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Ci sono armi letali pronte ad ucciderti in meno di mezz'ora.

Non serve farsi del male fisicamente,non serve usare un'arma per farti male

Ogni giorno una parte di te muore.

Con una parola

Con un gesto

E avvolte è una persona a causarti la morte dentro,
Una di quelle persone a cui avresti dato persino l'anima,a cui avresti venduto l'anima al diavolo solo per vedere quella persona felice.

Avresti sacrificato tutto te stessa solo per vederlo felice o sereno.

Ma avvolte le relazioni sono così tanto tossiche da ucciderti lentamente,senza neanche fartene accorgere,si annidano dentro di te distruggendo ogni speranza,ogni buono proposito e tutto ciò di buono che vive in te.

Avevo conosciuto Andy in terzo superiore,eravamo stati amici per la maggior parte del tempo per poi diventare col tempo sempre qualcosa di più,più passavano gli anni più non riuscivo a vederlo come un semplice migliore amico,volevo sempre qualcosa di più.

Fin quando al secondo anno di università finalmente c'era stato il nostro primo bacio,un bacio che mi aveva completamente cambiata

Volevo averne sempre di più,volevo vivermi Andy in tutto e per tutto,un amore talmente malato e ossessivo da seguirlo e non proseguire più negli studi quando lui aveva deciso di mollare tutto per aiutare il padre a lavorare,all'inizio mi sembrava una di quelle scelte fatte col cuore,perché volevo seguire l'uomo che amavo con tutta me stessa,ad oggi mi schiaffeggiavo mentalmente per essere stata così stupida per aver mollato la mia dannata vita per seguire una persona che neanche se lo meritava

Ero stata accanto a lui giorno e notte mollando ogni mio parente e amico,e tutto per passare il più tempo possibile insieme a lui,colui che credevo l'amore della mia vita

Avevo accettato tutto di lui,persino vizi che prima pensavo fossero sbagliati,lui era riuscito a farmi vedere le cose in maniera diversa,una maniera sbagliata ma che come me la descriveva sembrava un mondo perfetto.

Ma purtroppo la vita non era mai stata facile per me,avevo sofferto per anni per il divorzio dei miei,per la morte di mia madre e successivamente per la mia "matrigna" che non perdeva occasione di umiliarmi e di farmi notare in ogni situazione quanto io fossi solo un inutile spreco di tempo e di soldi per mio padre

Che non sarei mai stata all'altezza di sua figlia,una giovane ragazza che aveva sacrificato tutta la sua vita negli studi e che col tempo si era realizzata ed era diventata una donna in carriera con un marito ricco che la trattava come una regina

Per lei col tempo sarei finita in mezzo ad una strada e avrei fatto la vita da barbona,non potevo di certo aspettarmi di vivere grazie ai soldi del paparino ricco per tutta la vita,un padre che avrebbe dovuto tappare la bocca di quella donna ma che in realtà non faceva nulla,restava in silenzio ad ascoltare mentre ogni volta che cenavamo insieme mi umiliava

È da quasi un anno il discorso che usciva a tavola era sempre lo stesso quando cenavamo insieme.

Quando ero finita in ospedale, l'argomento principale per tutta la durata di quella odiosa cena era quando sono finita in coma,precisamente un coma etilico.

Avevo pian pian lasciato andare la mia vita affogando tutto il dolore nell'alcool,non avevo mai amato bere,ma da quando Andy per aiutare la famiglia aveva iniziato a lavorare in un pub e avevo iniziato a conoscere la sua nuova cerchia di amici ogni mia serata proseguiva con un bicchiere eccessivo di qualsiasi alcolico

Andy era sempre stato un tipo fuori dalla righe,quel tipo di ragazzo che alle madri non piaceva,quel tipo di ragazzo che amavo l'adrenalina di trovarsi in mezzo al pericolo,che pensava fuori dagli schemi e che viveva la sua vita come se ogni giorno fosse l'ultimo.

Fregandosene del parere della gente,con lui erano iniziati tutti i miei problemi,aveva sempre fatto uso di droghe,all'inizio era una cosa che mi teneva nascosta

Ma col tempo me ne aveva parlato ed invece di farsi aiutare da me,mi aveva coinvolto in tutto,aveva creato dipendenze in me talmente letali da portami quasi alla morte

Non ero finita in overdose ma il coma etilico non ero riuscita a scamparlo.

