potervi far conoscere durante il corso e che ovviamente classificheremo con attenzione. Naturalmente non andremo ad approfondirci in argomenti che ci interessano poco, come tutte le categorie in cui può essere classificato un demone, visto che è altamente improbabile che ne entrerete mai in contatto nella vostra vita mortale sulla terra, però sicuramente vorrò sapere di quante teste è provvista una Chimera, oppure quali proprietà magiche possiede l'Unicorno. Tnsomma.... Non rimarremo con le mani in mano!-

-...E le Fate, signore?- domandò dal nulla Tom, attirando volutamente l'attenzione di Tanya.

-Le Fate, signor Malfoy?- domandò perplesso Hagrid –Posso assicurarvi che se i Demoni sono rari, le Fate non sono nemmeno a paragone con questi. Alcuni sostengono si siano estinte, altri affermano di esserne entrati in contatto. I pochi avvistamenti, quelli più recenti ed attendibili dell'ultimo secolo, riguardano comunque singoli incontri. Le Fate si presentano come dei minuscoli esseri umanoidi, volanti e rilucenti, in grado di conferire al "prescelto" il loro potere, se lo ritiene adatto, un potere che in genere è di natura elementare. I più fortunati, invece, vengono provvisti del dono della "Voce"- fece l'uomo, parlando serio, annuendo convinto e Tom inclinò il capo, curioso, sebbene conoscesse già il significato di quella parola –"Voce"?-

Hagrid annuì convinto –Esattamente. La "Voce" è un metodo di comunicazione estremamente antico, oserei dire arcano, definito propriamente "Fatico". Questa lingua permette, a chi è in grado poi di destreggiarla, di poter parlare con qualcuno potendogli dire solo e soltanto la verità. Quando si parla in Fatico, non si può mentire in nessun modo!No! No! Infatti, non esistono creature di natura più angelica delle Fate-

Tom aveva ascoltato con attenzione le parole del professore e vedeva l'espressione di Tanya, sinceramente sconcertata –Quindi in genere le si trovano da sole...-

Hagrid alzò le grosse sopracciglia e poi anche le spalle –Beh, le fonti più recenti e attendibili dicono così, ma alcune, molto più antiche, anche se non è certo si riferiscano proprio alle Fate, sostengono di averle trovate in gruppi sostanziosi, mentre cantavano durante un loro rito. Non sappiamo però a cosa questo sia esattamente riferito... come mai tutto questo interesse?-

Tom alzò le spalle, replicando –Mi incuriosivano, proprio perché di loro non si sa quasi nulla, purtroppo...- fece tristemente il ragazzo, alzando le spalle sorridendo appena al Mezzogigante.

Hagrid quindi non insistette oltre e fece –Altre creature demoniache e di natura umanoide sono invece le Sirene, estremamente gelose dei loro spazi, non apprezzano l'invadenza dell'essere umano e quindi spesso, sono fattrici di vere e proprie burrasche... che non vi venga in mente di tuffarvi nel lago! Il professor Silente ha deciso di non cacciare il branco che...- e ammutolì, borbottando poi fra sé -Oh cavolo, questo non avrei dovuto dirlo...- vide i ragazzi aprire un chiacchiericcio di sottofondo, così attirò di nuovo l'attenzione su di sé -In ogni caso...!-

Il professore continuò a parlare e nel mentre Tom cercò Tanya con lo sguardo e quella percepì chiaramente la cosa, incontrando così i suoi occhi con freddezza. Lui poi, non notando alcuna partecipazione in lei, tornò ad osservare il professore.

La lezione durò fino al momento della merenda. Quando i ragazzi si mossero di nuovo verso la scuola.

Evil, che si era tenuta un po' in disparte dalla lezione visto che era piuttosto assonnata quella mattina, vide la sua Regina, poco lontano da lei, chiacchierare con Diego e così decise di raggiungerla. Da quando Riven si era fidanzato con Mara, si era anche allontanato un po' da loro che quindi avevano optato per conoscere meglio il prestante Zabini, ottima compagnia quando non si parlava di Tom, argomento che evitavano con grande piacere.

