Capitolo 23

RAVEN

Inutile dire che mi sentivo tutta un brivido. Robin, Amalia e Deathy avevano approfondito il piano e l'avevano reso meno azzardato, ma mentre la nave atterrava nel porto interdimensionale nel regno del nemico sentivo che le gambe non avrebbero retto ancora per molto la tensione.

"Va tutto bene." aveva detto Stella stringendomi la mano.

Camminavamo scortate dalla schiera dei soldati più grossi ed armati dei quali, a quanto ci diceva Deathy, Niall aveva più motivo di mostrarsi orgoglioso.
<<Niente andrà bene.>> pensai quando entrammo nell'enorme castello di marmo nero, attraversando il portone d'ingresso interamente ricoperto di rubini.
Insomma, il piano era quello di trarre in salvo Bruce e di farmi sposare Niall, prospettiva che mi disgustava soprattutto per il fatto che non era veramente lui, ma se qualcosa fosse andato storto?
Amalia, Robin e Deathy erano ormai i nostri strateghi ed avevano programmato nei minimi dettagli il momento in cui gli altri avrebbero preso Batman e l'avrebbero portato sul terrazzo principale dell'ala sud, dove dei soldati sarebbero arrivati a bordo di quelle strane moto volanti tamariane e li avrebbero riportati a Tamaran. Avevano anche studiato un piano di emergenza nel caso in cui Niall non fosse stato in grado di incanalare il nuovo potere che gli avrei permesso di acquisire per sconfiggere il parassita che lo aveva trasformato in un mostro, ma neppure quello mi confortava.
Pensare a Tamaran riportò i miei pensieri automaticamente a Beastboy.
Per la prima volta non seppi descrivere nemmeno a grandi linee ciò che comportava pensarlo.
Robin lo aveva escluso dalla missione ed io ne ero anche stata felice in un primo momento, dato che oltre ad essere ancora arrabbiata con lui ero certa che avrebbe agito impulsivamente se mi fossi trovata nei guai rischiando di far saltare tutta l'operazione, ma in quel momento l'unica cosa di cui avevo veramente voglia era che lui fosse lì accanto a me ad abbracciarmi ed a chiamarmi con qualche nuovo nomignolo stupido. Come faceva lui a infondermi talmente tanto coraggio e sicurezza, per poi rendermi debole al pensiero di non averlo vicino? Che razza di potere era quello?
<<Lui non ci ha raccontato tutto di Sunny, solo per far sì che rimanessimo una coppietta felice. Non solo non si è fidato di me, ma è stato veramente egoista.>> ricordai, furente.
Non capiva che non mi sarei chiusa in me stessa dopo tutto quello che avevamo passato e dopo tutto quello che avevo imparato sulle mie emozioni? Come aveva fatto a non accorgersi che ero cambiata? Ha avuto solamente paura di non poter essere felice, senza pensare a nessun altro.

"Il nostro signore vi aspetta nella sala del trono." fece un soldato dalla voce profonda riscuotendomi dalle mie riflessioni.

Si mise ad attendere che entrassimo e poco prima che lo facessimo, Deathy si rivolse a me ed a Stella.

"Signore, è stato un onore essere al vostro fianco. Non ho voluto farlo notare a Robin, ma quel parassita potrebbe farmi uccidere non appena metteremo piede in quella sala." sussurrò.

Feci per replicare, ma mi bloccai ingoiando la preoccupazione. L'avevo immaginato anch'io.

"Faremo tutto ciò che possiamo per impedirlo. Morozoc se non ci proveremo." aggiunse Stella mettendoci a entrambe una mano sulla spalla.

Facemmo un gran respiro e poi entrammo spingendo le pesanti porte di zaffiro.

"Bene, finalmente siete arrivate! Spero che il viaggio non vi abbia affaticato e che la vista del mio castello sia stata di vostro gradimento, anche se avevo quasi scordato che avete avuto modo tutte e tre di vederlo in precedenza." esclamò Niall allegro al loro ingresso, dipingendosi sul volto un sorriso glaciale.

"Estremamente costruttivo. La porta è nuova? Ho saputo che gli smeraldi che erano sopra alla prima li hai riutilizzati per il tuo abito cerimoniale." disse Deathy accennando a un saluto con la testa.

Niall sorrise ancora di più, cosa che fece solo divenire più apparente l'odio che celava sotto la smorfia a trentadue denti.

"Dimenticavo le tue doti persuasive Deathy. Quale delle mie guardie hai abbindolato questa volta?" chiese.

"Prima di essere tue, sono le mie guardie. Io le ho addestrate ed io ho imparato a riconoscere le loro debolezze e le loro virtù." ribattè beccandosi un furtivo calcio negli stinchi da Stella.