Non ricordavo quasi nulla di quel giorno,ricordavo solo che eravamo al solito tavolino tutti insieme a ridere e scherzare,ero come al solito già ubriaca ma quel giorno avevo superato il limite,una ragazza mi aveva ritrovato nel vicolo accanto al pub,nessuno mi aveva aiutata e da quel giorno non avevo più saputo nulla di Andy e dei suoi amici

Erano come scomparsi,non si sapeva più nulla di loro da un anno e nonostante fossi andata più volte a casa di Andy,l'unica cosa che ricevevo era un "non sappiamo nulla" e una porta sbattuta in faccia.

E ad oggi mi ritrovavo a vivere in un piccolo appartamento da sola al centro di New York,lavorando come un mulo per riuscire ad arrivare a fine mese e per potermi permettere lo stretto e necessario e vivere senza sentire la mia matrigna che mi ripeteva che non poteva pagarmi i miei stupidi capricci,non dopo che avevo speso tutti quei soldi per diventare una stupida alcolizzata.

All'età di 24 anni,vivevo la mia vita come se fosse l'ultimo giorno,cercando in qualche maniera di pensare che dovevo godermi ogni attimo,che dovevo vivere con la consapevolezza di avere delle cicatrici sul corpo che mi avrebbero ricordato per tutta la vita che ero stata una stupida ragazzina che doveva pensare prima di agire.

Cicatrici causate da un qualcosa che neanche ricordavo,avevo una lunga cicatrice lungo tutto il braccio sinistro

Ad oggi per quando mi sforzassi di ricordare,il mio cervello aveva chiuso quei ricordi nel dimenticatoio.
Un posto oscuro dentro al mio cervello,che nonostante io provassi ad aprire,aveva inserito più di una serratura per proteggermi

E nonostante avvolte volessi Andy accanto a me,per essere quelli di una volta,per sapere qualcosa in più di quel giorno sapevo che forse non lo avrei rivisto più,forse si era costruito una vita lontano da qui,o era stato ritrovato morto in qualche angolo.

Avevo affrontato la delusione di mio padre al mio risveglio dal coma,le parole cattive della mia matrigna per la cattiva pubblicità che potevano ricevere se la figlia del famoso Avvocato Max Mitchell fosse stata ritrovata e fotografata da qualcuno e poi pubblicata in qualsiasi giornale

Ero stata da sola ad affrontare la mia ormai evidente dipendenza dal alcool,nessuna visita all'ospedale mentre mi disintossicavo,nessuna chiamata di incoraggiamento o di amore da parte di mio padre,nulla di nulla.

E dopo essere uscita mi ero ritrovata con le spalle al muro,con una carta di credito bloccata e senza un posto dove andare a stare.

Mi ero dovuta rimboccare le maniche e lavorare per poter dimostrare che potevo farcela da sola,e nonostante la tentazione continua di annegare ogni problema nel alcool e provare ad alleggerire la mente dovevo dimostrare a tutti che Charlotte adesso era una ragazza con la testa sulle spalle.

Che nonostante il fisico minuto,gli occhi azzurri e dolci da bambina e i capelli come il grano che la rendevano una bambolina in realtà si nascondeva una forza della natura pronta a mangiarsi l'intero mondo,pronta a riprendere la sua vita in mano e diventare tutto ciò che mai nessuno si sarebbe mai immaginato

-"Tavolo dieci Lottie-" scossi la testa sentendo la voce di Tiffany richiamarmi e subito dopo mettermi un vassoio col del cibo pronto per essere servito

-"certo-" mi stampai un sorriso sul viso fingendo di amare il mio lavoro o che adoravo girare da una parte all'altra come una trottola servendo cibo unto tutta la giornata

Tiffany era la mia migliore amica,la conoscevo praticamente da tutta la vita,ma quando avevo deciso di dedicare corpo e anima a Andy il nostro rapporto era cambiato,l'avevo incontrata per puro caso un giorno mentre ero alla ricerca di lavoro,il fast food era nei suoi genitori e visto che lei non aveva scelto di proseguire gli studi e l'università,aveva preso in gestione il piccolo impero che avevano creato i suoi genitori

Avevo letto l'annuncio sul giornale,ero venuta pensando che mi avesse rovesciato in testa l'olio caldo per friggere le patatine e Poi sbattuto la porta in faccia per il modo in cui l'avevo trattata,ma invece avevo ritrovato la mia migliore amica che senza fare domande era venuta da me per poi abbracciarmi

Stringermi forte a lei e dirmi che tutto sarebbe tornato alla normalità,la causa dei miei problemi era scomparsa ed era felice di rivedere la sua migliore amica e soprattutto lavorare al suo fianco così da recuperare gli anni perduti

-"ecco a voi signori,vi auguro una buona cena-" lasciai le loro ordinazioni per poi iniziare a sparecchiare i vari tavoli liberi,il ristorante avrebbe chiuso tra quaranta minuti ed io volevo solo chiudermi a casa e dormire,dormire e ancora dormire.