Quando però si diede un po' di fretta nel raggiungere la coppia, qualcuno le tagliò la strada, qualcuno a cui piombò addosso e che per poco non trascinò in una banalissima caduta a terra.

La cosa fece scoppiare a ridere i compagni che però, notando l'occhiata assassina di Andrew Smith, che riacquistò immediato l'equilibrio evitando di cadere per la sbandata, ammutolirono e li oltrepassarono.

Al che il ragazzo assunse un'aria schifata, dedicandola completamente ad Evil che solo in quell'istante si rese conto di cosa era successo. Istintivamente così indietreggiò mentre sentiva uno strano magnetismo verso quegli occhi –Ehm... scusa...- gli disse, senza pensarci troppo e spostò lo sguardo, non riuscendo a reggere più quello indagatorio di lui che aveva avuto tutte le intenzioni di sgridarla ma, una volta legatosi al suo sguardo, era rimasto interdetto e... curioso. Soprattutto davanti alla sua evasività, per non parlare delle sue scuse!

La compagna si riprese rapida, mentre solo Diego e Tanya continuavano a ridacchiare visibilmente, a qualche metro dalla coppia, i due comunicavano con una mano davanti alle labbra, con fare complice.

Evil li osservò decisa e li raggiunse, sentendosi quasi una fuggitiva in quel contesto.

Andrew continuava a fissarla invece, con espressione davvero concentrata.

-Qualcosa non va, Conte?- domandò divertito Tom, avvicinandosi da dietro all'indiziato che replicò –Non lo so. Dimmelo tu, Malfoy- e improvvisamente si volse alle sue spalle, incrociando gli occhi argentei del compagno.

Lo vide ghignare appena e alzare le spalle –Mah, se non lo sai tu... come posso saperlo io?- e lo superò, dirigendosi verso le grifone.

Andrew però aveva la mente invasa dai pensieri, ma soprattutto da strani flash mentali che da giorni lo stavano quasi perseguitando.

"Che cosa mi succede? Ma soprattutto, che cosa c'entra la Stehodensky?!"


La pausa durò molto poco purtroppo. Le serpi attendevano, come di norma, l'arrivo del professore di Erbologia davanti alla serra, sulla loro solita panchina. Tanya però cercava di non intrattenersi più anticipatamente con loro, anzi, rimaneva prontamente con Diamond che in quei giorni, aveva notato, non aveva occhi che per il comportamento di Mara.

-È davvero assurda tua sorella, non si rende conto di quanto ferisce Giuliet nello stare con il suo nemico giurato?-

"Che esagerato. Tom è il mio nemico giurato. Riven si limita a tormentare ogni tanto Giuliet"

-Penso che la vicinanza a Mara lo abbia un po' tranquillizzato con la nostra Tassorosso- optò la rossa mentre lui, che la stringeva fra le sue braccia, cosa che accadeva solo quando stava per iniziare la lezione con Paciock, scese sul suo viso –Quindi credi che... lo stia facendo apposta?-

E lì Tanya inclinò il capo dubbiosa, ascoltandolo –Apposta? Cosa intendi?-

E Diamond arrossì appena, capendo forse di aver parlato troppo –No, dico, magari approfitta del loro rapporto per rabbonire Malfoy- cercò di districarsi lui e Tanya annuì –Certo, fossi in lei ne approfitterei... stai bene? Sei un po' rosso in viso...- gli fece notare, provocando ulteriormente il suo colorito –Sì, sì non preoccuparti. Comunque... come mai vuoi stare con me solo quando sta iniziando Erbologia? Ho notato che un po' mi stai evitando, non sono così sciocco...- ultimò poi, un po' infastidito.