"Stai attenta alla tua linguaccia, Deathy, non posso promettere a tuo padre di tenerti in vita se continui a sfidarmi." sbottò alzandosi di scatto dal trono di marmo nero, stringendo lo scettro che teneva in mano fino a far diventare le nocche bianche e riprendendo possesso all'ultimo dell'agghiacciante sorriso che aveva deciso di indossare come maschera.

Avrei voluto lanciare un'occhiata interrogativa alla licantropa, ma mi trattenni, troppo occupata a fissare gli occhi di Niall che più che essere rosso sangue ora sembravano lava incandescente.
La guardò ancora un momento e poi si rivolse a me, avanzando di un passo verso di noi.
Nel tentativo di distogliere lo sguardo il più in fretta possibile avevo notato per la prima volta tutte le guardie che erano quasi appoggiati alle pareti e con le lance ben in alto.

"Rachel. Speravo decidessi di venire prima dello scadere del tempo, non ero troppo ansioso di costringerti a onorare i tuoi doveri con le cattive maniere." disse fissandomi con occhi spiritati. "Sarai meravigliosa nel tuo abito da sposa."

"Non mi sembra di aver avuto altra scelta, vostra signoria." replicai, inchinandomi e accorgendomi dell'irritazione che quel gesto suscitava in lui senza nemmeno doverlo guardare.

"Mi duole dirlo, ma sì, era quantomeno doveroso." fece, stringendo i denti per poi perdere interesse per me e rivolgendosi a Stella. "Principessa di Tamaran, tu che hai scortato con la protezione del tuo paese queste due ragazze, puoi illuminarmi su un fatto di estrema confusione per me? Non vedo mia sorella Soraya con voi."

Stella fece anche lei un inchino, più regale e rispettoso del mio, destinato a tenerlo buono.

"Signore, Soraya è ancora sotto la nostra tutela in attesa del matrimonio, giorno in cui compirà quindici anni e sarà libera dal vincolo che la lega... a me." deglutì impercettibilmente e sollevò lo sguardo su Niall. "Tua sorella è un pegno che protegge queste ragazze ed il mio regno dalla tua potenza e non sarà lasciata andare ancora per qualche giorno."

Niall sembrò assorto nei suoi pensieri per qualche secondo e poi rivolse a loro un sorriso, stavolta pieno di malizia e divertimento.

"Sai, ora che tu non sei più sotto la mia ala e non sei più il mio generale, ho trovato qualcun altro pronto a essermi fedele." disse rivolto a Deathy. "Voi, mentre attraversavate il portale che vi ha fatto fuggire dalla prigione, non vi siete accorti del tempo che passava, ma io ho avuto tempo per rimuginare sul tuo tradimento per molti giorni. Non credo che tu sia stato una brava cagnetta."

Stella agguantò Deathy per un braccio prima che cercasse di saltare addosso a Niall.

"Non sono mai stata il tuo cagnolino e non ho certamente chiesto io di farmi addestrare da te!" ringhiò.

Niall scosse la testa soddisfatto dalla reazione suscitata nella ragazza.

"Vedi? Questa tua attitudine a non sottometterti e a non riconoscere qual'è il tuo posto è terribilmente snervante. Pertanto, consentimi di presentarti il mio nuovo braccio destro." fece facendo schioccare le dita.

Da dietro all'enorme trono spuntò un uomo in abiti blu, con un espressione crudele sul volto quasi come quella del suo padrone, di fianco al quale si piazzò docilmente.

"Bruce?" gemetti, senza riuscire a controllare la nota di stupore nella mia voce.

"Già. A proposito di nuovi arrivati, non credete che io non sappia che i vostri amici sono all'interno del mio palazzo." continuò mentre un brivido di autentico terrore mi percorreva la schiena. "Quando era Deathy a occuparsi della sicurezza forse siete riusciti a non farvi scoprire subito, ma ora Bruce ha sguinzagliato i nostri soldati per ogni sala del castello ed è solo una questione di tempo prima che li scovino. Perciò, che ne dite di un sorso di estratto di bacche Azarathiane? Sono le ultime della loro specie."

























Ragazzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Non volevo bidonarvi ma continuo a pensare a come assassinare l'anima incorporea di wattpad, l'unico incredibile social che riesce a farmi salire di quei porconi... ma io non bestemmio perché sono una brava persona.

Comunque ho un mal di testa così schifoso che vi mollo qui.

Ma voglio essere carina e socievole, quindi vi faccio una domanda:

Q: Siete mai stati innamorati?

A: Io sì, una volta sola.

Ciaoooooooooooooooooooooooo

Elly

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