Certo prima dovevo restare come minimo trenta minuti in doccia per togliere l'odore di fritto dai capelli,questo lavoro aveva una buona paga ma per tutti gli shampoo che facevo al giorno avrei perso i capelli e speso i soldi per comprare delle parrucche decenti così da non uscire di casa calva.

-"dove andiamo dopo? Preferisci andare direttamente in discoteca o passiamo prima andare a fare una passeggiata-" osservai Tiffany una volta tornata dietro al bancone

-"io non vado da nessuna parte,voglio solo chiudermi a casa,farmi una doccia per eliminare la puzza di fritto e dormire per quarantott'ore,voglio godermi il mio giorno di pausa-" sbuffai cercando di levare l unto dal bancone,odiavo quando venivano in questo posto è lasciavano che i bambini con le mani piene d'olio si mettessero a giocare con le patatine fritte qui facendo finta che fossero delle macchinine,tanto a loro cosa importava quella che puliva ero io

-"oh ti prego non fare la sceneggiata che sei stanca e così via dicendo,succede ogni settimana e alla fine sai bene che ti costringerò a venire con me,per un Santa volta saltiamo quella parte e dimmi direttamente che verrai con me,la settimana scorsa ho conosciuto un bel ragazzo e spero tanto di incontrarlo di nuovo-" mi osservò elettrizzata

E nonostante ogni settimana accettavo di andare con lei in quelle dannate discoteche,per me ogni volta era un lotta contro me stessa.

Tiffany non beveva mai in mia compagnia,e se lo faceva quando tornava da me prendeva sempre delle gomme alla menta per non farmi sentire che il suo alito sapeva di alcool,non aveva mai superato il limite in mia presenza così da ubriacarsi,sapevo che lo faceva per me e che mi portava in quei posti solo per farmi divertire,ma nonostante ogni volta fingevo che mi stava bene,la mia mente era al bancone,dove centinaia di bottiglie mi chiedevano di essere bevute.

E mi mancava la sensazione di leggerezza,la gola bruciare o di spegnere tutto anche solo per una sera,nessuno mi aveva detto che non potevo più bere un bicchiere,il problema era il non sapersi controllare

Sapevo bene che se avessi iniziato anche con solo una goccia,mi sarei ritrovata ubriaca fradicia e tutti i miei sforzi di restare sobria da un anno a questa parte sarebbero stati gettati nel water.

-"ti prego Lottie,ti prometto che la settimana prossima non ti chiederò nulla e ti farò poltrire sulla tua amata poltrona a guardare quelle odiose serie tv,starò con te e porterò anche tutte quelle schifezze che tanto ami,ma stasera ho bisogno di te-"

Unì le mani per poi supplicarmi,mi guardò con sguardo da cucciola indifesa e sapeva bene la stronza che non riuscivo a dirle di no

-"va bene-" replicai esasperata -" ma la settimana prossima pretendo tutto quello che hai detto,ti farò avere una lista di tutto quello che voglio mangiare-"

La puntai un dito mentre lei saltellava felice

-"e chiudi tu,devo passare in farmacia prima che chiuda ci vediamo direttamente più tardi-"

La osservai annuire e mentre lei continuava a sistemare tutto,presi la borsa e il cappotto da sotto al bancone per poi uscire,marzo era appena arrivato e le temperature nonostante erano fredde non erano così terribili come prima

Iniziai a correre in mezzo alla strada finendo quasi per essere investita non appena osservai la farmacia sul punto di chiudere

-"no no per favore-" supplicai l'uomo che stava per chiudere la saracinesca -"ho bisogno di un farmaco importante e non posso aspettare fino a domani la prego-" lo supplicai

-"signorina sono quasi le nove di sera,sa benissimo che noi chiudiamo alle otto e trenta-"

-"lo so,lo so ma la prego ho appena finito di lavorare e non potevo venire prima,ma la supplico faccio in fretta ,ho solo bisogno della insulina,non posso restare senza fino a domani-"

Tra tutti i problemi che l'alcol ti causava,nella mia sfortuna ero stato abbastanza fortunata,preferivo avere problemi col diabete e sapere di poterlo controllare che invece problemi come ai reni o al fegato.

-"d'accordo,ma sbrighiamoci-" annui semplicemente per poi entrare e prendere il tutto con la massima velocità,sapevo di avere poco tempo da dedicare a me stessa prima che Uragano Tiffany sarebbe venuta a casa mia per dirmi come sempre che la mia scelta nel vestire non era decente per andare in discoteca,era già tanto che indossavo dei vestiti usare anche i tacchi mi sembrava esagerato.