Fu stavolta il turno per Tanya di arrossire ma riuscì ad evitare sapientemente il suo sguardo –So che può sembrare così, Diamond, ma non lo è...-

-Non lo è? Non mi stai evitando dunque?- le chiese incalzante e lei alzò le spalle –No, non ti evito, è solo che prima di Erbologia non sopporto stare con loro... non fanno altro che criticare il comportamento che sto attuando a lezione-

Diamond, che sapeva essere stato lui quello che le aveva consigliato come avrebbe potuto fare per non attirare l'attenzione di Paciock su di lei, fece –Non pensavo avessero anche il coraggio di giudicarti. Per loro è facile probabilmente accusarti quando sei tu che ci metti la faccia e quindi la pagella. Non puoi andare male a scuola perché la cosa li diverte! Sono davvero degli immaturi!-

"...È molto più complicato di così."

Ogni volta che stava per troppo tempo con Diamond, si rendeva conto che le sue considerazioni sul suo gruppo un po' la infastidivano e un po' la influenzavano. Era stata lei la prima a voler mettere la parola fine a quella strana disputa che si era creata con Paciock. Diamond, avvertito il suo desiderio, le aveva consigliato di chiedere scusa al professore e di limitarsi ad ascoltare la lezione e a prendere appunti con attenzione, facendo notare all'adulto il suo interesse. Lei aveva ascoltato quindi il suo consiglio, ma per il momento si era limitata ad ascoltare le lezioni. Non sarebbe mai riuscita a chiedergli scusa.

"No, questo mai... non c'è bisogno di essere così convincenti. È già tanto che stia cercando di starmi zitta. L'altro giorno stavo quasi per rispondere, cavolo!"

Paciock, infatti, visto che aveva notato una sorta di arrendevolezza nella ragazza, aveva iniziato a stuzzicarla, per vedere se le sue reazioni divenivano spropositate come nelle lezioni antecedenti e, ben felice, sottolineava ad ogni lezione la sua superiorità approfittando dell'indolenza della Potter. Al contrario, scacciava regolarmente dall'aula Tom che, all'ultimo banco, si isolava solitamente con un libro di un'altra materia ed evitava anche solo di seguire le lezioni.

Neville ogni volta lo beccava e si occupava di punirlo, notando pressoché nulla la sua reazione.

-Ora sarà meglio avvicinarci, Paciock starà per arrivare...- e fece per andarsene, ma lui le afferrò il polso e l'attirò a sé, avvicinandosi al suo viso, accarezzandoglielo. La vide sbiancare e districarsi, come scottata dalla morbida presa del mezzodemone, che schiuse infatti le labbra, allibito –Cosa c'è?-

Lei, boccheggiante, indietreggiò ancora e scosse il capo – N-no... nulla, è solo che non... non mi sento benissimo, ecco...- e gli sorrise appena, passandosi una mano fra i ricci voluminosi, continuando ad indietreggiare "Che diavolo mi succede?"

Diamond rimase a fissarla e in quel momento la campanella suonò.

Tanya quindi si volse ansiosa e, per sbaglio o semplicemente per pura casualità, incrociò gli occhi di Tom.

E fu assolutamente terribile.

I suoi passi decisi rallentarono mentre si guardavano e lo vide presto stirarle un sorrisino colmo di perfido compiacimento.

Aveva visto tutto.

[Problemi in paradiso?]

Le domandò beffardo, mentre lei gli passava davanti, con espressione schifata, l'unica cosa che però non notò bene, fu il mutato colore dei suoi occhi. L'argento dell'iride era stato invaso da sporadiche macchioline dorate che ne delinearono un nuovo contorno.

[No e piantala di spiarmi e fissarmi. Sei pesante.]

Ogni giorno comunicavano mentalment, per una motivazione o per l'altra. Lui riusciva sempre a trovare l'occasione e finalmente, quei terribili mal di testa erano terminati. Si era abituata, anche se non le era possibile bloccarlo, o meglio, evitava di farlo proprio per evitare di star poi male.

[Non posso, mia Regina. Lo sai bene...]

Tanya, anticipata dal professore che, superandola, le diede anche una spallata, varcò la soglia della serra, decidendo di ignorare il biondo. Come faceva ogni volta che entrava lì dentro.