Pagai velocemente per poi ringraziare l'uomo,e correre verso casa mia,la fortuna era che il palazzo dove stavo non era tanto distante dal fast food di Tiffany,ogni mattina impiegavo venti minuti per arrivare,se la giornata era buona ed ero felice anche quindici

Arrivai davanti al cancello con fiatone per la corsa che avevo fatto per poi salire fino al quinto piano,potevo benissimo utilizzare l'ascensore ma ogni volta che entravo dentro a quel coso avevo la costante paura che si bloccasse o come minimo precipitare nel vuoto

Arrivai con l'affanno al mio piano iniziando a camminare verso il mio appartamento,ma restai senza parole nel vedere due tizi che provavano ad aprire la porta di casa mia

-"cosa diavolo state facendo?-"il mio tono di voce uscì un po' troppo forte facendo saltare in aria i due tizi che stavano provando a scassinare la mia porta

-"Dio mio che voce odiosa-" fulminai il tizio che aveva appena aperto bocca avvicinandomi ancora di più,certo avvicinarmi a due tizi alti due metri non era una bella idea,non se ero da sola,ma ero sicura di me stessa e lo spray al peperoncino nella tasca del mio cappotto era pronto per essere utilizzato

-"tua madre avrà la voce odiosa,ma comunque COSA.DIAVOLO.STATE.FACENDO-" alzai nuovamente il tono della voce scandendo bene le ultime parole

-"genio secondo te cosa stiamo facendo? Questa dannata pronta non si apre,ma aspetta-" il tizio che era inginocchiato davanti alla porta si tirò su per poi passare una mano sui jeans così da pulirli -"sei la portinaia? Puoi aiutarci ad entrare dentro questo stupido appartamento?-"

-" oh ma certo,vi aiuto subito permette signore?-" finsi uno dei miei migliori sorrisi e mentre lui ricambiò il sorriso non capendo che lo stavo prendendo in giro presi le vere chiavi che aprivano il MIO appartamento per poi entrare dentro casa e chiudermi la porta alle spalle

-"ei ragazzina apri subito questa porta-" iniziò a bussare -"ci ha fregato,questa ragazzina me la fatta sotto al naso ti rendi conto?-" sbuffò parlando sicuramente con l'amico

-"sei un idiota,mi spieghi come cazzo hai fatto a farla entrare?-" rispetto al tizio che cercava di aprire la porta la sua voce era molto più profonda e roca..scossi la testa non appena il bussare diventò più forte

Alzai gli occhi al cielo per poi aprire la porta e ritrovarmi quei due

-"esci dal mio appartamento-" scossi la testa in segno di negazione per poi appoggiarmi alla porta -"io chiamo la polizia,mi sono rotto i coglioni-"

Gli scoppiai a ridere in faccia beccandomi due occhiate confuse che mi osservavano

-"e cosa dirai?Che mi sono chiusa nel mio appartamento e tu da perfetto rincoglionito non hai capito che la tua nuova casa non è questa ma quella-" uscì leggermente fuori dalla porta così da indicare la porta accanto -"volevo dirtelo ma non appena mi hai dato della portinaia ho preferito farti restare come un pesce lesso davanti alla porta,deduco che l'intelligenza non faccia per te,penso appartenga più al tuo amico,sarà silenzioso ma spero sia intelligente,almeno più di te-"

Lo osservai mentre spalancava la bocca dalla sorpresa,l'amico dietro di lui alzò gli occhi al cielo per poi sbattersi la mano sulla fronte

-"sono rimasta un ora qui fuori e tutto perché mi sono fidato di te,Max sei un cazzone-" il ragazzo silenzioso prese parola per poi rubargli le mani dalle mani e andare verso la porta giusta

-"e dai Xavier hanno lo stesso numero-" si giustificò quello che doveva chiamarsi Max

-"uguali il corno,la nostra è la 40 I quella della ragazza è la 40 L-"

Scoppiai nuovamente a ridere alla loro piccola discussione beccandomi un occhiata di fuoco da parte di quello che doveva essere Xavier,il tipo che sicuramente faceva fare tutto al suo penso migliore amico,dato che li avevo trovati a parlottare mentre quell'idiota del suo amico non conosceva neanche le lettere.

Max era inginocchiato come se fosse tanto difficile da capire che la chiave non entrava perché ovviamente anzi cosa troppo ovvia la stanza non era quella,e l'altro invece era con le braccia incrociate ad aspettare

Erano entrambi due bei ragazzi,Max penso era il suo nome o almeno il diminutivo del suo vero nome, era alto,magro e capelli mossi neri,capelli sicuramente tinti di neri,il distacco tra capelli troppo scuri e sopracciglia bionde era davvero un colpo al cuore,occhi chiari e da quel poco di pelle scoperta che si intravedeva soprattutto sul collo e sulle mani completamente ricoperto di tatuaggi.

Xavier invece nome abbastanza strano,non avevo mai sentito un nome del genere o conosciuto una persona con questo nome,era molto più alto dell'amico,fisico più sodo e muscoloso, capelli ricci e biondi lunghi,non troppo ma quel giusto che ti farebbe venire voglia di metterci le mani in mezzo e scompigliali

Anche lui aveva qualche tatuaggio sulle mani,ma sul collo non si vedeva nulla e sicuramente li aveva solo sulle braccia,anche perché tramite il maglione a giro di collo non si vedevano altri tatuaggi,e se l'amico ti guardava con due pezzi di ghiaccio apposto degli occhi,lui invece aveva gli occhi scuri,erano di un color cioccolato intenso

Scossi la testa tornando in me,era finito il tempo di sbavare per i miei due nuovi vicini di casa,mi chiusi la porta alle spalle per poi spogliarmi e chiudermi in bagno

Sussultai per la temperatura dell'acqua,non era troppo calda ma il contatto dell'acqua col mio corpo stanco mi fece chiudere gli occhi e portare la testa all'indietro

Adoravo lavorare da Tiffany,sapevo che nonostante fosse il mio capo era anche la mia migliore amica,e nonostante non me ne fossi mai approfittata anche quando stavo male scendevo a lavoro per poi beccarmi una lamentela materna da parte sua e subito dopo essere cacciata via per riposare,non avrei mai ringraziato abbastanza il cielo per non avere un altro tipo di lavoro e un capo che mi licenziasse in tronco per le volte in cui mancavo ,senza darmi modo di spiegare ed altro.

Dopo una buona mezz'ora passata sotto la doccia senza fare nulla tranne che restare in piedi con gli occhi chiusi e pensare alla mia insignificante vita,mi insaponai il corpo e successivamente lavare i capelli

Mi risciacquai velocemente per poi chiudere l'acqua e uscire dalla doccia,avvolsi il mio corpo in una asciugamano e dopo averlo legato all'altezza del petto,mi incamminai verso l'armadio

Avevo un necessario bisogno di fare Shopping,avevo lo stretto e necessario e nonostante non avessi ormai più soldi necessari per fare tutto lo  shopping terapeutico che più di un anno fa facevo almeno due volte al giorno ,adesso avevo bisogno di nuovi vestiti per uscire e delle nuove scarpe da tennis,amavo curarmi delle mie cose,stavo attenta a non rovinare le cose,e nonostante le mie air force one non fossero da buttare era arrivato il momento di comprarne di nuove

-"perché diavolo riesce sempre a convincermi?-" parlai ad alta voce sbuffando,non sapevo che mettermi e stava iniziando anche a piovere,e se Tiffany puntava all'essere sexy quando andavamo in discoteca io puntavo nel coprirmi quando c'erano queste giornate e non morire di ipotermia,se un ragazzo si fosse interessato davvero a me lo avrebbe fatto anche con una tuta e una maglia oversize,non dovevo per forza mettere troppa carne in mostra per rimorchiare

Se un ragazzo sarebbe stato interessato a me,lo avrebbe fatto per il mio viso e per come ero davvero,e non perché il mio seno era in bella mostra,o le mie gambe erano così scoperte da un vestito che lasciava poco all'immaginazione e lasciava persino vedere linguine.

-"squadra speciale tiff e company,squadra speciale tiff e company è qui per salvare quel disastro della mia migliore amica e non lasciarla uscire di casa con una tuta e una maglia dieci volte più grande di lei,o cosa peggiore con dei leggings sotto ad una gonna in pelle-"

Alzai gli occhi al cielo non appena sentì la voce troppo acuta della mia migliore amica,spalancai la porta per poi ritrovarla immerse da delle buste

-"vedo Tiffany ma non la company-" sorrisi nel vederla carica come un molo mentre cercava di non far cadere niente per terra

-"tesoro ti basto e ti avanzo,la company è dentro di me,posso assumere il ruolo di dieci persone diverse nell'arco di dieci minuti-" entrò dentro la stanza alla cieca cercando di non arrivare per terra,e dopo aver poggiato tutto sul letto si voltò con un sorriso sul volto

Era già vestita e sistemata,era perfetta in qualsiasi cosa indossava, indossava un tubino oro che metteva in mostra il fisico slanciato e magro e faceva sembrare i suoi capelli biondi ancora più luminosi,e il contrasto con l'oro faceva apparire che apposto degli occhi avesse due smeraldi verdi