Presero tutti posto e ovviamente lo sguardo di Neville si poggiò prima su di lei, con espressione divertita, poi su gli altri ragazzi –Oggi parleremo della Euphorbia ramosis, una particolare pianta dalle curiose diramazioni a forma di corna di cervo, appartiene anche questa alle Euphorbiacee e quindi, quando subisce un danno, libera uno strano liquido biancastro che è molto velenoso...-

Disse il professore, iniziando quindi a spiegare spedito, mentre però guardava con insistenza Tanya che batteva con noia le unghie sul banco, scrutandole.

"Certe volte vorrei davvero che non esistesse, averlo vicino mi mette una tale agitazione, che rabbia! Speravo che dopo due mesi di convivenza sarei riuscita ad abituarmi a lui e invece mi sto impigliando nella sua rete!"

Passarono pochi minuti e lo sentirono domandare –Allora, signor Malfoy, come la mettiamo?-

-Se vuole esco- tagliò corto Tom, mentre continuava a voltare le pagine del suo libro che naturalmente non era di Erbologia.

Neville assottigliò lo sguardo, notando che il ragazzo non lo stava nemmeno guardando.

-Voglio che vada al primo banco! Credo le sia troppo comodo sfuggire ogni volta alla lezione! Forza!-

-Dubito cambierebbe qualcosa un mio spostamento. Non sono intenzionato a seguire le sue lezioni, visto che lei non è intenzionato ad ascoltarmi quando desidero parteciparvi- fece serio Tom, voltando pagina e non vedendo il professore stringere un pugno irritato –Bene! Trenta punti in meno alla sua casa, allora! Può star certo che riferirò ogni cosa al preside!-

E davanti a quella nuova minaccia, per la prima volta, Tom sollevò gli occhi, completamente argentei, quasi glaciali –Davvero? Sa che non me ne rimarrò zitto.-

Neville strinse un pugno e nel silenzio creatosi, solo il battere continuo delle unghie sul banco di Tanya riuscì a infastidirlo più delle parole di Tom.

-Signorina Potter! La smetta anche lei di disturbare!-

Tanya, immersa però nei suoi pensieri, non lo sentì e continuò, facendo credere ai compagni di stare facendolo apposta.

Tom, notando che il professore evitava il confronto con lui, intuì che probabilmente non si sentiva così avvantaggiato come voleva fargli credere quando lo minacciava e lo vide muoversi ai primi banchi, piazzandosi davanti a Tanya e battendo con forza la manona sul suo banco.

Tanya, atterrita dal gesto, sgranò gli occhioni azzurri e li alzò sul professore.

"Che diavolo vuole adesso?"


Spazio Autore

Eccoci qui! La nostra Tanya pur di mantenere il suo bluff con Tom si è vista costretta a stare buona a lezione, sembrava essere riuscita nel suo intento ma Paciock, naturalmente, ha voluto sottolineare questa sua indolenza. Come andrà a finire la lezione?? XDXD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che la storia vi stia intrigando! So che le condizioni sembrano piuttosto a sfavore della Regina ma ci sono molte questioni irrisolte fra i due e finché non verranno risolte quelle... beh...  mi fermo qui!! AHAHAH!

Voglio ringraziarvi tutttiiii!! In modo particolare però: ines96, aryfau, anavlase, comecartabianca, lifemukelove, GiuliaMalfoy_, iridella14, marti090, happinesssssssssss, NoRi9208, MRT_01, mar-22, AlessioMoro7, maryketta, astorminmyteacup, HermioneBella_Cullen, amelia_anne_bonny, beautiful_nothing28, taniaconlai, prongs42, agnese312, Angel_delle_Tenebre, anirbasoup00, twofing, _pandina23_, Rebbi01, Ecila2000, Carietta91, Rene_217, GrattastinchiBurfoot.

Domandonadomandiinaaaa: Cosa pensate farete da grandi e cosa avreste voluto fare ma non potete?? Io Biologaaaa anche se il sogno mancato è fare il Veterinario (O l'allenatrice di Pokemon U.U)!

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