-"sei una bomba amica-" gli sorrisi mentre lei fece una piroetta in mezzo alla stanza

-"adesso dobbiamo sistemare te,sono sicura che stasera troverai il ragazzo giusto,sono stanca di vederti da sola e soprattutto voglio vederti di nuovo felice-"

Come se fosse facile incontrare una persona e iniziare un qualcosa con lui senza pensare a come era finita la mia prima e unica relazione

Andy aveva non solo lacerato il mio cuore con il suo abbandono,un abbandono fatto nel momento più fragile della mia vita dove non ero morta per un pelo,ma aveva causato un me così tanti dubbi da non riuscire più a fidarmi di nessuno

-"sei pronta per non riconoscerti neanche tu?-" si voltò verso di me con un sorriso a trentadue denti suo volto

-"non vedo l'ora-" alzai le mani fingendo di essere elettrizzata,non ne potevo già più.

Dopo due ore eravamo finalmente in mezzo alla pista a ballare,beh ero io a ballare,Tiffany era appiccicata alla faccia di un ragazzo,non sapevo neanche se respiravano o se stavano provando a vedere se uno di loro riusciva a mangiarsi la faccia

Alla fine io avevo optato per un vestito nero brillantinato con scollo a cuore e le maniche leggermente vaporose e completamente trasparenti,hai piedi alla fine avevo vinto io e avevo messo uno stivale al ginocchio leggermente alto,un tacco di 5 cm si poteva considerare tacco alla fine,comodo ma alla fine di effetto.

I capelli li avevo lasciati al naturale,e ogni volta che ero in ritardo la mia fortuna era quella di avere i capelli lisci naturali e non perdere del tempo per lisciarli di continuo

-"posso offrirti da bere dolcezza-" mi voltai trovando lo stesso ragazzo che poche ore fa era davanti alla mia porta convinto fosse la sua

-"ma siete ovunque?-" sbuffai per poi bere un'altro sorso delle mia bottiglietta d'acqua,anche se ormai era del tutto finita -"e comunque no sto bene così-"

-"quale ragazza viene in discoteca e beve solo acqua?-" mi osservò come se avessi due teste e dieci occhi

-"ma i cazzo tuoi? Perché non vai ad infastidire qualcun altro?-" gli feci segno con le mani di andare via,ma in risposta lui mi sorrise e si voltò verso l'amico

-"hermano tenemos una santa por vecina, ella no bebe, y no anda con el primero que pasa nos encontramos con una monja de lengua larga-"
-(fratello abbiamo una santa per vicina,Non beve, e non va col primo che capita Abbiamo incontrato una suora dalla lingua lunga)-

aggrottai le sopracciglia non riuscendo a capire cosa diceva,sembrava spagnolo,o forse messicano? Dio non ne avevo idea

-"no me digas ese hombre que sabes que me atraen las chicas tranquilas que piensan que el mundo es un arcoiris de colores-"
-(non dirmi queste cose amico che sai che sono attratto dalle ragazze tranquille e che pensano che il mondo sia un arcobaleno di colori )-

Okay ero confusa,e anche molto.
Alzai gli occhi al cielo non capendo cosa si stavano dicendo per poi voltarmi e andare verso Tiffany

-"tiff-" provai a richiamarla,ma non aveva intenzione di mollare quel tizio -"Tiffany-" alzai il tono della voce ma ancora nulla,misi le mani sulle loro faccia così da separarli ma non ne volevano proprio sapere,alla fine usando un po' più di forza riuscì definitamente a staccarla

-"che c'è-" mi guardò arrabbiata prendendo fiato,aveva le labbra completamente rosse e sporche di rossetto,rossetto che non era più sulle sue labbra ma su tutta la sua faccia e di quella del ragazzo a cui sembrava voler risucchiare persino l'anima

-"io torno a casa,tu fai quello che vuoi ma io sono stanca, chiamo un taxi tranquilla-"

Non aspettai neanche di sentire una sua risposta andando verso il bancone per prendere un'altra bottiglia d'acqua,avevo la gola secca e volevo solo tornare a casa il prima possibile

-"una bottiglietta d'acqua grazie-" il ragazzo dietro al bancone mi sorrise e dopo avermi dato la mia bottiglietta,lasciai i soldi pronta ad andare via

Troppi alcolici,su quel bancone c'erano bicchierini riempiti fino al bordo di colori diversi che al solo pensiero mi fecero girare le interiora

E se ne prendessi solo uno? Solo per ricordare che sapore aveva,così da far calmare i nervi e godermi una serata con Tiffany,così da non essere più la palla al piedi ma una semplice ragazza di ventiquattro anni che per una sera si stava divertendo

-"un ángel-" -(un angelo)-tornai in me smettendo di osservare quei bicchierini e voltarmi verso la voce

-"ma siete rincoglioniti allora,prima vi becco a scassinarmi la porta,poi quel coglione del tuo amico ci prova con me qui e adesso devo sentire anche te?-"

-"ti offro uno shottino? Se vuoi decido io ti vedevo abbastanza indecisa su quale scegliere-" provò a fare un sorriso sexy,e beh il suo sorriso era davvero sexy ma la faccia da rincoglionito che aveva non mi faceva abboccare,non ero una ragazza che andava con prima che capita e soprattutto non avrei mai ceduto ad un ragazzo come lui,si vedeva ad un miglio di distanza che era quel tipo di ragazzo che usava le ragazze solo per portarle a letto

-"non bevo,stavo solo osservando la tecnica del barista tutto qui-" mentì per poi stringere la mia bottiglietta d'acqua,e distogliere lo sguardo da lui  ma non appena incontrai una ragazza che beveva senza fermarsi, restai a fissarla,aveva delle persone accanto che gli ripetevano di finirla e nonostante lei non era del tutto ubriaca e litigava con i suoi amici perché voleva solo essere lasciata in pace

Volevo solo che un anno fa anche io avessi avuto delle persone come quei tizi che invece di invitarmi a superare ogni limite,mi aiutavano a non correre rischi e di bere in maniera controllata,facendomi capire che non serviva ubriacarsi senza ricordare il proprio nome per essere felici

-"Todo bien?-" lo osservai non capendo -"perdonami avvolte mi dimentico di non essere più a Madrid,tutto bene? Sei diventata pallida di colpo-"

-"sto bene,devo solo andare-" uscì in fretta da quel posto non riuscendo più a gestire quella situazione,c'erano momenti dove non mi importava  bere e altre invece mi pesava come un macigno al petto .

Vedevo come ragazze della mia età o anche più piccole bevevano in maniera tranquilla,senza crearsi problemi e divertirsi insieme ai loro amici,fidanzati o conoscenti

Ed io avevo mandato a farsi fottere tutto l'auto controllo,non riuscivo a vedere una bottiglia di liquore senza pensare di scolarmela tutta,sarebbe stato un mostro invisibile che mi avrebbe dato il tormento per tutta la vita,con il solo scopo di vedermi prima o poi crollare e trascinarmi di nuovo in quel abisso oscuro

-"sto andando via anch'io,abitiamo nelle stesso palazzo,e soprattutto stesso piano posso accompagnarti,così durante il viaggio possiamo conoscerci-"

Okay dovevo mettere i puntini sulle i già da adesso

-"allora,non so come funziona da te li a Madrid e onestamente non voglio neanche giudicare perché non conosco il posto è non sono nessuno per giudicare la vita altrui,anche qui ci sono ragazze che non appena gli fai gli occhi dolci ti saltano addosso e non ti mollano più,ma posso assicurarti di una cosa,nonostante il tuo bello aspetto,quel sorriso che pensi faccia cadere tutte ai tuoi piedi con me non funziona,non mi importa nulla e onestamente non voglio neanche fare amicizia con te,abitiamo nello stesso piano ma credimi quando ti dico che non ci vedremo neanche,io sono abbastanza impegnata e quello che fai tu per andare avanti neanche mi interessa,per me potresti persino metterti a spacciare nel palazzo ed io non me ne accorgerei neanche-" spiegai il più tranquillamente possibile

-"spacciare? Davvero?-" mi osservò con un sorriso divertito sul volto

-"aspetta-" mi fermai così da osservarlo meglio -"tu di tutto il mio discorso hai capito solo quello?-"

-"ho capito il necessario,bel ragazzo,sorriso che fa cadere tutti ai miei piedi,sei una ragazza che non va col primo che capita ho capito,tranquilla ángel,volevo solo essere gentile con te,la tua amica era impegnata e volevo solo accompagnarti a casa-"

Scosse le spalle come per farmi capire che dovevo rilassarmi e non andare a conclusione troppe affrettate

-"non ne ho di bisogno grazie lo stesso-" provai a fare uno dei miei sorrisi migliori ma poco prima di andare via mi girai nuovamente verso di lui -"il mio nome è Charlotte,non Ángel,detto questo addio Xavier-"

-"oh ángel será cualquier cosa menos un adiós-" -(oh angelo sarà tutt'altro che un addio)-

-"te lo avevo detto che sarebbe stato più facile del previsto hermano-" osservai Max lanciarsi sul divano soddisfatto

Eravamo appena rientrati dentro casa,eravamo a New York già da due mesi,avevamo passato i primi mesi a osservare Charlotte e lo stile di vita che faceva

Non avevo mai conosciuto una ragazza più noiosa,non faceva altre che lavorare e tornare a casa,e nonostante una volta a settimana usciva con la sua migliore amica per andare a ballare,passava più tempo a restare immobile in mezzo alla pista con una bottiglietta d'acqua sempre tra le mani che a divertirsi come ogni ragazza normale della sua età

Ero stato cacciato praticamente via da Madrid da mio padre,non sopportava più di vedere lo stile di vita che facevo ed era stanco di vedere che ogni giorno usciva un nuovo articolo sul giornale per niente positivo facendo capire a tutti che ero un uomo viziato,pieno di soldi che si portava a letto una donna diversa la sera,avvolte anche due ma in quei casi ero lo stesso uno stronzo,molto dotato ovviamente ma stronzo.

L'unico motivo per cui avevo accetto di venire  a New York senza fare troppe domande era perché non volevo perdere la fiducia di mio padre,avrei finto per un anno di essere cambiato e di aver capito cosa significa il valore dei soldi e di essere diventato una persona matura solo per ottenere il mio posto, IL NUOVO CAPO DELLA SMITH CORPORATION

Quel posto era mio dalla nascita,ero l'unico figlio maschio e il posto da capo era mio di diritto,e se dovevo fingere per 12 cazzo di mesi lo avrei fatto,sarei andato anche ogni domenica in chiesa per dimostrare a mio padre di essere diventato un uomo con la testa sulle spalle

Ma se avevo accettato questa situazione non era solo perché volevo il posto in azienda come nuovo capo,ma il mio scopo era quello di controllare una ragazza di nome charlotte,insinuarmi della sua insignificante vita fino a ottenermi la sua fiducia così da trascinarla a Madrid,non sapevo bene il motivo del perché mio padre la voleva,ma se fingere di interessarmi a una ragazza come lei mi avrebbe fatto ottenere più punti nei confronti di mio padre lo avrei fatto ad occhi chiusi.

Ma avevo anche un piano,prima di portarla a Madrid e conoscere li il suo destino,l'avrei scopata,avrei finto di provare qualcosa  per lei solo per portarmela a letto,mio padre mi aveva vietato di vedermi con più ragazze durante al giorno,per lui una volta finita questa messa in scena e sarei tornato a casa avrei dovuto mettere la testa a posto e diventare un uomo di famiglia,con una donna leale al fianco e un branco di mocciosi che sarebbero stati i nuovi eredi della famiglia.

-"c'è qualcosa che non mi convince,hai notato che in due mesi che la osserviamo non ha mai bevuto? E non si tratta solo che non regge l'alcol,guarda chi beve in maniera strana,quando si avvicina al bancone per prendere una nuova bottiglia d'acqua sembra voler scappare da lì il prima possibile-"

Mi andai a sedere vicino a lui,mio padre mi aveva detto il necessario,non sapevo tutti i dettagli,e nonostante la curiosità iniziale del perché lui la volesse così tanto e del perché mi aveva esplicitamente detto di tenerla d'occhio e di non permettere a nessuno che le facesse del male avevo accantonato tutto

-"domani mattina chiama Greg,ho bisogno di sapere più cose su quella ragazza-"

-"qué?-" si sollevò da divano -"tuo padre ha detto di non entrare nei dettagli,come facciamo a pagare greg per le informazione che ci dirà?-"

-"secondo te non ho prelevato un po' di soldi prima di partire qui? Avevo un conto sotto al mio nome,non sarei mai venuto fin qui con una carta limitata e che mio padre tiene d'occhio-"

-"bastardo-" un sorriso si stampò sul suo viso -"ma che intenzioni hai?-"

-"se devo mentire Max devo farlo nel giusto modo,e non mi vieta nessuno di divertirmi un po' con lei prima di portarla da mio padre-"

Oh angelo mio,tieni gli occhi aperti,perché questo diavolo ti darà il tormento fin quando non ti avrà usato a suo gusto e piacimento.

Ciao ragazzeee!!
Vi presento il primo capitolo della mia storia.
Una storia che come ho scritto sarà completamente l'opposto di quelle che ho sempre scritto.

Vi lascio il primo capitolo così da farmi conoscere questa storia e capire se vi possa piacere così da continuare a scriverla o lasciarla nelle mie bozze

La priorità ovviamente al momento è la storia Two Opposite Worlds,completerò prima quella ma se questa vi piace potrei prendermi un po' di tempo e pubblicare entrambe,quella con più costanza e questa invece con aggiornamenti una volta al settimana,perché vorrei creare qualcosa di diverso dal solito e richiede ovviamente tempo

Fatemi sapere un bacio ROBERTA❤️⭐️

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